18 maggio è la giornata della ristorazione

Il 18 maggio si celebra la giornata della ristorazione. Si tratta di un’iniziativa ideata da FIPE per valorizzare e consolidare i valori ed il ruolo della ristorazione e della gastronomia italiana. Un evento nazionale con cadenza annuale che celebra un tema fondamentale per il mondo della ristorazione: l’ospitalità.

Lo scopo

Tra i partecipanti all’evento saranno presenti 10.000 locali e 85 associazioni di settore, mentre gli eventi presenti saranno 50. L’obiettivo è quello di tornare a sentire un senso di comunità e condivisione. I protagonisti principali saranno tutte le strutture ricettive: ristoranti, trattorie, taverne, pizzerie, ma l’evento è dedicato anche a ristoratori, cuochi, camerieri e a tutti gli altri protagonisti del mondo dei Pubblici Esercizi.

In una società che vira sempre più all’individualismo, la giornata della ristorazione si fa simbolo di un volere intrinseco della popolazione, ovvero l’inclusività. Oggi si va al ristorante, più che per mangiare, per vivere un’esperienza. Il cibo in sé, seppur importante, ha un ruolo secondario nello scegliere un posto piuttosto di un altro. Ciò che veramente “ci fa stare bene” è l’atmosfera, l’accoglienza e l’ospitalità. Gli imprenditori e i ristoratori lo sanno bene e negli anni hanno sempre più puntato verso un sentimento collettivo che spinge le persone a scegliere un luogo dove si può semplicemente “stare insieme”.

Il programma della giornata verrà illustrato a Roma giovedì 16 maggio presso la Sala della Regina di Palazzo Montecitorio, dove sarà presentata anche una proposta di legge, già depositata alla Camera dei Deputati, per l’istituzione della Giornata della Ristorazione. È previsto l’intervento del Presidente della Camera dei Deputati, On. Lorenzo Fontana, ministri e parlamentari. L’edizione 2023 ha ricevuto dal Capo dello Stato la Medaglia del Presidente della Repubblica quale premio di rappresentanza per l’alto valore dell’iniziativa.

Non solo ospitalità

Il tema della giornata non sarà solo quello dell’accoglienza e dell’ospitalità ma anche e forse, soprattutto, quello dell’importanza dell’innovazione e della territorialità dei prodotti. L’edizione 2024 vedrà infatti i ristoratori aderenti proporre nei loro menu i piatti delle radici, che raccontano storie di territorio e convivialità per celebrare la ricchezza delle nostre tradizioni culturali. Come scritto nella Carta dei valori della ristorazione italiana: “La mietitura, la vendemmia, la grande pesca, la raccolta dei frutti, la nascita delle greggi e degli armenti, erano appuntamenti con il sacro e il profano per festeggiare il raccolto, il frutto del lavoro, mettendo in comune il cibo, il vino, la musica, la danza, l’allegria, la felicità, per riconoscersi comunità festante. Ogni festa svela, conferma una comunità.”

Inoltre, grazie al supporto di Intesa Sanpaolo, FIPE promuove un’importante iniziativa di beneficenza per sostenere e avviare mense di comunità della Caritas Italiana su tutto il territorio nazionale, offrendo così occasioni di ristoro e socialità a chi vive in condizione di fragilità.

I dati del settore ristorativo

I dati del 2023 indicano come l’emergenza Covid e la voragine generata dall’emergenza pandemica sia definitivamente “dietro le spalle”, con un recupero del +3,9% nel settore ristorativo rispetto al periodo pre-Covid. Dai dati che emergono dal Rapporto Ristorazione 2024 curato da FIPE-Confcommercio, nel 2023 erano 331.888 le imprese della ristorazione, in leggera contrazione rispetto all’anno precedente (-1,2%). Di queste, 132.004 sono bar, 195.471 ristoranti, take away, gelaterie e pasticcerie e 3.703 aziende che offrono servizi di banqueting e catering. Oltre diecimila imprese hanno avviato l’attività nel 2023 (+6,5% sul 2022). Su questo fenomeno però, un’ombra esiste: l’ipoteca dei troppi insuccessi che segnano l’iniziativa di tanti aspiranti imprenditori: il tasso di sopravvivenza delle nuove imprese supera, a cinque anni, appena il 50%.

In questo scenario, le imprese gestite da donne sono Il 28,9% con una più alta incidenza nel canale bar (33,1% del totale). Le imprese guidate da giovani under 35 sono il 12,9% del totale, concentrate principalmente nel segmento ristoranti (60,3%), mentre le attività sotto il controllo di imprenditori stranieri sono oltre 50mila (circa il 14% del totale).

Per l’anno corrente, il 2024, le aspettative degli imprenditori restano positive, nonostante l’inflazione e i consumi.  Lino Enrico Stoppani, Presidente di FIPE-Confcommercio ha dichiarato: ““Anche la contrazione del numero delle imprese non è necessariamente una cattiva notizia se si traduce in un rafforzamento delle competenze e un aggiornamento dei format, grazie al progressivo apporto di tante imprenditrici e di tanti giovani che decidono di mettersi in proprio. Il settore è in trasformazione come è testimoniato anche dalla spinta ad investire e ad innovare.”

Il centro dei ricordi dei sapori nella pasticceria Savarese, Bottega Storica di Roma