Green Deal, l’UE presenta piano per 25% terreni agricoli con biologico entro 2030

Biologico

La Commissione europea ha presentato un piano d’azione per lo sviluppo della produzione biologica per fare sì che entro il 2030 il 25% dei terreni agricoli sia destinato all’agricoltura biologica e che l’acquacoltura biologica registri un significativo aumento.

Un piano che punta a incrementare sia la produzione che la domanda di prodotti biologici. In linea con IFOAM Organic Europe, la Federazione delle associazioni del biologico a livello europeo, FederBio ha espresso grande soddisfazione per il nuovo Piano d’azione 2021-2027, presentato dalla Commissione Ue, che mette a disposizione di tutti gli Stati membri una serie di strumenti utili per consolidare e sostenere la transizione agroecologica dell’agricoltura europea.

Il Piano supporta, con iniziative concrete, gli obiettivi del Green Deal europeo e delle strategie “Farm to Fork” e “Biodiversità 2030”, che puntano a triplicare le superfici agricole coltivate a biologico e a ridurre l’uso dei pesticidi e degli antibiotici del 50% entro il 2030.

Azioni e investimenti per la produzione ed il consumo di prodotti biologici

Al fine di garantire una crescita equilibrata del settore, il piano d’azione propone diverse azioni concrete volte a stimolare la domanda, mantenere la fiducia dei consumatori e avvicinare gli alimenti biologici ai cittadini.

Ciò implica, fra l’altro: fornire informazioni e presentare comunicazioni sulla produzione biologica, promuovere il consumo di prodotti biologici, stimolare un maggiore utilizzo dei prodotti biologici nelle mense pubbliche mediante appalti pubblici e aumentare la distribuzione di prodotti biologici nell’ambito del Programma dell’ Ue destinato alle scuole. Le azioni mirano anche, ad esempio, a prevenire le frodi, aumentare la fiducia dei consumatori e migliorare la tracciabilità dei prodotti biologici. Anche il settore privato può svolgere un ruolo significativo, ad esempio premiando i dipendenti con “buoni bio” che possono essere utilizzati per acquistare alimenti biologici.

I campi a coltura biologica hanno circa il 30% in più di biodiversità, gli animali da allevamenti biologici godono di un livello più elevato di benessere e assumono meno antibiotici, gli agricoltori dediti alla produzione biologica hanno redditi più elevati e sono più resilienti e i consumatori sanno esattamente cosa acquistano grazie al logo biologico dell’Ue.

Si prevedono investimenti per stimolare il consumo di alimenti biologici nell’ambito delle politiche di promozione, a partire da uno stanziamento di 49 milioni di euro per il 2021, e l’istituzione di “appalti pubblici green”, che prevedano l’integrazione dei prodotti biologici nei criteri minimi obbligatori per gli appalti sostenibili.

Tra i punti chiave del Piano d’azione vi è la destinazione per il biologico del 30% dei fondi previsti nel campo dell’agricoltura, della silvicoltura e della valorizzazione delle zone rurali da Horizon Europe 2021-2027. Fondamentale anche la realizzazione di uno studio approfondito sul prezzo reale del cibo per impostare una fiscalità per le produzioni biologiche che compensi le esternalità positive per l’ambiente e la società.

L’istituzione della Giornata del Biologico e la creazione dei biodistretti

Per migliorare la sensibilizzazione sulla produzione biologica, la Commissione organizzerà annualmente una “Giornata del biologico” da tenersi ogni anno nell’Unione Europea come pure l’assegnazione di riconoscimenti nella catena alimentare biologica, al fine di premiare l’eccellenza in tutte le fasi di tale catena.

La Commissione incoraggerà inoltre lo sviluppo di reti di turismo biologico attraverso la creazione di “biodistretti”. Con “biodistretti” si intendono zone in cui in cui agricoltori, cittadini, operatori turistici, associazioni e autorità pubbliche collaborano per una gestione sostenibile delle risorse locali basata su principi e pratiche biologici.

Esprimiamo grande apprezzamento per il lavoro della Commissione Europea sul Piano d’azione per il biologico, che mette a disposizione degli Stati Membri strumenti e azioni concrete per raggiungere gli obiettivi delle strategie “Farm to Fork” e “Biodiversità 2030”, con investimenti strategici in ricerca e innovazione per la transizione al biologico.” E’ quanto dichiarato da Maria Grazia Mammuccini, Presidente FederBio.

Apprezziamo inoltre – ha continuato Mammuccini – l’impegno costante che IFOAM OE ha dedicato all’attivazione di politiche, a livello europeo, finalizzate alla trasformazione dei sistemi agricoli e alimentari verso il biologico e l’agroecologia. Adesso è arrivato il momento dell’impegno a livello nazionale e dei territori affinché gli obiettivi del Piano d’azione europeo per il biologico siano inseriti nel Piano Strategico Nazionale della PAC dotandosi anche dei servizi di supporto e consulenza agricola, necessari per sostenere gli agricoltori nella conversione al bio. Ci auguriamo, quindi, che questa ulteriore spinta dell’Europa verso il biologico, favorisca la veloce e definitiva approvazione della legge nazionale sull’agricoltura biologica e l’inserimento nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza d’investimenti adeguati per la promozione di distretti biologici e di filiere di “Made in Italy Bio“.”