Coltivatori di Emozioni e I Borghi più Belli d’Italia insieme per sostenere il paese delle eccellenze

Una sinergia che si rinnova per il secondo Natale quella fra I Borghi più belli d’Italia e la social farming Coltivatori di Emozioni, che punta alla riscoperta e alla valorizzazione dei borghi della Penisola attraverso le sue tradizioni agricole.

Quest’anno la collaborazione si arricchisce anche con la possibilità di scoprire dal vivo l’azienda e il borgo sostenuto, grazie al contributo con BORGHI ITALIA TOUR NETWORK (BITN), il tour operator di riferimento del circuito.

Sarà così possibile preparare i giglietti (presidio slow food) con Laura e Erminia del Panificio Biscottificio Fiasco e scoprire il borgo di Castel San Pietro Romano; raccogliere e cucinare i mugnoli insieme ad Anna Paola e perdersi tra i vicoli di Pettorano sul Gizio. Queste sono solo alcune delle possibilità presenti sulla pagina di Coltivatori di emozioni per sostenere l’Italia delle eccellenze.

La collaborazione con BORGHI ITALIA TOUR NETWORK (BITN)

A partire da quest’anno i sostenitori avranno anche la possibilità di vivere – o di regalare – un’esperienza nel borgo supportato: un esclusivo pacchetto in cui oltre ai prodotti dell’azienda sarà presente anche un voucher da poter usare in diversi periodi dell’anno, per conoscere più da vicino i produttori e i borghi.

Siamo felici di rinnovare per il secondo anno consecutivo la collaborazione con I Borghi più belli D’Italia, ha dichiarato Paolo Galloso, Presidente e CEO di Coltivatori di Emozioni. “Una partnership che consente alla nostra community di conoscere nuovi contesti storici del territorio italiano e una varietà inesauribile di tradizioni della cultura agroalimentare, che va ad arricchire l’offerta già presente. Da quest’anno inoltre abbiamo deciso di accorciare le distanze tra supporter e agricoltore/borgo, introducendo delle esperienze che consentiranno di vivere in prima persona sia la tradizione agricola che il borgo supportato. Siamo convinti che questa è la strada più giusta per consolidare una rete di buone pratiche sempre più sinergica, sostenibile e responsabile.”

Ad esempio, a Castel San Pietro Romano sarà possibile visitare l’imponente rocca medievale della famiglia Colonna; partire in escursione alla scoperta dell’area naturale protetta della Valle delle Cannucceta e assistere alla tradizionale preparazione del Giglietto, il biscotto tipico e Presidio Slow Food, preparato dalle sapienti mani di Laura e Erminia del Panificio Biscottificio Fiasco.

Nel cuore della valle Peligna, il comune di epoca romana di Pettorano sul Gizio rappresenta l’unico caso di centro urbano inserito all’interno della riserva naturale del “Monte Genzana Alto Gizio”. Qui, insieme ad Anna Paola, si potrà sperimentare la raccolta dei mugnoli – o mognele nel dialetto locale – e preparare ricette tipiche a base dell’antico ortaggio.

Infine nel borgo molisano di Oratino, affacciato sulla Valle del Biferno, dopo una giornata trascorsa nell’azienda agricola di Giovanna, sarà possibile visitare il Palazzo Giordano, testimonianza dell’importanza medievale del borgo e la Rocca di Oratino, set cinematografico del film di Sergio Castellitto Non ti muovere.

Le nuove storie di imprenditori agricoli dell’Associazione

Così come la startup lavora dal 2018 per sviluppare una rete di sostegno per le colture italiane, la rete dei Borghi che oggi conta 330 comuni, nasce nel 2001 per rispondere all’esigenza di tutelare e promuovere il patrimonio culturale, storico, ambientale presente nei numerosissimi piccoli centri italiani, spesso a rischio di spopolamento.

Unite da una visione comune, dal 2020 le due realtà hanno promosso l’iniziativa Per Natale adotta l’agricoltore del borgo, per supportare gli agricoltori de I Borghi più belli d’Italia.

“Anche quest’anno – ha affermto Fiorello Primi, Presidente de I Borghi più belli d’Italia – vogliamo che il Natale sia all’insegna del sostegno alla attività, spesso “eroica”, di piccoli imprenditori agricoli che hanno scelto, nonostante le difficoltà, di operare nei luoghi dove ancora sono forti le tradizioni agricole e artigianali. Un sostegno alla tutela delle tradizioni locali, alla cultura enogastronomica e alla tutela del paesaggio rurale, elementi fondamentali del vivere italiano e fortemente attrattivi per un turismo nazionale e internazionale.”

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Sulla Pagina della campagna sarà possibile scoprire le storie degli imprenditori agricoli dei borghi e aderire all’iniziativa, scegliendo tra le produzioni locali presenti sul territorio nazionale: dai vini piemontesi di Daniele nel borgo di Cocconato, al miele di Vieria Scarperia e Piero in Toscana; dal tartufo umbro di Lugnano in Teverina di Marco e Catia, fino alla produzione di formaggi di Ascenzo ad Oratino in Molise. E poi le aziende che sono recentemente entrate a far parte della social farming, come la Coop. Fer-Menti Leontine di San Leo in provincia di Rimini, presente sul territorio locale per arrestare lo spopolamento attraverso la riattivazione di attività, come la riapertura dell’antico panificio del centro storico; l’azienda vinicola Cà du Ferrà di Bonassola in provincia di La Spezia, impegnata nel recupero dell’antico vigneto Ruzzese, passito storico delle Cinque Terre, rinomato nel 1500 alla corte di Papa Paolo III Farnese; l’azienda agricola Anna Paola Fasoli a Pettorano sul Gizio, in provincia de L’Aquila che coltiva il mugnolo, un ortaggio ibrido a metà tra il cavolo e la rapa, strettamente legato alla territorialità e alla tradizione del paese.