I vincitori e le pizze del 30° Campionato Mondiale della Pizza

Dopo tre giorni di gara e di pizze assaggiate siamo arrivati al responso finale. Si è conclusa la XXX edizione del Campionato Mondiale della Pizza  – svoltasi dal 18 al 20 aprile 2023 a Parma – che ha celebrato il piatto simbolo del nostro Paese grazie a più di 1000 gare disputate da oltre 700 pizzaioli provenienti da ben 52 nazioni.


Sono stati tre giorni di vera festa intorno alla pizza in tutte le sue forme. Dal 18 al 20 aprile il Palaverdi di Parma ha ospitato le competizioni di 12 diverse categorie, oltre all’area espositiva riservata ai Partner del Campionato e al Pizza World Forum, una serie di incontri tra professionisti della ristorazione in cui sempre e solo la pizza è stata la grande protagonista, proposta in centinaia di varianti dalla classica STG margherita e marinara, alla pizza alla teglia e alla pala, passando per quella senza glutine fino alle pizze classiche che si sono sfidate tra farine, impasti, idratazioni e gusti originali. 700 concorrenti da ben 52 paesi: questa edizione si chiude nel nome dell’internazionalità e della sostenibilità, due parole chiave che ci fanno intuire quale può essere il futuro della pizza.

Cos’è successo in questo 30 Campionato Mondiale della Pizza.

Un 30° Campionato Mondiale della Pizza in cui abbiamo trovato le nuove leve del settore, tanti giovani e giovanissimi che hanno portato con orgoglio la loro pizza, tante idee, alcune già viste altre interessanti e innovative, che delineano nuove tendenze sia negli impasti che nel condimento. Dagli assaggi fatti e dagli ingredienti visti possiamo anche definire le tendenze 2023 su gusti e tipologie in voga con punte di originalità. Molta cucina sulla pizza, spesso eccessiva presenza di ingredienti che rischiano di rompere l’equilibrio, si cerca il gusto, le differenze di consistenze e si denota una certa contaminiazione tra fornelli e forno. C’è una tensione positiva ad una pizza “cucinata” con diversi tipi di risultati, più o meno azzeccati in base alla preparazione dello stesso pizzaiolo sul versante cucina, mentre alta la qualità su impasti e cotture.

Tanti i pizzaioli emozionati, addirittura tremanti e commossi. La tensione della gara si è fatta sentire, il tavolo della giuria è come sempre il passaggio finale in cui ci si gioca tutto, ma la vera forza di questa gara è il saper mettere insieme vecchi e nuovi professionisti della pizza, scuole diverse, regioni e nazioni differenti, più o meno lontane che celebrano questo piatto, così amato nel mondo e con cui si confrontano. E’ una gara dove la competizione è condita da amicizia, solidarietà e stima.

Il podio del Campionato Mondiale della Pizza.

Ma vediamo chi ha conquistato il podio. Sale sul gradino più alto per la Pizza Classica Giuseppe Criminisi di Racalmuto in Sicilia,ma toscano di adozione dove lavora, già terzo classificato per la classica e primo nella pala lo scorso anno. Una vittoria desiderata e rincorsa, che dimostra il fermento interessante sul tema pizza dell’isola. Giuseppe vince con una pizza con una pizza dal nome “incontri” in cui la Sicilia si contamina con la Toscana: crema leggera di fungo porcino della garfagnana, treccia di bufala di Paestum, vastedda del Belice DOP presidio slow food , lamelle di porcini secchi e in uscita pancetta di cinta senese bruciata al cannello , miele di pesco al tartufo bianco, mandorla di noto tostata e petali di tartufo nero.

Interessante il secondo posto della pizza Classica per Giulia Vicini di Giuly Pizza a Castelli Calepio (Bg), unica donna premiata quest’anno, nonostante le tantissime in gara. Giovane pizzaiola (ha solo 19 anni) che vince anche il premio sostenibilità. La sua è una pizza unica e originale dal titolo Terra – Terra e degli ingredienti ragionati in una composizione studiata e che ci fa capire l’amore e l’attenzione verso il tema della sostenibilità, del rispetto dell’ambiente e dello scarto alimentare. Giulia come rappresentante dei suoi coetani ci proietta in un mondo fatto di buone pratiche che sa vincere.

Per la categoria Pizza Napoletana STG (Specialità Garantita Tradizionale), con tanto di disciplinare approvato dall’Unione Europea, trionfa Salerno e provincia conquistando tutti e tre i posti più alti in classifica.  Il primo posto nella categoria SGT è stato conquistato da Vincenzo Mansi, titolare della pizzeria “La Pizza di Vincenzo Mansi” a Salerno. Mansi ha saputo valorizzare tutti gli ingredienti tipici della tradizione campana, esaltandoli e regalando al palato un’esperienza che gli è valsa il titolo di campione mondiale. Vincenzo Mansi, figlio d’arte, non è nuovo del Campionato e prima di lui anche i fratelli Aniello e Antonio hanno conquistato il podio del Mondiale di pizza. Dietro di lui Alessandro Di Mauro, della pizzeria “I Di Mauro” di Cava de’ Tirreni e Francesco Persico di “Roc Pizza & Steak” di Positano.

Dopo Creminisi di adozione toscana, questa regione ottiene il prmato anche per pizza in teglia con Valentino Clemente  e per pizza alla pala con Antonio di Tiella, segno di grande fermento e qualità in questa parte d’Italia. Per la Pizza a due – che vede insieme pizzaiolo e chef  – vince il duo Raffaele di Stasio – Cristian Tolu (Lombardia e Sardegna) e per infine per la pizza senza glutine vince Domenico Vassallo dal Veneto.

Il nuovo Premio Sostenibilità – La pizza del Cambiamento

Altra novità di quest’anno introdotta da Agugiaro & Figna, main sponsor dalla prima edizione, è il Premio Pizza del Cambiamento, pensato per chi ha intrapreso scelte consapevoli in tema sostenibilità e vinto dalla giovanissima Giulia Vicini con la sua Terra -Terra. Un’iniziativa volta a sensibilizzare il mondo della pizza verso l’adozione di pratiche produttive più sostenibili, quali l’utilizzo di materie prime provenienti da agricoltura a basso impatto e di prodotti tipici DOP e IGP nelle preparazioni, ma anche l’attenzione verso logiche antispreco sempre più opportune con l’obiettivo di ottimizzare le quantità degli ingredienti e la scelta di fornitori che operano secondo i canoni della sostenibilità.  Il premio è stato pensato per quei professionisti che si vogliono distinguere per l’attenzione alla sostenibilità ambientale. I concorrenti sono stati valutati  sulla base di alcuni parametri: fornitori che operano secondo i canoni della sostenibilità, l’utilizzo di materie prime da agricoltura sostenibile e a basso impatto,  utilizzo di prodotti tipici DOP e IGP, attenzione verso logiche antispreco. Il 90% dei concorrenti iscritti ha partecipato al premio, sintomo che la pizza ha preso una direzione sostenibile.

Giulia Vicini – vincitrice Premio Pizza del Cambiamento

Trend pizza secondo il Campionato mondiale della pizza

In questi giorni abbiamo visto centinaia di pizze e registrato le novità e confermato alcuni trend, che proviamo a riassumere qui velocemente. Presenza prepotente del pesce sulla pizza, tanto crudo, ma anche pesce cucinato e sulle tante specie vincono il gambero, la seppia e il salmone. Tra gli ingredienti più utilizzati per la composizione del condimento si conferma la stracciatella, a seguire la ricotta nella versione allo zafferano. Quest’ultimo risulta tra le spezie più usate, anche nello stesso impasto, per le creme o in pistilli. Segue poi il tartufo, che possiamo definire uno dei nuov grandi protagonisti delle pizze 2023, insieme alla polvere o granella di oliva disidratata, che pare abbia preso alcuni versi il posto del pistacchio. Sul versante norcineria stravince il guanciale. Si strizza l’occhio con gusto alle versioni vegetariane – vegane, con assoluti di funghi, carciofi e asparagi, quest’ultimi quasi onnipresenti, anche per sottolineare il rispetto della stagionalità che la fa da padrona, come è giusto che sia. E poi la novità dell’anno sono i fiori eduli per l’abbellimento del topping.

Sperimentazioni anche negli impasti, le farine di grani antichi, i mix ai cereali lasciano il posto al biologico e agli impasti aromatizzati con tartufo, zafferano, curry, ‘nduja, bergamotto. Troviamo anche il trend delle fermentazioni, con audaci proposte di mele fermentate o di alghe giapponesi.

La pizza secondo 52 paesi del mondo

Un piatto italianissimo adottato in tutto il mondo, un piatto sperimentale che si adatta alle cucine locali e territoriali, ma che nelle sue declinazioni viene proposto e preparato con rispetto. Erano ben 52 i paesi stranieri, grande rappresentanza di Spagna, Francia, Brasile, Giappone e Stati Uniti con i loro team, che hanno preso parte alle varie gare, ma anche proposte da angoli di mondo che solitamente non identifichi con la pizza come l’India, il Kuwait, la Corea, il Venezuale, l’Uruguay, il Libano e l’Ucraina. E poi c’erano tanti italiani all’estero che gareggiavano sotto la bandiera di adozione.

Abbiamo ascoltato le loro storie, cariche di emozioni, di nonni italiani e di “famiglie pizzaiole”. Il comune denominatore è l’amore della pizza che viene lavorata e proposta in teglia e classica e anche molte opzioni di STG proposte da stranieri e anche ben riuscite. Il trend estero è il tributo all’Italia e ai prodotti italiani: c’è la mozzarella di bufala, il parmigiano reggiano, il gorgonzola, la ricotta e il pecorino romano, i funghi, la soppressata e molto pesce. Uno dei concorrenti spagnoli ha prposto una pizza con tutti gli ingredienti italiani che in Spagna vanno per la maggiore, da Marsiglia viene portata la proposta vegetariana, di grande tendenza in Francia in questo momento. Molti concorrenti stranieri hanno portato anche il loro territorio,  come la bella pizzaiola del Kuwait che ha scelto dal pesce ai funghi passando per il formaggio ingredienti della sua nazione, oppure il concorrente libanese che ha usato un salame piccante tipico e un condimento a base di miele, dal Giappone arrivano, funghi, alghe e farine biologiche prodotte da loro. Insomma nei vari assaggi fatti e nelle pizze solo raccontate si percepisce un grande amore per questo lievitato, tanta voglia di sperimentare e di provare impasti e topping differenti dalla tradizione. La cucina sulla pizza anche all’estero è un trend interessante da seguire e sicuramente non solo una parentesi da gara per stupire la giuria.

Il Campionato Mondiale della Pizza compie 30 anni!

I vincitori per categoria del 30 Campionato Mondiale della Pizza.

Pizza Classica
1. Criminisi Giuseppe
2. Viale Jeremy
3. Vicini Giulia
 

Pizza Napoletana STG
1. Mansi Vincenzo
2. Di Mauro Alessandro
3. Persico Francesco


Pizza in Teglia
1. Valentino Clemente
2. Recchia Vitangelo
3. Sancamillo Domenico


Pizza in Pala
1. Di Tella Antonio
2. Capasso Luigi
3. La Porta Salvatore

Pizza senza glutine
1. Vassallo Domenico
2. Bianchi Marco
3. Fontebasso Jenny

Pizza a due
1. Di Stasio Raffaele con Cristian Tolu
2. Villani Giuseppe con Gabriele Frati
3. Alveti Fabio con Luca Scinaldi

World Pizza Team
CERVISIAE LICOLI TEAM
Di Stasio Raffaele – PIZZA A DUE 
Lopez Michele – PIZZA CLASSICA
Boscolo Gioachina Andrea – PIZZA IN PALA 
Piersanti Gianluca – PIZZA IN TEGLIA 
Campanella Antonio Pio – PIZZA SENZA GLUTINE 

Freestyle
1. Tolu Botella Francis
2. Matarazzo Nicola
3. Tachikawa Takumi

Pizza più larga
1. Pasini Daniele
2. Nazir Lewez Giorgio
3. Fryz Jakub


Pizzaiolo più veloce
1. Bandinelli Andrea
2. Bonazza Luca
3. Sposato Domenico

Triathlon
1. Di Tella Antonio
2. Viale Jeremy
3. Boniolo Mirko


Trofeo Heinz Beck
1. Caliolo Alessandro
2. Filippi Rino
3. De Palma Francesco

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