Pizzerie di quartiere, pizza di qualità sempre e comunque.

Le pizzerie di quartiere, esistono da sempre, le trovi sotto casa e sono il punto di riferimento sicuro quando vi viene una voglia improvvisa di pizza, sono luoghi che non ti lasciano mai a digiuno. Sono quelle pizzerie, spesso non famose, quelle dove non devi aspettare un mese per prenotare un tavolo, non hanno nomi celebri da mettere in vetrina o premi e posti in classifica. Ma ti assicurano un ambiente familiare e rilassante, e soprattutto una buona pizza, cosa non da poco. Abbiamo girato per Roma e abbiamo scelto un po’ di pizzerie tra vecchie e nuove dove si mangia un buon prodotto al di là del nome del pizzaiolo che la fa.

“Andiamo a mangiare una pizza” quante volte avete  pronunciato questa frase o avete ricevuto questo invito? Tantissime volte sicuramente. La proposta più comune, meno impegnativa e forse più facile da realizzare. Forse! Perché se vi trovate in una grande città andare a mangiare una pizza spesso è un’operazione da programmare con un certo tempo di anticipo per poi prenotare nel vostro locale dei desideri. Questo accade soprattutto per le pizzerie più gettonate, per i pizzaioli più celebri, quelli premiati, in guida e nelle classifiche, perché bisogna fare i conti anche con la notorietà di questi maestri che oggi sono sono sempre più sotto i riflettori. Li potremmo definire per certi versi le nuove star della cucina e andare ad assaggiare la loro pizza diventa per gli amanti del genere un’esperienza da fare assolutamente.

I trend nelle grandi città sono questi. E facilmente da questi presupposti si genera malcontento perché se si ha voglia di mangiare subito una pizza o avete dalla vostra parte un po’ di fortuna o dovrete provare a prenotare con un mese di anticipo prima di entrare nella pizzeria tanto agognata e poi aspettare pazientemente.

Ovviamente questi casi, diffusissimi, non rientrano nelle serate estemporanee, nel cosiddetto “cotto e mangiato” perché se avete voglia imminente di pizza o siete senza idee per la cena e il frigo non vi aiuta a risolvere il problema ci sono le pizzerie di quartiere, punti di riferimento che non ti lasciano mai a digiuno.

Da sempre presenti e il più delle volte anonime, o meglio definirle non famose, sono quelle pizzerie che trovi sotto casa, la pizzerie di fiducia per un asporto o una pizza veloce la sera dopo il lavoro. E se poi la pizza è buona allora l’indirizzo è ancora più prezioso.

Pizzerie di Quartiere,  una buona pizza vicino casa

E se prima le tantissime pizzerie non sempre soddisfacevano i criteri standard di pizza, oggi la situazione si è ribaltata. E difficile trovare una pizza fatta male, il mondo della pizza ha fatto passi da gigante soprattutto se parliamo di impasti, lievitazioni, digeribilità. Forse non saranno pizze firmate, quelle da tre spicchi o strapremiate, ma non per forza una pizza per essere buona deve essere blasonata o elogiata dalla critica. 

La pizzeria di quartiere si caratterizza per il suo ambente accogliente e un personale che piano piano diventa familiare, dall’approccio amichevole. Sono luoghi storici che stanno lì da anni, che cambiano pizzaiolo con il susseguirsi delle generazioni o una pizzeria moderna, con un habitat più alla moda, che punta con la sua pizza contemporanea a diventare punto di riferimento per il quartiere o del paese se siamo in un piccolo centro.

Qui si va oltre al nome del bravo pizzaiolo, spesso abbiamo a che fare con pizzaioli giovani, alcuni stranieri e sicuramente “sconosciuti”. Abbiamo a che fare non con il talento di turno, quello da cui ci aspettiamo ad ogni costo l’esperienza o l’effetto wow, ma un pizzaiolo da cui vogliamo mangiare una buona pizza, senza sbavature e di gusto,  che ci dia la possibilità di soddisfare la voglia di pizza e di passare anche una serata tranquilla, rilassata e piacevole con amici o familiari.

Eccoci, dunque, davanti ad bella (e buona) pizza, ma senza un nome e cognome, una pizza buona che sia bandiera della pizzeria, e di pizzerie interessanti nella Capitale, e non solo, ne stanno spuntado diverse, molte con la volontà di farsi conoscere per il loro prodotto piuttosto che per il pizzaiolo che diventi personaggio riconosciuto. L’obiettivo è essere un porto sicuro per chi ama la pizza, una seconda casa per chi vive in zona e vuole trovare nei dintorni un luogo accogliente, amichevole, dove mangiare la sua pizza per poi tornarci e diventare un cliente affezionato.

Abbiamo fatto un giro per Roma negli ultimi tempi e abbiamo trovato delle pizzerie tra quelle storiche e quelle aperte di recente che si vogliono proporre proprio seguendo questa filosofia, della qualità fuori dai riflettori. Pizzerie fuori dalle guide, dalle classifiche ma nei cuori di chi vive il quartiere. E vediamo quali sono.  

Fornace Stella, raddoppia nel quartiere Eur – Marconi

Dopo Piazza Bologna ecco una nuova sede in zona Marconi di Fornace Stella, la pizzeria che da sempre si prefigge di essere la pizzeria di quartiere per antonomasia. Ampio e spazioso la nuova apertura ha una capienza totale di circa 100 coperti equamente distribuiti tra lo spazio interno e il dehors e il design ricorda lo stile urban/industrial dove ci si sente subito a propro agio. Fornace Stella è un progetto nato dalla passione per la risotrazione di due amici e imprenditori Roberto Priora ed Enrco Mercatili, che mollano il loro lavoro per tuffarsi in questa avventura. E la pizzeria con cucina del quartiere Bologna è diventata infatti e nel giro di pochissimo tempo, un punto di riferimento per gli abitanti del quartiere, ora tocca alla nuova sede farsi conoscere meglio con la sua doppia proposta di pizza e burger. La pizza rimane ovviamente il comune denominatore e punto fermo, cercando poi di accontentare tutti i palati tra fritti e burger con carne di Scottona e pane del Forno Roscioli (tra i burger da provare Fumo Burger con provola affumicata e cicoria ripassata oppure l’Egg Burger con carne, uovo al tegamino e salsa cheddar). Da sperimentare le Mattonelle e le Sferette, le prime racchiudono all’interno di una panatura croccante veri e proprio cubi di parmigiana di melanzane, bucatini alla matriciana e spaghetti alla gricia. Le sferette invece sono dei piatti in “purezza” anch’essi poi panati e fritti come la coda alla vaccinara (che abbiamo gradito molto), il pollo con i peperoni e il pulled pork.

E la pizza? Bella scelta sulla carta, qui ci sono fino a 35 pizze diverse, divise tra classiche, regionali e quelle creative chiamate “le pizze della Fornace”, alla base c’è un impasto contemporaneo messo a punto dai due pizzaioli storici di Fornace Stella Angelo Segatori del locale di Piazza Bologna e Francesco Di Franco di via Cruto, cornicione pronunciato, ma non troppo, alta idratazione e maturazione fino a 60 ore. Interessanti le regionali nella scelta dei prodotti, che raccontano i territorio di provenienza, ovviamente tutte stagionali. Punto di merito per la capricciosa preparata con crema di olive nere, tuorlo d’uovo grattugiato, carciofi sott’olio, pomodori secchi e prosciutto cotto e anche per la Cromatica e Vista Mare, la prima un tributo alla Calabria, la seconda una marinara rivisitata dal gusto intenso.
Fornace Stella Eur – Marconi  – Via Alessandro Cruto n.9  Roma

Crunch a Talenti

Aperta da un anno nel quartiere Talenti Crunch si distingue e sta facendo parlare di sé. Dal nome, Crunch, si capisce subito che la pizza scrocchiarella è la regina indiscussa di questo luogo. Un ambiente divertente, moderno, coinvolgente con i suoi colori, le luci, i neon, in un mix di stili che rimandano al vintage anni ’50. La pizza qui da Crunch non fa eccessivi voli pindarici, ma rimane ancorata bene alla ricetta tradizionale romana. L’impasto è stato studiato nell’arco di questi mesi per poter ottenere un disco di pasta leggero, croccante, ma soprattutto digeribile. Farina tipo 1, semola e una percentuale di farro integrale all’interno di un impasto a biga a 48h di lievitazione. Il panetto steso a mano è sottile sui bordi, che scrocchiano piacevolmente a ogni morso, più morbida al centro e corposa per racchiudere meglio il condimento con un effetto scioglievole in bocca. Tante le proposte a menu divise tra easy, medium e hard, tre interessanti capitoli con una serie di proposte che vanno dal classico a nuove e originali proposte passando per le rivisitazioni. Una cosa che colpisce e piace è l’essenzialità degli ingredienti, pochi quelli principali contornati da spezie che conferiscono carattere. Tra le novità di questa stagione provate l’Ortolana con carpaccio di zucca in osmosi all angostura, crema di zucca, fior di latte, porro stufato, rosmarino fritto e polvere di porcini e la Baciata club sandwich, pizza ripiena come uno dei più classici tramezzini d’hotel con Fior di latte, pollo campese cbt, zabaione salato, carpaccio di cuore di bue, guanciale di cinta senese dop, tuorlo marinato, parmigiano reggiano 24 mesie e Misticanza. Altra cosa da provare assolutamente il fry cannolo e sperimentate il cocktail pairing, qui le pizze si abbinano piacevolemte e con sorpresa a una serie di cocktail studiati sui topping dello chef.

Crunch – Via Francesco D’ovidio 27, Roma.

Baccio e i gradini, la buona pizza all’Aventino

Tra le “pizzerie di quartiere” c’è anche Baccio ai Gradini, da due anni del quartiere Aventino. Un locale moderno che richiama le atmosfere delle classiche pizzerie d’infanzia pronta a diventare  la casa della buona pizza, vede protagonista al forno il pizzaiolo Giovanni Lombardi con il suo impasto di ispirazione napoletana che punta sulla leggerezza per conquistare il palato degli appassionati della pizza.che propone un’esperienza gastronomica di qualità puntando su semplicità e gusto. Gli amanti della buona pizza hanno un nuovo indirizzo da segnare in agenda: Baccio e i gradini è la novità del quartiere Aventino a Roma, un moderno locale che richiama le atmosfere delle classiche pizzerie di quartiere, un luogo nel quale poter vivere un’esperienza gastronomica che unisce semplicità e gusto, divertimento e convenienza. Situata in via della Piramide Cestia 25, la pizzeria il cui nome omaggia la scalinata e i gradini della adiacente Via Baccio Pontelli, riferimento geografico per i residenti di zona, vuole essere la casa della buona pizza, di un prodotto realizzato con cura e competenza. Potete scegliere tra la classica pizza tonda contemporanea e i gradini. Se vi state chiedendo cosa sono, banalmente possiamo dire dei tranci di pizza, ma sanno essere molto di più, come In foto, il gradino “Capocollo e cardoncelli”: panfocaccia cotto al vapore e poi passato a “dorare” in forno, capocollo di Martina Franca, padellotto di cardoncelli, patate di Leonessa. Andate a provare.

Baccio e i gradini, via della Piramide Cestia 25, Roma

Bordo al Pigneto

E’ stata segnalata tra le Pizzerie Eccellenti 2023 di 50 Top Pizza ed è nel suo aspetto la classica pizzeria di quartiere: accogliente, personale gentile e un clima informale. La pizza non delude e nemmeno i fritti che annoverano crocchè, supplì, montanarine e frittatine. Ben lievitato l’impasto della pizza con un bordo gofio, ma non troppo, morbido al morso e assolutamente leggero, realizzato con Tre tipi di farine (tipo 1, farro e tipo 0) con  24h di lievitazione e 70% di idratazione.  Buoni i condimenti ricchi e abbondanti in alcune varianti come le new entry del menu autunnale: la cicoria, salsiccia e pecorino, porcini, pomodorini gialli etartufo, e infine un padellino con impasto multicereali con zucca, cicoria e pecorino. Belle a vedersi, ricche e colorate, ma soprattutto soddisfano il palato.  

Bordo – Via Giovanni de Agostini, 80-82, Roma

Favilla a San Giovanni  

Una pizzeria di quartiere ma con una buona dose di carattere. Ad avere le idee molto chiare è la proprietaria, Giulia Pate, che cerca di rompere gli schemi già a partire dall’impasto, con farina che deriva dalla selezione di grani italiani, estratto a freddo e macinato a pietra  e che coniuga croccantezza ed elasticità. L’impasto risulta quindi digeribile, fragrante e ricco di valori nutrizionali con 48 ore di maturazione. Anche nei condimenti, la creatività non manca, in particolare nella sezione del menu in costante aggiornamento, dedicata alle Sfavillanti: pizze con ingredienti ricercati, provenienti da varie regioni italiane, accostati in maniera sorprendente. Proposta di fritti variegata, l’offerta si completa con piatti di cucina romana e carne dalla macelleria Feroci. 

Favilla –  via Urbino, 35 – Roma.

Papanostro a Centocelle

Nel fermento gastronomico del quartiere e della rivalsa della pizza romana tradizionale c’è anche la pizzeria Papanostro a Centocelle. Grande locale, molti coperti anche all’esterno, arredamento minimal colorato. L’atmosfera è conviviale e informale. Una pizzeria che si sta facendo conoscere anche per un ottimo rapporto qualità-prezzo. Nel complesso la sua pizza scrocchiarella punta sulle materie prime, noi vi suggeriamo di provare: la ‘fiori di zucca e alici’ con acciughe carnose e saporite e la “Cotto, come un crostino”, che ricorda alla vista e al palato uno dei must della rosticceria romana.

Papanostro – Viale delle Orchidee, 2 – Roma

Pietralata – Pizzeria di Quartiere

Pietralata – Pizzeria di Quartiere nasce, come si evince dal nome, per essere un punto di riferimento per il quartiere Pietralata, zona di Roma Est non lontano dal centro, che negli ultimi anni ha vissuto una vera e propria rinascita all’insegna della movida e della ristorazione. Vi accoglie un ampio giardino urbano e a seguire i grandi spazi interni dal sapore industrial, dove il ferro e il legno sono i grandi protagonisti, insieme all’ampia cucina a vista, mobili di recupero e le tante luminarie in stile festa di paese. Un locale che mette insieme cibo, musica, eventi e green. E il fattore agricolo si respira immediatamente e si assaggia pure. Cuore pulsante di Pizzeria di Quartiere è la pizza, risultato di un connubio di antiche tradizioni e tecniche nuove. Un blend di farine integrali italiane BIO macinate a pietra, lieviti naturali, tecniche innovative e 48h di lievitazione conferiscono all’impasto leggerezza e genuinità. La cottura nel forno la rende croccante fuori e più soffice dentro e i topping sono realizzati con prodotti sempre freschi e genuini. È una pizza naturale, che sfugge alle catalogazioni: non è né romana né napoletana, si potrebbe definire una sorta di ‘pizza all’italiana’, che arriva anche all’87% di idratazione, per essere molto digeribile. La pizza di Pietralata – Pizzeria di Quartiere ha anche una connotazione inclusiva, è un pizza cioè pensata per tutti, che deve piacere a tutti: diretta, essenziale, semplice nei condimenti. Questi sono stagionali, poco trattati e per lo più aggiunti a fine cottura per per preservarne le loro caratteristiche organolettiche e nutrienti. Tutte le materie prime utilizzate sono frutto di una selezione accurata, che predilige la filiera corta e l’agricoltura sostenibile, oltre che piccoli produttori.

Pietralata – Pizzeria di Quartiere, Via di Pietralata 146 – Roma

Svario a Montesacro

Svario nel quartiere Montesacro, compie un anno e continua con il suo progetto distintivo che vuole la pizza romana stesa a mattarello abbinata ai cocktail, che sono tutti studiati per essere abbinati in contrasto alle pizze. La proposta di Svario è ricca di novità, a partire dalla pizza al padellino pensata per la condivisione e realizzata con un prefermento biga e un’idratazione all’85%, in doppia cottura e lavorato con diversi tipi di condimento: da quella ripiena con scarola imbottita, uvetta e pinoli, o la più goduriosa con porchetta e cicoria di campo, e infine quella con mortadella al tartufo e stracciatella. La tonda è una solida conferma del menu e si divide in due categorie: le classiche e le Svariate, frutto dell’estro di Gabriele Tomassetti. Uno spazio vivace da vivere e gustare dallo stile pop, a partire dal grande bancone al dehor esterno.

Svario – Via Val di Senio, 18 – Roma

Amaro Tattico, l’amaro che sta bene con tutto.