Proteggiamo le api e il miele italiano

Oggi 20 maggio è la giornata mondiale delle api e in tutta Italia abbiamo iniziative e attività di sensibilizzazione sul consumo di miele, soprattutto italiano e vero, e sulla protezione delle api e gli insetti impollinatori garanti della biodiversità. Tra queste c’è Nativa che lancia la campagna “Non è mai troppo presto” e gli apicoltori in piazza nei mercati contadini di Campagna Amica.

20 maggio è la Giornata mondiale delle Api e tante sono le iniziative previste, fin dal weekend precendente, per sensibilizzare e informare sempre di più ragazzi e famiglie sulla grande importanza del miele come prodotto made in Italy e sulle api come insetti impollinatori a garanzia della biodiversità. Apicoltori, Coldiretti, scuole, famiglie e start up tutte con un unico obiettivo. Vediamo cos’è successo in giro per l’Italia.

Non è mai troppo tardi di Nativa

In occasione della Giornata Mondiale della Api, Nativa, prima società di Benefit in Europa e prima B Corp in Italia, in collaborazione con Supernaturale, ha realizzato la campagna “Non è mai troppo presto” per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di promuovere azioni volte a proteggere le api e gli insetti impollinatori e migliorare gli spazi urbani.

Il video racconta di uno “spacciatore” che distribuisce dei pacchetti di semi davanti le scuole e i parchi. Questo progetto è passato dalla fase online a quella offline e, dal 13 maggio fino al 20 maggio 2024, verranno distribuiti gratuitamente dei pack di fiori selvatici come la calendula, il lino, il nasturzio e la nigella, davanti alcuni luoghi topici di Roma e Milano: Questa è la nostra maniera per ricordare ad ognuno di noi come vivere i nostri ambienti urbani e renderli i più naturali possibili. Sostenere gli impollinatori è fondamentale non solo per preservare la biodiversità ma anche per salvaguardare la sicurezza alimentare globale” dichiarano Paolo Di Cesare ed Eric Ezechieli, co-founder di Nativa.

La semina di fiori selvatici è una “strategia ecologica” a basso costo, che se diffusa nei centri urbani, aiuterebbe a contrastare il declino degli impollinatori, preservare l’ecosistema, migliorare la qualità dell’aria ed abbellire gli ambienti esterni. Sul sito www.nonemaitroppopresto.com, online a partire dal 20 maggio, sarà disponibile la descrizione dell’intero progetto, le sue finalità e il lancio della nuova piattaforma Spaceship 2.0

Da oltre dieci anni Nativa  supporta alcune delle più importanti aziende italiane ed europee in una radicale evoluzione del proprio business, accelerandone la transizione verso modelli che mettono al centro la sostenibilità e la rigenerazione.

Apicoltori italiani in piazza

In occasione della Giornata mondiale delle Api che si celebra il 20 maggio, gli apicoltori sono scesi in piazza per salvare il miele tricolore con iniziative nei mercati contadini di Campagna Amica in tutta Italia con l’obiettivo di far conoscere ai cittadini tutte le meraviglie della “bee economy”, un comparto del Made in Italy fondamentale per la difesa della biodiversità, ma oggi messo a rischio dalle importazioni selvagge di prodotto straniero e dai cambiamenti climatici. 

Sabato 18 maggio al Mercato di Campagna Amica del Circo Massimo in via San Teodoro 74, a Roma gli apicoltori hanno effettuato la smielatura con un’arnia trasparente per far vedere il lavoro delle api, ma molte sono le iniziative in tutta Italia, dal Mercato Coperto di Porta Romana a Milano a quello di Salerno “Arechi” in via Lanzara, fino al mercato di Genova in Via del Campo e quello di Rosta, vicino Torino, dove si potrà fare una “caccia alla regina” invitando i più giovani a trovare l’ape regina sul favo e provare ad usare gli attrezzi tipici dell’apicoltore: leva, pinza per telaino e il misterioso affumicatore. In programma anche degustazioni di miele e mostra di prodotti.

SOS invasione miele dall’estero, i dati coldiretti 2024

Nel 2024 sono aumentate del 23% le importazioni di miele straniero, mentre le anomalie climatiche, con l’alternarsi di caldo, siccità e maltempo, hanno causato problemi alle fioriture costringendo gli apicoltori a ricorrere alle alimentazioni di soccorso per salvare gli alveari. Questo è quanto emerge da un’analisi Coldiretti che, in occasione della Giornata Mondiale delle Api diffonde il report Coldiretti su “Sos alveare Italia” con dati e analisi sull’impatto dei cambiamenti climatici e delle tensioni internazionali sul miele nazionale.

Nei primi due mesi dell’anno sono arrivati quasi 4,8 milioni di chili di prodotto straniero, di cui oltre ¼ di provenienza Extra Ue, spesso di bassa qualità e a prezzi stracciati, che esercita una pressione al ribasso sulle quotazioni di quello italiano, mettendo in difficoltà i produttori nazionali, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat. L’Ungheria di Orban ha praticamente raddoppiato le vendite nel nostro Paese.

Alla concorrenza sleale dall’estero si aggiungono i problemi legati ai cambiamenti climatici che anche in questo inizio 2024 colpiscono l’Alveare Italia. Secondo l’analisi dell’Osservatorio Miele, l’abbassamento delle temperature ad aprile durante la fioritura dell’acacia, con pioggia e neve dopo un inizio anno bollente, ha danneggiato le produzioni sulle regioni centro-settentrionali, a partire dalla Lombardia dove per alcune varietà si arriva a un crollo del 90%, e in parte su quelle del versante tirrenico e della Sardegna. Al sud, in particolare in Sicilia, è invece la siccità ad aver determinato danni produttivi, soprattutto per il miele di agrumi, ma anche per il millefiori e quello di sulla.

Per evitare di portare in tavola prodotti provenienti dall’estero, spesso di bassa qualità e sostenere i circa 75mila apicoltori italiani che curano 1,6 milioni di arnie, occorre sempre verificare con attenzione l’origine in etichetta oppure rivolgersi direttamente ai produttori nelle aziende agricole, negli agriturismi o nei mercati di Campagna Amica. La parola Italia deve essere presente per legge sulle confezioni di miele raccolte interamente sul territorio nazionale (Es. Miele italiano) mentre nel caso in cui il miele provenga da più Paesi dell’unione Europea, l’etichetta – continua la Coldiretti – deve riportare l’indicazione “miscela di mieli originari della Ue” indicando il nome dei Paesi (ad esempio, se viene da Italia e Ungheria sul barattolo dovrà esserci scritto Italia, Ungheria); se invece proviene da Paesi extracomunitari deve esserci la scritta “miscela di mieli non originari della Ue” con il nome dei Paesi, mentre se si tratta di un mix va scritto “miscela di mieli originari e non originari della Ue”, anche qui con l’indicazione dei nomi dei Paesi.

Un ulteriore sostegno in tale direzione viene dalla nuova Direttiva Breakfast varata dall’Unione Europea che introduce un’etichetta obbligatoria e chiaramente visibile del paese di origine, e avvia un processo per creare un sistema di tracciabilità del prodotto. Nel caso di miscele, l’etichetta includerà anche la percentuale per ciascun Paese di provenienza.

Un passo avanti importante verso la trasparenza che va ora completato introducendo il principio di reciprocità, per evitare che nel nostro Paese arrivi miele prodotto secondo modalità vietate in Europa, garantendo il rispetto delle stesse regole in materia di sicurezza alimentare, qualità e tutela dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori – dichiara la presidente dell’Associazione apicoltori della Coldiretti, Veronica Barbati -. Attraverso l’acquisto diretto del miele dagli apicoltori italiani si sostiene il presidio del territorio e la presenza di una sentinella importante della qualità dell’ambiente e della biodiversità quale è l’ape”.

In Italia – conclude la Coldiretti – si consuma circa mezzo chilo di miele a testa all’anno, sotto la media europea che è di 600 grammi ma un terzo rispetto alla Germania, secondo il Centro Studi Divulga. L’Italia vince però in biodiversità con più di 60 varietà da quelli Dop come il Miele della Lunigiana, e il Miele delle Dolomiti Bellunesi e il miele Varesino, fino a quelli speciali in barrique o aromatizzati, dal tiglio agli agrumi, dall’eucalipto all’acacia.

Come un’ape cambia il mondo: tra apicoltura, miele e biodiversità. Un volo tra passato, presente e futuro della filiera apistica.