TROPICANA FRUIT & VEGGIE CLUB: IL PLATANO

Qui da noi in Italia il nome Platano è associato ad un albero monumentale adatto come pianta ornamentale per decorare viali, parchi e giardini di notevoli dimensioni. Nel resto del mondo, soprattutto nel sud-est asiatico, Africa, Caraibi, Centro e Sud America rappresenta il frutto della pianta omonima – ma sarebbe meglio dire di “un’erba gigante” –  appartenente alla famiglia della Musaceae, la stessa della comune banana.

La pianta del platano, che ama il clima caldo umido tipico dei paesi tropicali, presenta un fusto alto dai 3 agli 8 metri sormontato da foglie larghe ed ovali dell’ampiezza fino a 3 metri le quali, grazie alle loro enormi dimensioni, offrono numerosi impieghi. Vengono usate per servire pietanze, per l’imballaggio e per la produzione della famosa Canapa di Manila usata nei tessuti grezzi e nel cordame. Il frutto, simile nell’aspetto ad una grossa banana, può raggiungere la lunghezza massima di 40 cm e presenta una buccia verde spessa e fibrosa con una polpa interna soda ed asciutta di color crema tendente al giallo tenue. Camerun, Ghana e Uganda in Africa centrale rappresentano i 3 maggiori produttori di platano a livello mondiale, sebbene esistano coltivazioni importanti anche in Colombia, Filippine e Perù e nell’isola di Tenerife in Spagna.

I frutti del platano vengono raccolti in caschi quando sono ancora acerbi per essere poi commercializzati a livello locale o esportati verso i mercati occidentali di Europa e Nord America. A piena maturazione ingialliscono per poi annerire con molta velocità ed è questo l’unico modo, sebbene non molto diffuso, per poter gustare il frutto da fresco. Infatti, la caratteristica che distingue maggiormente il platano dalle più comuni banane è relativa alla modalità di consumo: viene generalmente utilizzato non maturo per poi essere bollito o fritto. Numerose sono le preparazioni culinarie che, in quanto a sapore, ricordano molto le pietanze a base di patate.

È il frutto esotico più consumato al mondo, indispensabile in molte aree del mondo per integrare l’alimentazione delle fasce più povere sostituendo di fatto i cereali. Non a caso per molte culture dell’America Latina, dell’Africa Occidentale e dei Caraibi è un alimento di prima necessità perché può essere essiccato e macinato producendo in questo modo una farina per preparare prodotti da forno adatti nella dieta di persone affette da celiachia.

Il segreto dell’alta considerazione di cui gode il platano in molte aree del mondo è dato dalle sue proprietà: pur nutrendo come le comuni banane, apporta vitamine (C e quelle del gruppo B, soprattutto la B6) oligoelementi, tra i quali potassio, magnesio, fosforo e sodio, oltre a carboidrati presenti sotto forma di amido che conferisce al platano le qualità adatte per sostituire un pasto a base di cereali o tuberi amidosi. Inoltre il suo consumo è un rimedio contro gastrite e infiammazioni intestinali, aiuta la regolarità intestinale, il corretto metabolismo e mantiene sane e forti le ossa prevenendone il deterioramento causato dall’invecchiamento.