Viaggio tra i Ristoranti del Buon Ricordo: Mori Venice Bar di Parigi.

Nuova tappa del viaggio tra i Ristoranti del Buon Ricordo con Roberto Mirandola e Carlo Volponi. In questa quarta puntata andiamo a conoscere Massimo Mori e il suo Mori Venice Bar a Parigi.

Il Mori Venice Bar, a Parigi, offre una cucina che esprime concretamente un’esperienza gastronomica italiana di alta qualità.   Situato in pieno centro città –  nel II° arrondissement –  davanti al Palais Brongniart, il Palazzo della Borsa, fin dalla sua apertura avvenuta nel 2006 ha ospitato, e tuttora ospita, il gotha della cultura e della mondanità parigina. Un successo destinato ad avere effetti duraturi, di quelli che lasciano il segno, a maggior ragione perché ottenuto nella Ville Lumière, nel salotto più snob della gastronomia mondiale. E sedersi a uno dei suoi eleganti tavoli rappresenta un’esperienza indimenticabile.

Massimo Mori è un personaggio unico nel suo genere: straripante, con una comunicatività fuori dal comune. Se la visita al suo locale, tra ritardi di voli, treni e metropolitana, non è stata semplice a livello organizzativo, coinvolgerlo in una simpatica biografia, tra una portata e l’altra, con il gusto velatamente compiaciuto di rispondere alle mie curiosità è stato decisamente più facile.

Carlo Volponi – Raccontami come sei arrivato a Parigi.

(Questa è stata l’unica domanda che ho potuto rivolgergli perché non sono stati necessari ulteriori quesiti: ha fatto tutto da solo! NdA)

Massimo Mori – Sono nato a Viadana in provincia di Mantova da madre mantovana e padre veneziano. Mia mamma possedeva alcune cascine mentre papà produceva stupende e ricercate calzature in pelle e proprio questo doveva essere il mio lavoro: proseguire il lavoro di mio padre. Ma, come spesso succede, il destino mi riserva tutt’altro: l’iscrizione alla scuola alberghiera di Bellagio (CO) per diventare chef. All’epoca esisteva solo questo indirizzo nel campo della ristorazione. Non si studiava per lavorare in sala o come receptionist d’albergo. Il mio preside fu però lungimirante: notando la mia loquacità mi indirizzò proprio verso il lavoro in sala  decretando in questo modo la mia fortuna. Fu così che una volta diplomato, grazie ad alcune conoscenze dei miei genitori, ebbi l’opportunità di fare esperienza in luoghi prestigiosi  e importanti complessi alberghieri in giro per il mondo: ho lavorato per la corte reale spagnola, in Svizzera, poi Germania, Nord e Sud America fino ai Caraibi.

Arrivato in Francia a Parigi mi venne offerto un contratto con il Ritz Paris Hotel che tuttavia, non andò in porto per una serie di circostanze avverse. Rimasi a Parigi stipendiato pur non lavorando, ma poco dopo ebbi la fortuna di conoscere Philippe Starck, il famoso architetto e designer francese. Un’altra persona che ha modificato il corso della mia vita professionale. Da quel momento non so quante cose mi siano accadute!

Ho aperto un punto ristoro a Le Galeries Lafayette, quindi mi è stato affidato il compito di promuovere ed organizzare il settore della ristorazione Armani nel mondo (Emporio Armani Caffè, Armani Caffè, Armani Ristorante, NdA). Ne ho inaugurati venti con la soddisfazione dell’ottenimento della stella Michelin all’Armani Ristorante di Parigi. Nel 2006 Stark mi ha ceduto il Venice Bar con il vincolo che il locale non subisse alcuna modifica negli arredamenti. E da allora eccomi qui a sponsorizzare nel miglior modo la cucina italiana, quella vera. Tutto nel mio locale è completamente italiano e di altissima qualità nel rispetto della stagionalità dei prodotti.

Il successo deriva proprio da questo: cucina italiana autentica unita a vini italiani di eccellenza.  Il desiderio di fare assaggiare la mia cucina a tutto tondo mi ha portato all’idea dell’attuale piatto del Buon Ricordo: i cicchetti della laguna. Per me è un modo simpatico di portare a tavola degli assaggi, sempre diversi, con ingredienti di ottima qualità, accattivanti anche nella presentazione e spero, dal riscontro gustativo altrettanto positivo.  Purtroppo nemmeno questa volta sono riuscito a far disegnare il piatto a Philippe (in precedenza, tra il 2015 e il 2018 era stato proposto un’altra pietanza del Buon Ricordo con il piatto in ceramica abbinato: il Riso alla Mori, NdA), ma Fausto Salvi, famoso ceramista bresciano, ha ugualmente fatto un buon lavoro. Vi invito, pertanto, a venire a trovarmi al Mori Venice Bar: non rimarrete delusi! 

CV – Cos’altro aggiungere? Ho provato spesso la cucina italiana all’estero (talvolta – oserei dire – perfino “essendoci costretto”) con esisti quasi sempre deludenti, compresa la recente esperienza alla celebre Locanda Locatelli di Londra. Qui al Mori Venice Bar, invece, si mangia come in un ottimo ristorante in Italia, con materie prime di eccellenza che, in quanto a particolarità, molti connazionali – ne sono sicuro – nemmeno conoscono. Non ultimo, immersi nella stupenda atmosfera notturna parigina.

Anche questo ristorante omaggia il piatto in ceramica ordinando il menu del Buon Ricordo, costituito in questo caso, da cinque portate che variano in base alla stagionalità dei prodotti: 

  • due antipasti;
  • due portate da scegliere dalla carta nelle sezioni Pasta&Riso e Secondi;
  • dessert a scelta;
  • caffè, petit fours.

Informazioni

MORI VENICE BAR

27 RUE VIVIENNE – II arrondissement Parigi

contatti: www.mori-venicebar.com  –  contact@mori-venicebar.com

chiusura: sabato e domenica a pranzo.

specialità e piatto omaggiato: Cicchetti della Laguna

costo per il menu del Buon Ricordo: €90,00 vini esclusi, acqua compresa

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