Dagli schermi alla tavola: i ristoranti dei vip tra proposte vincenti e flop inaspettati

Da Claudio Amendola al più giovane Cristiano Caccamo, sono molti gli attori e i vip che hanno deciso di buttarsi nell’imprenditoria e aprire nuovi ristoranti tra Roma e Milano, e con l’aiuto di chef esperti hanno saputo mettere in piedi delle proposte vincenti. Vediamo più nel dettaglio chi sono e quali sono i loro ristoranti.

Tra grandi classici e grandi star: i ristoranti dei vip che hanno fatto centro

Amendola, Abatantuono e Banfi sono i big del cinema e della tv che hanno investito nel settore del food, aprendo i loro ristoranti e affidandosi a esperti chef per mettere in piedi delle proposte culinarie vincenti, che strizzano un po’ l’occhio alla tradizione ma con uno stile originale e caratteristico.

Claudio Amendola – Frezza

Nel centro nevralgico della capitale si trova Frezza, l’eclettico ristorante di Claudio Amendola, situato a pochi passi da Piazza del Popolo e Piazza di Spagna. La romanità non poteva che essere uno dei principali tratti distintivi della proposta gastronomica di Frezza, sia nel menu che al di fuori. Per i piatti che compongono il menu, l’attore si è affidato all’esperienza del cuoco Davide Cianetti, executive chef di Numa al Circo.

La “cucina de coccio” di Amendola si rifà completamente alla tradizione culinaria romana, anche grazie all’uso creativo del coccio, non solo impiegato nelle decorazioni che arredano l’ambiente, ma anche scelto e utilizzato come insolito piatto da portata, facendoci immergere completamente in un ambiente rustico e familiare. Non a caso il locale viene definito “di amicizia e di svago”.

Diego Abatantuono – Meatball Family

La convivialità e la gioia di mangiare sono le parole d’ordine che guidano Diego Abatantuono nella sua avventura culinaria, iniziata ormai nel lontano 2013. Il nome stesso del locale, tradotto letteralmente in “La famiglia delle polpette”, evoca questi valori, nonché il desiderio di riunire le famiglie attorno a un tavolo in un’atmosfera che mescola sapori italiani e americani.

Con la guida esperta di Nadir Malagò (ceo del gruppo Meatball), il progetto si è evoluto diventando in una vera e propria catena, espandendosi tra Roma e Milano, dove attualmente vanta la presenza di ben cinque ristoranti. La proposta gastronomica di Meatball Family si distingue per l’ampia selezione degli antipasti, mentre nei primi piatti la scelta spazia tra i grandi classici della cucina romana.

Un particolare fiore all’occhiello è il piatto iconico denominato Eccezzziunale, proposto esclusivamente nel ristorante di Diego Abatantuono. Questo piatto offre una selezione di 5 polpette accompagnate da un contorno, e rappresenta l’apice dell’esperienza gastronomica all’interno della catena.

Lino Banfi – Orecchietteria Lino Banfi

Lino Banfi, celebre attore originario di Andria, con la sua Orecchietteria ha deciso di far immergere i suoi ospiti in un’atmosfera capace di evocare i suoi maggiori trionfi. Il menu rappresenta un perfetto connubio tra le tradizioni culinarie pugliesi e le innovazioni proposte da talentuosi chef emergenti.

Tra i piatti principali che fanno onore alla ricca tradizione gastronomica della Puglia, spicca l’immancabile orecchietta con le cime di rapa, accanto alla prelibata specialità barese nota come “Papele Papele”, una focaccia che richiama i sapori autentici della regione. Nel reparto dei dolci, il tortino di mele e pere, intitolato con spirito creativo “Pere che il pompelmo faccia mele”, cattura l’attenzione con un gioco di parole in completo stile Lino Banfi, che va a dare quel tocco deciso di originalità e personalità anche al fine pasto.

Dal cinema alla cucina: lo chef Andy Luotto

Andy Luotto – Riva Portese

L’amore di Luotto per la cucina inizia presto, grazie alla governante Maria Illuminati, figura centrale nella sua formazione culinaria. “Ricordo perfettamente il momento in cui mi suggerì ti intingere il pane nella pentola del sugo che ribolliva. Fu la cosa più buona mai assaggiata in vita mia. Una folgorazione! Quel giorno decisi che avrei cucinato per sempre”, ha affermato l’attore.

E infatti c’è proprio lui dietro ai fornelli del ristorante Riva Portese a Roma, in veste di chef a tutti gli effetti. La cucina è una vera passione per Andy Luotto, che non si è fatto fermare neanche di fronte ai pregiudizi di altri chef, cucinando per chiunque, dai reali ai senzatetto.

Il suo menu è una fusione delle sue creazioni personali  della tradizione gastronomica romana, intriso dell’impegno nella continua ricerca di qualità degli ingredienti. Ogni piatto è preparato seguendo lo stile unico dato dagli insegnamenti di Maria, infondendo in ogni creazione una gioia contagiosa e una passione autentica.

Giovani alla ribalta…anche in cucina

Nicolas Vaporidis – Taverna Trastevere

È di nuovo Roma la protagonista in cucina, ma questa volta siamo a Milano, nel quartiere suggestivo di Brera, dove l’attore noto per il film “Notte prima degli esami” ha aperto il suo ristorante Taverna Trastevere.

Vaporidis ha scelto di omaggiare la sua città d’origine proponendo una selezione di piatti che richiamano sapori e tradizioni della Capitale. Si tratta di un chiaro tributo al quartiere romano dove Vaporidis ha trascorso la sua giovinezza, un luogo che definisce come un “villaggio dentro la città”, in cui l’atmosfera e i valori tradizionali si sono mantenuti nel tempo; di fatto il quartiere Trastevere ha avuto un ruolo di primo piano nella formazione dell’attore italo-greco.

Con un mix di sapori autentici e un’atmosfera suggestiva, questa taverna incarna l’amore per la cucina e il legame indelebile con la città eterna.

Cristiano Caccamo – Nena

L’attore Cristiano Caccamo, presente sui social con oltre un milione di follower, ha inaugurato la sua avventura nel mondo del food con l’apertura del suo nuovo ristorante Nena, situato nel vivace quartiere San Lorenzo di Roma. L’annuncio ufficiale è arrivato tramite un post su Instagram, confermando l’apertura al pubblico per il 22 dicembre 2023.

Ci troviamo nell’area universitaria gremita di giovani studenti: qui si inserisce Nena, nel contesto gastronomico di San Lorenzo, un quartiere che negli ultimi tempi sta vivendo una rinascita culinaria grazie all’apertura di nuovi locali.

Il ristorante viene definito come un’osteria moderna, dove i clienti possono assaporare piatti golosi e confortanti che richiamano le tradizioni casalinghe. La vera ispirazione è arrivata dalla zia di Caccamo, conosciuta come @zziacarmela su Instagram, che ha contribuito a plasmare l’idea su cui si è sviluppato il vero concept del locale: un ristorante che offa pietanze che rimandino al calore e alla familiarità della cucina casalinga.

In cucina c’è la chef Susanna Sipione, e come co-fondatore c’è Lorenzo Biancolella, professionista avviato nel settore della ristorazione. La squadra già consolidata e ben assortita promette di sorprendere con nuovi piatti che rispecchino il cuore e l’anima della cucina italiana.

Geolier – Pizza Geolier

Lo abbiamo ascoltato proprio pochi giorni fa a Sanremo, il cantante napoletano ha deciso di portare le sue radici partenopee a Sanremo. Il progetto è stato lanciato in occasione del Festival della canzone italiana in collaborazione con la sua casa discografica Warner Music Italia. Si tratta di una pizzeria temporanea denominata Pizza Geolier, situata nella via Gaudio 61, che per tutta la settimana del Festival ha sostituito la Pizzeria Trattoria Al Sessantuno. Presenti anche altri tre pop-up a Roma, Milano e Napoli.

Una proposta che si inserisce in maniera strategica nella comunicazione e nella sponsorizzazione del nuovo singolo di Geolier, e che mette al centro la napoletanità e i valori partenopei. La pizzeria ha offerto un menu ispirato ai brani più famosi del rapper, mentre per l’arredamento è stato scelto uno stile che richiamasse i Quartieri Spagnoli.

Ristoranti dei vip: non tutte le ciambelle riescono col buco

Healthy Color – Sfera Ebbasta

Non sempre chi si imbarca nell’impresa di aprire un nuovo ristorante riesce a perseverare in questa scelta, complici anche diversi fattori che hanno un impatto sull’attività stessa, che non sempre portano ad un esito positivo.

Ne sa qualcosa il rapper Sfera Ebbasta, che nel 2019 ha debuttato nel mondo food con catena Healthy Color, fondata insieme al calciatore Andrea Petagna e lo stilista Marcelo Burlon. La catena proiettava una rapida espansione con nuove aperture previste anche a Napoli, Trento e Parma, oltre alle sedi già presenti a Milano, Roma e Torino.

Tuttavia oggi la catena è completamente scomparsa dai radar. Il progetto dei fast food Healthy Color si proponeva come un’alternativa sana nel settore del fast food, ma pare che il marchio non sia riuscito a conquistare la giovane clientela, nonostante la proposta fosse molto interessante e in trend con le nuove tendenze healthy del momento. Il fallimento di questa catena solleva degli interrogativi sulle dinamiche di mercato e sull’accoglienza da parte del pubblico di prodotti sano in un contesto come quello dei fast food.

Tomà – Tommaso Paradiso

Anche la proposta di Tommaso Paradiso lanciata in piena pandemia nel 2021, sembra non aver avuto una vasta eco, tanto da portare alla chiusura dei battenti dopo soli due anni di attività. Il ristorante Tomà, inaugurato nel marzo del 2021 dall’ex cantante dei Thegiornalisti Tommaso Paradiso e dal socio Matteo Santucci, si è distinto per la sua proposta di food e cocktailerie di alta qualità, nonostante le sfide imposte dalla pandemia.

Situato in via Pompeo Magno al numero 12c, nel quartiere Prati di Roma, il locale ha offerto una selezione di tapas e pietanze classiche, accompagnate da una vasta scelta di bevande, birre, vini e cocktail. La location scelta è stata particolarmente apprezzata dai clienti per la sua atmosfera chic e tranquilla, protetta dal traffico e dai rumori delle vie principali.

Il ristorante ha offerto la possibilità di godersi un pasto o un aperitivo all’aperto, grazie ai tavolini protetti dal dehors esterno alberato. Tuttavia, nonostante l’entusiasmo iniziale e l’apprezzamento della clientela, il ristorante Tomà ha chiuso i battenti nella primavera del 2023. Attualmente, il locale è gestito da un’agenzia immobiliare, lasciando aperta la possibilità per nuovi investitori di prendere il testimone e aprire la propria attività di ristorazione nella zona di via Pompeo Magno a Roma.

Insomma, tra tentativi non riusciti e grandi successi, il trait d’union che sembra accomunare un po’ tutti questi artisti sta nel rievocare il legame con le proprie radici e il proprio vissuto, offrendo un’esperienza culinaria unica e originale. In un mondo in continua evoluzione dove diventa sempre più difficile distinguersi, molti di loro hanno dimostrato ancora una volta la loro versatilità e creatività, portando un tocco personale distintivo nel panorama gastronomico nazionale.

Mangio ergo fotografo. Fenomenologia dei Food influencer.