Del maiale non si butta niente: torna in Calabria l’evento Pig

Torna PIG, l’evento dedicato ai riti ancestrali legati al maiale e al detto “del maiale non si butta via niente”. Siamo arrivati all’edizione numero tre, l’appuntamento è per l’11 febbraio sempre a “casa” di Nino Rossi, da Qafiz a Santa Cristina d’Aspromonte. Vi raccontiamo di cosa si tratta e chi saranno gli chef ospiti.

L’uccisione del maiale ha sempre rappresentato, nell’immaginario rurale calabrese, un rituale collettivo di grande potenza liberatoria, carico di buoni auspici, buono per alimentare nuove speranze ed esorcizzare la paura dei raccolti magri e lo spettro della miseria. La demonizzazione sommaria del consumo di carne, senza distinguo su come e dove vivono gli animali, rischia di cancellare con un colpo di spugna rituali ancestrali come questo. Ma anche quel che sopravvive del sentimento comunitario, della divisione e condivisione, della memoria della fame e dell’orrore dello spreco che il rito dell’uccisione del maiale condensava in un solo momento. Da tutto questo nasce Pig, ovvero del porco calabro non si butta niente, edizione numero tre che si terrà l’11 febbraio presso Casa Qafiz a Santa Cristina d’Aspromonte (Reggio Calabria). Enzo Ioppolo con il suo team rinnoverà il rito antico perpetuando la tradizione, Bruno Piccolo rappresenterà il consorzio del suino nero di Calabria, mentre ciascuno dei venti cuochi chiamati a raccolta sceglierà un taglio dell’animale per mettere a punto il proprio piatto.

«Si tratta di alcuni chef protagonisti del rinascimento della cucina italiana e calabrese in particolare – spiega Nino Rossi, chef-patron di Casa Qafiz e del ristorante Qafiz, nonché ideatore e organizzatore dell’evento – A loro il compito di dare linfa a un rituale in cui sopravvive la Calabria più autentica e carnale, letteralmente. Una tradizione che vogliamo recuperare per la carica identitaria che rappresenta».

Gli chef presenti a Pig

Rito primitivo e hardcore al quale parteciperanno non solo i protagonisti della nuova cucina calabrese come Luca Abbruzzino (ristorante Abbruzzino a Catanzaro), Antonio Biafora (Hyle a San Giovanni in Fiore), Luigi Lepore (Luigi Lepore a Lamezia Terme), Caterina Ceraudo (Dattilo a Strongoli), Roberto Davanzo (Bob Alchimia A Spicchi a Montepaone), Martino Latella e Rocco Bonanno (Osteria zero a Taurianova), Bruno Tassone (San Domenico a Pizzo), Marco Maltese (Piro Bistrot a Reggio Calabria), Simone De Luca (Salimora a Capo Vaticano), Domenico Ventre (Pizzarè a Rizziconi), Bruno Bagalà e Francesco Loiacono (Gioja’s a Gioia Tauro), Emanuele Lecce (La Tavernetta a Camigliatello Silano), il pasticciere Rocco Scutellà (pasticceria Scutellà a Delianuova), il collega Fabio Taverna (pasticceria Le Chicche di Taurianova), Maurizio e Armando Sciarrone (ristorante De Gustibus a Palmi) e lo stesso Nino Rossi.

Ci saranno infatti anche cuochi in arrivo dal resto d’Italia come Mauricio Zillo (Gagini a Palermo), Cristian Torsiello (Osteria Arbustico a Paestum), Errico Recanati (Andreina a Loreto), Ariel Hagen (Saporium a Firenze), Alberto Toé (Horto a Milano), Eugenio Boer (Bu:r a Milano), Salvatore Morello (Inkiostro a Parma), Giacomo Sacchetto (Iris Palazzo Soave a Verona), Luciano Monosilio (Luciano cucina italiana a Roma), Stefania Di Pasquo (Locanda Mammì ad Agnone) e Manuel Tropea (Concezione a Catania).

Cosa succede a Pig

Gli chef invitati avranno l’opportunità di prelevare le parti desiderate ed elaborare in totale libertà il loro piatto. Potranno dare sfogo ad ulteriore creatività con l’utilizzo delle tecniche preferite, attingendo a una “palette” di ortaggi e materie prime del nutrito paniere stagionale e grazie alla ricchezza di erbe spontanee provenienti dal foraging dei terreni e dei boschi limitrofi. A completare il parterre dei protagonisti dell’evento le macellerie Ioppolo e Piccolo, insegne storiche della zona. Ai macellai spetterà il compito di cuocere lentamente all’interno di un paiolo di rame alimentato a carbone alcune parti del maiale nella sua stessa sugna, come si faceva una volta.

Casa Qafiz diventerà un palcoscenico dedicato alle cotture primitive e alle pietanze tradizionali che accompagnavano la carne, le tradizionali “frittuli” (i tagli del maiale cotti nella sugna) nella zona che gli abitanti del luogo chiamano “A caddara”. Come da tradizione ci sarà un’area dedicata alla griglia dove cuocere i fegati nella rete e le salsicce. Non mancherà la “Kamado Grill area” un’area dedicata ad una batteria di “Green Egg” Kamado alimentati con il migliore carbone disponibile in Aspromonte per dare la possibilità agli chef di mettere a fuoco la propria creatività.

A fare da cornice a tutto questo musica e poesia con DJ set a cura di Mr. WallaceAntonio LubranoDaniele Giustra Davide Giorla e letture allo “Speaker’s Corner” dove Daniel Cundari irromperà nel demone meridiano con le sue incursioni rocambolesche, dando vita a un’autentica guerrilla repentista con versi corsari e di contrabbando”.

A Pig si beve anche.. abbinamenti con il maiale

Oltre a chef e pizzaioli che si prestano all’elaborazione del “porco” nelle sue varianti tradizionali o gourmet, in abbinamento vini del territorio, birre artigianali e anche la mixology per sottolineare che con il maiale ci sta bene tutto.

Le cantine presenti sono ‘A Vita, Sergio Arcuri, Cataldo Calabretta, Vigneti Vumbaca, con i loro Cirò, Casa Comerci con il magliacco canino, Origine & Identità con lo Zibibbo, e poi i vini e gli spumanti di Antonella Lombardo, Ceraudo, Cantine Viola, Le Quattro Volte, L’Acino, Tenuta del Travale e Aspromonte. In totale tredici fra le cantine più interessanti dell’intero panorama enoico calabrese.

I Birrifici presenti saranno: Limen, J4, Funky DropBirra Cala realtà che incarnano i valori di territorialità e sostenibilità dell’evento. E non poteva mancare uno spazio dedicato alla mixology che vedrà protagonisti all’interno del Cocktail Bar Aspro: Umberto Oliva (Bella Bistrot a Milano), Julian Biondi (Seeds a Firenze), Giuliana Giancano (Pout Pourri Vintage a Torino), Francesco Vocaturo (Blackshade Bar a Cosenza), Gregory Camillò (Jerry Thomas Bar Room a Roma),  Antonio Cristofaro (Brezza Fish and Chill  a Soverato), Carmelo Cipri ( Gioja’s  Gioia Tauro), Domenico Lamanna (Sunset Beach Club a Palmi).

Uno, nessuno, centomila: tutti i modi di fare un ragù.