Brinner: cos’è il nuovo trend della colazione-cena

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Ormai conosciamo tutti il brunch, la colazione salata che si prolunga fino al pranzo e che ci ha conquistato partendo dall’America e arrivando nel nostro paese ormai anni fa. Ma pochi conoscono il “brinner”, la sua versione serale che sostituisce la cena con la colazione!

Che la colazione sia il pasto più importante della giornata è una di quelle frasi fatte che ritorna ogni volta che si parla di alimentazione, oggi però potrebbe assumere un senso tutto nuovo grazie alla nascente moda del “brinner”, la colazione consumata anche ad ora di cena. Il neologismo fonde il termine “breackfast” e “dinner” e nasce ovviamente in America, patria di nuove fantasiose idee che tendono a diventare trend in poco tempo. 

Dove nasce il brinner

Una pratica comune nelle famiglie statunitensi, che si discosta dal brunch, è quella di mangiare piatti tipici della colazione durante la cena. Questa insolita abitudine risolve il problema sempiterno di cosa preparare per la cena, ma è soprattutto un’esperienza golosa e indulgente, amata per il suo carattere dolce-salato. È un’abitudine che nasce dalla gola, dal desiderio di godere del comfort food anche al termine della giornata. Consumare una colazione a cena è considerato un premio, una coccola che ci fa tornare a quando eravamo bambini.

Negli Stati Uniti esistono dei ristoranti che servono solamente la colazione, e lo fanno a qualsiasi ora del giorno, e questa tendenza sta diventando sempre più diffusa con lo spopolare dei locali che propongono il brinner. Questo concetto è diventato così famoso che sta diventando di moda persino per occasioni speciali come i ricevimenti di nozze. Oltre alla classica selezione di piatti dolci come la classica ciotola di latte e cereali, biscotti e succhi di frutta, nel menù del brinner troviamo omelette e pancake, zuppe di carne e burritos, serviti insieme a caraffe di Mimosa e Bloody Mary.

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Shakshuka o uova al purgatorio

Prima del brinner, c’era il brunch!

Ma prima di addentrarci nel nuovo food trend in questione, facciamo un passo indietro e analizziamo il concetto di brunch. Questo è una combinazione tra colazione “breakfast” e pranzo “lunch“, e ha radici che risalgono al XIX secolo. La prima traccia di questa pratica arriva dal Regno Unito, dove la tradizione di servire un pasto che combina elementi della colazione e del pranzo è stata documentata fin dal tardo XVIII secolo. Tuttavia, il termine “brunch” è stato coniato solo nel 1895 da un giornalista britannico di nome Guy Beringer, il quale scrisse un articolo sulla necessità di un pasto leggero tra la colazione e il pranzo, goloso e confortante. Questo concetto è diventato sempre più popolare nel Regno Unito e si è poi diffuso in altre parti del mondo.

 La seconda tappa del viaggio del brunch ci porta negli Stati Uniti, dove il brunch ha guadagnato popolarità nel corso del XX secolo. Inizialmente associato alla cultura delle classi borghesi, che organizzavano brunch nelle loro residenze come un pasto sociale informale durante il fine settimana, successivamente il brunch è diventato una tendenza più diffusa, soprattutto nelle grandi città come New York e San Francisco, dove ristoranti e caffetterie hanno iniziato ad offrire apposite opzioni di menu durante le ore del brunch, spesso includendo piatti sia dolci che salati.

In Italia il brunch è arrivato anni fa ed è stato accolto con grande favore, soprattutto nelle grandi città come Roma e Milano dove fioccano locali specializzati in brunch, tanto da diventare un appuntamento della domenica per gli appassionati. Alternativa informale e golosa al pranzo della nonna, il brunch conquista non solo per le scelte dolci e salate dal gusto internazionale, ma anche per il prezzo che di solito nei locali di fascia media è inferiore ad un pranzo completo.

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Un menu internazionale

Con l’espansione del brunch verso una gamma sempre più ampia di piatti internazionali e influenze culinarie provenienti da diverse parti del mondo, anche il concetto di “brinner” si è evoluto per includere una varietà di specialità culinarie. Questa selezione comprende piatti come le uova alla Benedict, un classico della cucina americana, e il pho, una zuppa vietnamita tradizionalmente servita con carne di vitello, pollo o verdure e consumata come colazione per fornire un autentico apporto di energia al mattino e una carica extra di vitalità la sera. Tra gli appassionati del brinner è sempre più diffusa l’apprezzamento per lo shakshuka, una vivace specialità di uova originaria di Israele, che in Italia conosciamo come uova al purgatorio, solitamente consumata a colazione ma che, per noi ad esempio, è un eccellente piatto caldo da gustare a cena, tanto da diventare un argomento centrale in numerosi post sui social network. Altre opzioni salate, perfette per il brinner sono sandwich farciti, burritos di pollo e verdure e torte salate, mentre per i più golosi prendiamo in prestito dal brunch i pancake dolci, lo yogurt e la frutta fresca, torte, cornetti e crepes! Insomma, se non sapete cosa cucinare questa sera per cena, e avete voglia di concedervi un momento di coccole, prendete la vostra tazza preferita, versatevi un po’ di latte e concedetevi un brinner!

Dolce e salato, allora è Brunch!