Pizzerie di Quartiere. Nuovo tour nella capitale

Nuovo giro per la capitale alla ricerca delle pizzerie di quartiere, quelle buone, confortevoli e destinate a diventare punto di riferimento di zona. Tra nomi storici e nuove aperture, vi proponiamo una seconda puntata tra le pizzerie di quartiere di Roma.

Lo sorso novembre abbiamo parlato delle pizzerie di quartiere (qui l’articolo), una realtà da sempre esistita nella grande città, punto di riferimento per chi vive in zona. La pizzeria di quartiere (al tavolo o al taglio) è il luogo del rifugio, del conforto, la soluzione alla cena improvvisata con amici, fidanzati o anche da soli, sia che ci sediamo al tavolo sia che decidiamo di fare l’asporto. La pizzeria di quartiere ha il pregio di essere confortevole per due motivi: il primo è logistico, vicino casa, facilmente raggiungibile, giusto il tempo di quattro passi e senza stress per parcheggiare; il secondo è che se ci andiamo significa che fa una buona pizza e soddisfa i nostri gusti e ci troviamo bene. Ecco dunque che questa pizzeria diventa la nostra comfort zone in tutti i sensi, un luogo amichevole, dove sentirsi a casa e pronta a soddisfare la voglia improvvisa di pizza, la fame e il frigo vuoto.

Per questa seconda puntata sulle pizzerie di quartiere a Roma abbiamo raccolto qualche segnalazione fatta dai lettori e testato direttamente alcune cose, molte delle quali aperte nell’arco di questi ultimi sei mesi proprio con l’obiettivo di radicarsi nel quartiere e di diventare la pizza preferita di tanti. I numeri sono favorevoli, sempre più persone preferiscono rimanere nel circondario e non spostarsi da un capo all’altro della città, e sempre più giovani si lanciano nell’avventura della pizza, in questo periodo in gran fermento rispetto alla ristorazione classica. E possiamo confermare che i pizzaioli bravi e talentuosi non mancano, molto attenti agli impasti, creativi sui topping e anche in linea con le tendenze degli ultimi tempi. Le nuove pizzerie di quartiere sono sempre più contemporanee e di design, dagli arredi al servizio cordiale e attento fino al pairing con birre artigianali, vini e cocktail l’approccio è totalmente differente rispetto alla vecchia pizzeria di cui abbiamo ricordo o che vive ancora nell’immaginario collettivo. Scordatevi le tovagliette di carta, le sedie di plastica o impagliate, la basica Nastro Azzurro o la Coca Cola come unica bevanda disponibile, oggi tutto è cambiato.

Ecco cosa abbiamo trovato dal nostro giro per Roma tra le pizzerie storiche e quelle aperte di recente, tenendo conto sempre della qualità, senza pensare a guide e classifiche.

Pizza romana (di quartiere)

L’Elementare, nuova sede a Testaccio

L’Elementare a Roma non è una novità, ma da quel 2020 con la sua prima versione en plain air ad oggi le sedi si moltiplicano e dopo Trastevere e Tuscolano ora è la volta di Testaccio. Apertura ufficiale lo scorso 4 marzo (ne abbiamo parlato qui) sempre ad opera di Federico Feliziani e Mirko Rizzo. Qui troviamo ampi spazi su due piani, con una grande cucina laboratorio per tutte le altre sedi e un format unico. La pizza è quella “elementare” (ma poi mica tanto) di Mirko Rizzo: romana stesa al mattarello, croccante e nelle sue forme un amarcord dei classici piatti della città come la pizza al pollo alla cacciatora o saltimbocca alla romana. Non mancano ovviamente i fritti, che si dividono in classici, speciali e “iconici”, e ruotano in base alla stagione. E tra le novità in carta c’è lo gnocco fritto alla romana che ogni tre mesi cambierà condimento. Si parte con quello alla carbonara. Asporto e delivery attivi.

L’Elementare Testaccio:Via Stradivari 25/27, Roma.  

La sala dell’Elementare

Santa Romana – Pizzeria di Quartiere a Magliana

Siamo in zona Magliana e qui due fratelli Davide e Raoul Rotundo figli d’arte, hanno inaugurato il loro nuovo progetto Santa Romana – Pizzeria di Quartiere e dal nome si capisce subito che la pizza qui è quella classica di Roma e si pone l’obiettivo di diventare approdo sicuro per chi vive in zona. Una cucina diretta, ma ragionata: si spazia dai fritti alle pizze classiche e a quelle stagionali, tutte pensate con materie prime di qualità. Una pizza ben fatta, non scontata o banale. Siamo di fronte ad una romana contemporanea con un impasto leggero, consistente e croccante, lavorato con pre-fermento con biga e steso a mano per mantenere ed esaltare la struttura. I topping rispondono a spunti interessanti di abbinamenti di ingredienti e sapori, e anche l’occhio che vuole la sua parte non rimane deluso. Gustose varianti della tonda scrocchiarella tra cui le iconiche “Fiori e alici” o la “Patate e salsiccia”, ma anche delle chicche come la pizza veg con cime di rapa, patate a sfoglia e riduzione di datterino rosso, completa ed equilibrata o quella con broccoli, salsiccia e crema di bufala al basilico o ancora la pizza con porchetta e cicoria.Una cucina schietta e immediata, in un ambiente caldo e accogliente, il tutto da accompagnare alle proposte di birra in bottiglia e alla spina, a cui si aggiunge anche una selezione di vini alla mescita, per rappresentare ancora di più l’idea di osteria di una volta, trapiantata nel Terzo Millennio.

Santa Romana – Pizzeria di QuartierePiazza Certaldo 12 – Roma

Santa Romana

Antica Pizzeria Frontoni a Tuscolana

Antica Pizzeria Frontoni dal 1940 ha un legame storico e profondo con la pizza romana. Siamo in via Assisi e qui Daniele Frontoni e la sua squadra hanno creato sulla terrazza più grande della Capitale, affacciata sul Mandrione, un ambiente informale e coerente con lo spirito d’accoglienza romano, ricco soprattutto di gusto semplice e sostenibile. Varcata la soglia e usciti sul grande terrazzo che si affaccia sulla stazione Tuscolana ci troviamo in un vero e proprio orto urbano che produce materie prime stagionali, con vasi, alberi, pomodori, piante aromatiche e altri ortaggi, compresi dei filari di una piccola vigna dividono i tavoli, mentre il menu delle pizze, che varia tra il classico e il creativo, strizza l’occhio al vegetale, vegano e ad incursioni estere in nome dell’inclusività del gusto. La pizza romana qui è roba di casa e la vera esperienza è nel godimento di un’atmosfera e di un’energia positiva, che emana da questo posto. Un ambiente informale, dove fare un aperitivo al tramonto, una cena, ascoltando buona musica live, bevendo birra e giocando a biliardino. Ovviamente la versione estiva nelle altre stagioni si trasferisce al piano inferiore al coperto, ma l’atmosfera è la medesima.

Frontoni antica pizzeria: via Assisi 117 – Roma

Daniele Frontoni

Santa Pizza Roma al Tufello

Per chi non è proprio pratico della zona il Tufello si colloca tra Montesacro e Talenti, siamo nella periferia romana e qui si trova Santa Pizza Roma: giovane, onesta e schietta nella sua proposta. Rinnegando ogni tendenza gourmet della pizza, qui è la tradizione Romana che comanda e lo si vede dai fritti e dalla pizza.

Per aprire lo stomaco c’è una selezione di fritti e sfizi che spaziano dai supplì di riso, sia in chiave tradizionale che rinnovata, alle frittatine di pasta fino ai maritozzi e ai cannoli di pizza. Le pizze ad opera di Antonio e Giovanni (amici e colleghi dei due titolari Marco e Davide, che si occupano della sala) propongono un impasto ad alta idratazione, composto da un mix di farine raffinate ed integrali, per dare vita ad una tonda moderna, con un leggero cornicione croccante in grado di contenere ingredienti abbondanti e di qualità. E in abbinamento si trova una selezione delle Birre Artigianali di Jungle Juice di Roma, Vini e Bollcine, per accompagnare tutta l’esperienza. Santa Pizza Roma si presenta come un format con una marcia in più, che per la zona fuoriesce dai classici canoni, dando vita ad un luogo accattivante e contemporaneo.

Santa Pizza Roma:  Via Villa di Faonte, 9 – Roma

Cimarra 4, pizza romana gluten free a Monti

Siamo nel cuore di Rione Monti e qui Mathew Myladoor e Renato Strazzeri hanno creato un concept di pizzeria di quartiere, con una cucina totalmente inclusiva. La peculiarità di questo progetto di inclusione culinaria sta proprio nella proposta senza glutine, garantito dalla presenza di una cucina e un forno separati rispetto al principale, e in quella senza lattosio, richiesta altrettanto diffusa, per  creare un punto d’incontro fra la pizza romana e le esigenze di chiunque. Come sono le pizze? Impasto che viene realizzato in separata sede (in panificio e trasportato opportunamente imbustato, per impedire contaminazioni); lievitazione di minimo 48 ore, farine 0 e 00, un panetto da 180 gr. steso rigorosamente al mattarello. Mentre per la gluten free abbiamo un impasto frutto di un mix di farina di riso e farina deglutinizzata, con una lievitazione di 48 ore e 90% di idratazione; anche la pizza senza glutine è stesa al mattarello. La carta delle pizze comprende le classiche, e gustose varianti come quella con patate al forno, lardo di patanegra e miele, la “Indiavolata” e la tonda che prende il nome dal locale, la “Cimarra 4”, rossa, con (o senza) mozzarella, salsa tonnata e datterini rossi e gialli, e tutte le novità di ogni stagione. Non mancano, entrambi rigorosamente senza glutine, anche la selezione di primi romani e la linea di dolci. Il tutto accompagnato da una ricca offerta beverage anche con drink in abbinamento. 

Cimarra 4 : Via Cimarra 4 – Roma

La pizza di Cimarra 4

Pizzerie contemporanee

Gregorio – Il bistrot a San Pietro, tutt’altro che canonico

Siamo nelquartiere Aurelio, traversa di via Gregorio VII, qui da qualche mese ha aperto Gregorio, locale colorato, dallo stile innovativo e accattivante, con l’obiettivo di accompagnare le papille gustative e soddisfare ogni sfizio alcolico o gastronomico lungo tutta la giornata. Si apre alle 7, con lievitati home made e caffetteria, e una sezione dedicata alla colazione americana. Dalle 11 è operativa la cucina affidata allo chef Alessandro Tomasso che firma una linea di tradizione rivisitata disponibile a pranzo e a cena. Alle 18 si apre la parentesi aperitivo con una proposta di tagliere + drink, e una selezione di sfizi, per poi chiudere la giornata con un momento cocktail. La pizza (con la consulenza di Luca Pezzetta) è l’altra anima di Gregorio, la grande protagonista di questo format.  Tonda romana, trancio e padellino, i pizzaioli di casa hanno elaborato una serie di proposte accattivanti, giocando con gli impasti e i mix di farine, come la pizza al padellino con un impasto ricco di cereali e semi oleosi a basso contenuto di glutine; o  la pizza in teglia presente lungo tutto l’arco della giornata sia farcita che condita, senza tralasciare la classica bianca da riempire scegliendo al momento dalla norcineria. E infine troviamo la classica tonda romana, realizzata con tecniche di panificazione moderne, che prevede farine macinate a pietra e l’impiego della biga per completare la lievitazione, e stesura tradizionale con il mattarello per una pizza fine e croccante.

Gregorio: via della Cava Aurelia 169, Roma –

La sala di Gregorio

Casa Consorti a Boccea

Casa Consorti è un progetto di famiglia in primis e poi una pizzeria. La pizza – qui lavorata da Mattia Consorti, figlio d’arte – viene declinata nelle sue diverse varianti Contemporanea, Padellino, Romana e Baciata.  Ognuna nasce da un impasto e una maturazione ben precisi. La contemporanea non è altro che la trasposizione in forma tonda della pizza alla pala. Impasto caratterizzato da un pre-fermento in biga e da una alta idratazione pari all’80%. La padellino, viene proposta tagliata a metà e farcita, il suo impasto parte con una biga ed è caratterizzato da un’idratazione del 90%. Poi c’è la romana: sottile, bordo croccante, stesa a mattarello e farcitura su tutta la superfice. Qui niente biga ma impasto con autolisi al 63% e maturazione di oltre 24 ore. Infine la baciata, ovvero una pizza ripiena in cui le due basi vengono cotte assieme, una sopra l’altra leggermente unte per non farle attaccare in forno. Poi aperte e quindi farcite. Sempre Mattia realizza in casa il pane che viene utilizzato per le bruschette degli antipasti e quello per il pangrattato col quale vengono panati i fritti. Come tradizione vuole, prima della pizza ci si lascia tentare da un fritto. Qui non mancano i classici supplì romani, i filetti di baccalà o le crocchette a questi si aggiungono i Foratini, invenzione di Mattia: piccoli cubi panati e fritti al cui interno ci sono morbidi ripieni con diversi tipi di gusti, come la lasagnama anche il cremoso con patate, broccoli, provola e salsiccia per citarne due. Da Casa Consorti c’è anche l’aperitivo dalle 18:00 alle 20:00 con una formula speciale in cui poter gustare sfiziosità della cucina in accompagnamento a un buon calice di vino, analcolici e birre artigianali alla spina dell’Azienda Organic Lab.

Casa Consorti
Via di Boccea, 459 – Roma

Casa Consorti – la pizza al padellino

Broccia a San Lorenzo

Broccia è tra i nuovi locali di San Lorenzo che già in due mesi dall’apertura è diventato un punto di riferimento per i giovani studenti con i suoi spazi accoglienti e una proposta gastronomica all day long. Si tratta di un locale da vivere tutto il giorno, con una proposta modulata secondo le diverse fasce della giornata. Il bar è attivo dalle 7 di mattina per la colazione; si prosegue con uno spuntino veloce a metà giornata fino al pranzo, con diverse offerte per un light lunch e con l’arrivo della sera, ci si continua a intrattenersi con l’aperitivo e la cena da fare in pizzeria o al ristorante, ai quali si accede dall’ingresso di destra. Al forno troviamo Davide Valisena, giovane originario di Salerno, che arriva da I Quintili di Furio Camillo. La sua è una pizza contemporanea, nelle varianti classiche e speciali. E con lo stesso impasto viene realizzato anche il pane, servito caldo nel ristorante, e utilizzato anche per le bruschette. In cucina c’è Alexander Urizio, origini calabresi e famiglia di panificatori. La sua è una cucina semplice e non troppo elaborata, con una grande attenzione per la materia prima, giocando con le cotture e le preparazioni. Il menu spazia dai piatti tipici romani a quelli calabresi, tanti prodotti del Sud e rivisitazioni gustose.

Broccia: – Via degli Apuli 43 – Roma

Broccia

Tondo al Quadraro

Non solo una pizzeria, ma un’esperienza a tutto tondo, come amano definirla loro. Il nome si ispira alla forma dei loro piatti, la forma della pizza piuttosto che quella dei burger. La pizza è contemporanea, leggera e fragrante: ci sono le montanare, le classiche e le speciali. La selezione di burger prevede accostamenti originali con carne di prima scelta e cosa che non gusta qualche piatto dello chef per di più creativo, che troviamo anche tra ripieni e topping. Inoltre sul menu tra gli starter fanno capolino il Babatondo, un babà salato, grigliato e bagnato con la birra e poi farcito e il Carbotozzo, un maritozzo salato con spuma di carbonara, guanciale croccante, chips di parmigiano e pecorino.

Il locale dal chiaro richiamo retrò vive dei colori dei celebri anni ’70 per ricreare un’atmosfera mashup tra due epoche, una vintage e l’altra contemporanea, una esplosiva e l’altra innovativa. E poi ci sono gli eventi, la musica e lo sport per rallegrare e arricchire le serate.

Tondo: Via Tuscolana, 822 – Roma

La pizza di Tondo

Maravè – Da Rogliano al quartiere africano una pizza tutta calabrese

Il format arriva direttamente da Rogliano (Cs) e il suo nome significa meraviglia. Maravé, che ha aperto a Roma ufficialmente lo scorso 20 marzo, è l’idea di due amici che hanno sempre amato la pizza e la loro terra, la pizza è quella di Enrico Ambrogio, giovane pizzaiolo calabrese che sta facendo parlare di sé e che ora esporta il suo progetto in capitale, offrendo una pizza totalmente di territorio. Qui la cucina e gli impasti si fondono insieme, materie prime, sapori e profumi regalano un vero e proprio morso di Calabria. Una pizza contemporanea, leggera, digeribile e con un’alta idratazione, il resto è un viaggio verso il sud assolutamente da fare. 

Maravé:  Via Cirenaica 11, Roma.

Enrico Ambrogio di Maravè

La vera tradizione napoletana

Pizzeria Golfo di Napoli a Torre Maura

Pare sia la migliore pizza napoletana a Roma e della pizzeria di quartiere tradizionale conserva tutto: atmosfera, accoglienza e gestione familiare. Siamo in via Enrico Giglioli 99, a Torre Maura non distanti dal GRA ma molti chilometri dal centro, ma nonostante la lontananza dai soliti circuiti, Pizzeria Golfo di Napoli attira clienti da ogni parte, persino dalla Campania. A fare gli onori di casa c’è la famiglia Cirillo, la pizza è curata da Pasquale Cirillo, mentre il fondatore Francesco si occupa degli impasti e dei dolci e sua moglie Marianeve si della cucina. Siamo in una classica pizzeria con cucina dove a farla da padrona è Napoli e le sue tradizioni gastronomiche. Qui infatti a parte la pizza, seriamente napoletana, troviamo tutti i dolci della tradizione come sfogliatelle, babà, chiacchiere, zeppole di S. Giuseppe, casatielli, pastiere e tante altre specialità nei vari periodi di festa e tutto fatto da loro artigianalmente. Tutto ha inizio vent’anni fa con una pizzeria al taglio, che poi si trasformerà negli anni in questo ristorante dove c’è spazio per tutto

Pizzeria Golfo di Napoli Roma: Via Enrico Giglioli, 99-100 – Roma

Golfo di Napoli


E’ nato il Manifesto della Pizzeria Relazionale