Quanto è importante seguire una sana alimentazione sin da bambini?

Alimentazione bambini

Negli ultimi decenni, la società moderna occidentale è sempre più colpita dalla problematica relativa alla scarsa abitudine di seguire una sana alimentazione, fondamentale per far funzionare la macchina del nostro organismo al meglio. I bambini e gli adolescenti sono spesso indifferenti ad un’alimentazione equilibrata: per noia, per mancanza di nozioni, ma soprattutto perché sono attratti dal cosiddetto “cibo spazzatura”, costituito principalmente da bevande zuccherate e da cibi venduti nei fast-food.

Di conseguenza, è compito dei genitori formulare norme e regole da rispettare, per non incorrere con l’avanzare dell’età in gravi problematiche di sovrappeso ed obesità infantile. Purtroppo però, può capitare che il genitore stesso non abbia una buona educazione alimentare da insegnare ai propri figli, o che il problema risulti essere la cosiddetta mancanza di tempo, di organizzazione o semplicemente di voglia.

La cattiva alimentazione

L’uomo degli anni 2000 è continuamente in ritardo e di fretta, gli impegni sono molteplici: lavoro, casa, famiglia e molto altro. Questo problema spesso non permette alla persona di prendersi cura di sé e di dare un buon esempio al bambino su come nutrirsi. Infatti, quando si è di corsa, cucinare alimenti sani ai fornelli e preparare un piatto sano risulta essere una perdita di tempo, portando così il genitore ad accontentarsi nel prendere un pezzo di pizza o un cibo precotto, facile da preparare in 5 minuti riscaldandolo in padella. L’industria alimentare è ovviamente andata incontro alla richiesta di “mancanza di tempo” del consumatore, presentando così molteplici opportunità: cibi precotti e cotti di ogni tipo, prodotti già lavati, tagliati e cucinati.

Per fortuna, nonostante buona parte del mondo occidentale si accontenti, un’altra fetta della società non ha smesso di prendersi cura di sé e dei propri figli giorno dopo giorno, nonostante gli impegni, non dimenticando cosa sia il cibo sano e prediligendo prodotti freschi, di stagione e prodotti a km 0. Oggi ci si può e ci si deve informare su cosa mangiamo, infatti è fondamentale imparare a leggere le etichette alimentari prima di acquistare un qualsiasi prodotto, piuttosto che soffermarci esclusivamente sulla pubblicità o sulla scritta, spesso ingannevole, sul fronte dello stesso.

L’educazione alimentare

L’educazione alimentare nasce da qui: saper scegliere tra le innumerevoli opportunità che ci offre il mercato, secondo le proprie esigenze e necessità, mettendole in pratica quotidianamente per noi e per la nostra famiglia. Le evidenze scientifiche in campo di nutrizione pediatrica sono in continua evoluzione. Particolare rilievo viene dato alla dieta nei primi mesi di vita come fondamentale supporto per la salute, attraverso una regolazione del microbiota intestinale, del sistema immunitario e del metabolismo.

Fin dalla nascita una dieta corretta dal punto di vista qualitativo e quantitativo può contribuire ad un regolare accrescimento, al mantenimento dello stato di salute psico-fisico ed alla prevenzione delle principali malattie croniche non trasmissibili nel bambino e nelle successive epoche della vita. L’alimentazione in età pediatrica ha inoltre un effetto cruciale sullo sviluppo del gusto e sulla prevenzione delle malattie allergiche ed immuno-mediate.

Le esigenze dell’organismo

L’educazione alimentare, quindi, pone le basi per un corretto regime dietetico, indispensabile all’organismo per il mantenimento dello stato di salute e di benessere. Le esigenze dell’organismo devono essere sempre soddisfatte, di conseguenza gli alimenti dovrebbero essere assunti con la consapevolezza del loro valore nutrizionale e del relativo apporto di sostanze nutritive e funzionali, allo scopo di trarre vantaggio dalle loro proprietà.

Per avere una corretta educazione alimentare, si dovrebbe tenere conto di alcune regole basilari dettate dalla famosa “piramide alimentare”, conosciuta come il grande pilastro della dieta mediterranea. Essa consiste in un vero e proprio schema piramidale suddiviso in settori orizzontali, dove vi sono inserite le varie categorie di alimenti da consumare. La frequenza di assunzione dei cibi rappresentati, diminuisce man mano che ci si avvicina al vertice.

La piramide alimentare

La base della piramide è costituita dall’esercizio fisico, dal bere acqua e dal giusto riposo, indispensabili all’organismo quotidianamente. Dal basso verso l’alto, troviamo: cereali integrali e grassi vegetali; frutta e verdura di stagione; frutta secca, pesce e carne bianca; latte, yogurt, formaggi magri ed infine, al vertice, cibi/bevande contenenti un’elevata quantità di grassi saturi e zuccheri, alimenti che dovrebbero essere assunti raramente e con razionalità. Zuccheri, alcolici, cereali raffinati e grassi rientrano in un gruppo di alimenti le cui calorie sono definite “vuote”, questo perché apportano molta energia ma pochissima qualità nutrizionale. La piramide alimentare aiuta a tenere in considerazione le giuste proporzioni dei macronutrienti da assumere quotidianamente: i carboidrati dovrebbero coprire il 45-65% del fabbisogno calorico giornaliero, le proteine il 10-30% ed i lipidi il 20-35%.

La dieta mediterranea

La dieta mediterranea ci insegna, quindi: di prediligere cereali integrali, poichè hanno un elevato potere saziante e di conseguenza forniscono energia per molte ore; di assumere abbondanti razioni di frutta e verdura, poiché, oltre a contenere una consistente quantità di sali minerali e vitamine, i vegetali freschi sono ricchi di fenoli e flavonoidi, che concorrono al mantenimento della salute dell’organismo. Infine, ci insegna a limitare il consumo di carne e derivati: un elevato consumo di carne rossa è associato a rischio di malattie cardiovascolari, di diabete 2 e tumore al colon. Riguardo gli insaccati c’è purtroppo da aggiungere che, spesso, sono prodotti composti da materie prime di qualità scarsa e su cui non è possibile alcuna forma di controllo da parte del consumatore. Fanno sicuramente eccezione il prosciutto crudo e la bresaola il cui sistema di produzione non consente sofisticazioni. Carni bianche e pesce contengono meno grassi saturi e più grassi insaturi. Il pesce è inoltre una ricca fonte di acidi grassi omega-3.

Sapendo distinguere le cattive dalle buone abitudini, saremo sicuramente più attenti al nostro stile di vita quotidiano ed avremo più accorgimenti a riguardo. Questo non significa che dobbiamo privarci di ogni cosa che non rispecchi il giusto ma, come già detto, sapremo gestire gli eccessi e goderci a pieno i peccati di gola, una volta ogni tanto.