I Baci Perugina festeggiano i 100 anni e da un secolo sono il regalo più buono, goloso e sempre gradito. Un simbolo per San Valentino, ma non solo. Vi raccontiamo la storia e qualche interessante aneddoto.
Una dozzina di rose scarlatte e una scatola di Baci Perugina rappresentano il regalo più classico e senza tempo che un innamorato possa fare alla propria amata per la festa di San Valentino. Assieme ai Rocher e ai Mon Chéri, entrambi prodotti da FERRERO, sono i cioccolatini italiani più conosciuti all’estero e i secondi più venduti nel nostro Paese dopo i Boeri Witor’s.
La Storia dei Baci Perugina
La storia dei Baci parte da molto lontano. Nel 1907, Luisa Sargentini in Spagnoli –colei da cui prese il nome l’omonimo marchio di abbigliamento femminile presente in tutto il mondo – assieme a Francesco Buitoni e Leone Ascoli fondò a Perugia La Perugina, una piccola azienda dolciaria inizialmente con quindici dipendenti. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale la gestione rimase a Luisa e a due dei suoi tre figli. Nel giro di pochi anni la produzione iniziò ad aumentare, comprendendo anche la lavorazione del cioccolato (il primo prodotto fu chiamato ‘Luisa’ in omaggio alla fondatrice).
Fu nel 1922 con l’intento di recuperare gli scarti di lavorazione degli altri prodotti che Luisa Spagnoli creò il ‘Cazzotto’, un cioccolatino – anche se tecnicamente sarebbe più corretto definirlo pralina – con all’interno gianduia, granella di nocciole e una nocciola intera, il tutto ricoperto di cioccolato fondente. Due anni più tardi, grazie all’intuizione di Giovanni Buitoni, giovane presidente dell’omonima azienda di famiglia nonché amministratore delegato di Perugina (e, si vocifera, amante della Spagnoli), al cioccolatino vennero dati un nome e una forma accattivanti. In origine, infatti, doveva chiamarsi ‘Cazzotto’ per via dell’aspetto che vagamente ricordava le nocche di una mano chiusa a mo’ di pugno, ma alla fine fu scelto un più romantico ‘Bacio’, mentre la forma venne modificata in maniera da ricordare, secondo alcuni, un piccolo seno.
Il successo dei Baci Perugina: l’immagine e le frasi romantiche
La svolta nella storia dei Baci arriva grazie a Federico Seneca, pittore, grafico, pubblicitario e direttore artistico di Perugina dal 1919 al 1935. Per pubblicizzare il neonato prodotto, Seneca disegnò una coppia di amanti su uno sfondo blu notte ispirandosi al celebre dipinto ‘Il bacio’ (conservato presso la Pinacoteca di Brera a Milano) realizzato nel 1859 del pittore italiano Francesco Hayez. Ne ridipinse lo sfondo annullando ogni ambientazione spaziale, modificando gli abiti dei due protagonisti aggiornandoli e rendendoli più moderni. In un cielo vespertino, placido, in cui domina un silenzio profondo si stagliano i profili degli innamorati stretti in un abbraccio eterno. A differenza dell’opera originale, Seneca scelse di modificare la posizione assunta dalla figura femminile inducendo un senso di maggiore intimità e complicità nella coppia perpetuandola in un bacio imperituro. Mai immagine fu più onirica e trasognata, più intensamente estatica per condurre l’amore verso il peccaminoso, di quella ideata per il manifesto dei Baci Perugina! Un capolavoro di dolcezza, eleganza e al contempo di raffinato erotismo, accentuato dalla forma proibita del cioccolatino avvolto in una carta argentata, il colore della luce lunare, con la scritta ‘Bacio’ in blu.
Leggenda narra che agli inizi degli anni ’30 del secolo scorso Seneca pensò di inserire dei cartigli a sfondo amoroso nell’incarto ispirandosi ai piccoli messaggi che Luisa Spagnoli mandava segretamente al suo amato nascosti in mezzo ai cioccolatini. Più realisticamente l’idea fu importata dagli Stati Uniti in Italia dallo stesso Buitoni, vedendo gli Hershey’S KISSES, unici al mondo in quanto a forma e gusto ancora oggi molto apprezzati dai clienti americani (curiosamente è la più grande azienda americana produttrice di cioccolato, nonché fornitrice di cioccolato delle forze armate statunitensi) anche se all’inizio non si trattava di frasi romantiche, ma di normali aforismi e, soprattutto, per rendere il prodotto quanto mai innovativo. Il primo cartiglio riportava la frase: «Meglio un bacio oggi che una gallina domani» firmata scherzosamente ‘Seneca’, come il filosofo latino, generando una certa confusione tra i consumatori che non colsero il gioco dell’equivoco volutamente creato. A oggi le frasi inserite nei Baci sono poco meno di 500, sebbene non sia possibile stabilirne con precisione il numero esatto.
Quanti tipi di Baci Perugina ci sono?
Nel corso dei 100 anni dalla creazione dei Baci, oltre al classico Bacio sono state realizzate altre versioni, alcune di queste ancora commercializzate, altre vendute solo per un periodo di tempo limitato:
- Classico Fondente Luisa in versione originale e versione Bacetto (entrambi con involucro argento con stelline blu)
- Limited Edition con cacao Ruby con cioccolato rosa creato dall’azienda svizzera Barry Callebaut (involucro rosa con stelline bianche) in vendita da settembre 2018
- Gold Limited Edition con cioccolato ambrato aromatizzato al latte e caramello – in vendita da settembre 2020 (involucro giallo oro con stelline bianche)
- Fondentissimo 70% (involucro nero con stelline dorate) 2015
- Latte Avvolgente (involucro azzurro con stelline blu) 2014
- Bianco Armonioso (involucro bianco con stelline dorate)
- Candido Bianco (involucro blu con stelline bianche) 2011
- Rosso con una ciliegia aromatizzata al liquore e un morbido ripieno cremoso al liquore senza granella (involucro argento con stelline rosse) in vendita solo nel 1964 e nel 2006.
- Dolce Vita con cioccolato bianco aromatizzato alla vaniglia e granella interna al gusto di limone creati in collaborazione con Dolce&Gabbana (involucro multicolore con base a quadretti rossi, blu, argento e parte superiore dorata) settembre 2021
Nel 2003 in occasione di Eurochocolate, il più grande festival europeo a tema cioccolato che si svolge ogni anno a Perugia, venne realizzato l’enorme BaciOne di 7,26 m di circonferenza, 2,15 m di altezza e pesante 5,98 t, tanto da entrare nel Guinness dei Primati. Nonostante le dimensioni, era fornito del tradizionale cartiglio riportante la frase: «Un Bacio da record per la città più dolce del mondo».
Gli ingredienti del Bacio Perugina
Ogni BacioPerugina Classico Fondente Luisa, “vestito” con il caratteristico incarto di alluminio argentato, pesa 14,3 g nella versione originale, 10 g nella versione Bacetto e da sempre viene prodotto con solo otto ingredienti: zucchero, nocciole 29% (della varietà Tonda francescana), pasta e burro di cacao, latte e latte scremato in polvere, burro anidro (sorta di burro chiarificato per la pasticceria professionale), siero di latte in polvere, emulsionante lecitina di girasole, aroma naturale di vaniglia.
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Il cartiglio più iconico?
A detta dei golosi di questi cioccolatini, ma soprattutto dei romantici e dei collezionisti di questi particolari bigliettini è ancora “un’invenzione” di Federico Seneca che lavorò alla traduzione della celebre frase tratta dalla commedia teatrale Cyrano de Bergerac: «Un baiser: un point rose qu’on met sur l’ì du verbe aimer» intraducibile letteralmente in italiano, ma che venne brillantemente adattata con: «Un bacio è un apostrofo rosa fra le parole t’amo».
Saluti e… Baci.