Vegano o vegetariano, cosa comporta per l’organismo?

vegana

Al giorno d’oggi seguire a pieno una dieta vegana o vegetariana è una scelta decisamente importante, che influenza la propria vita e quella di chi ci è vicino. In famiglia, tra amici o nel lavoro.

Prima di capire cosa comportano per l’organismo queste tipologie di alimentazione, è opportuno come sempre fare un piccolo passo indietro per chiarirle dapprima da un punto di vista concettuale.

La dieta vegana e vegetariana

La dieta vegetariana esclude il consumo di qualsiasi tipo di carne, sia rossa che bianca, e pesce. Prevede al contrario l’assunzione piuttosto ampia di cereali, legumi, frutta secca, frutta fresca e verdura, basando dunque l’apporto calorico giornaliero prevalentemente su carboidrati, fibra alimentare, vitamine, minerali e omega 6. Vengono conseguentemente sottovalutati, vista l’assenza di fonti proteiche importanti come carne e pesce, le proteine, i grassi saturi, la vitamina B12 e alcuni minerali come lo Zinco e il Calcio.

La dieta vegana è uno stile alimentare che esclude tutti gli alimenti che derivano dal regno animale, impedendo anche il consumo di cibi come latticini, uova e miele che invece sono ammessi nel regime dietetico vegetariano. Si tratta quindi di una filosofia alimentare molto più restrittiva, che porta le persone che la seguono a modificare totalmente il proprio stile di vita.

Che si tratti di una scelta dovuta a motivi etici, comportamentali, di gusto o di semplice moda, non sta a noi giudicarlo. È opportuno però a mio avviso enunciare tutti gli eventuali rischi in termini di salute alimentare che diete di questo tipo possono comportare.

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Le carenze per il corpo

Le carenze più comuni che possono manifestarsi riguardano:

  • Proteine ad alto valore biologico -> le proteine contenute in pesce, carne e soprattutto nelle uova posseggono un alto valore biologico. È un parametro che indica la loro somiglianza alle proteine di cui il corpo umano è composto e la loro capacità di fornire amminoacidi essenziali all’organismo. Essendo presenti nelle uova quelle a più alto valore biologico, sicuramente una dieta vegana è più penalizzante da questo punto di vista.
  • Vitamina B12 -> è una vitamina assente negli alimenti di origine vegetale, mentre ne sono ricchi pesce, carne rossa, pollo, uova. È presente in buona quantità anche in latte, yogurt e formaggi, che rappresentano quindi un’ottima fonte per i vegetariani. È bene precisare però che nel caso di gestanti vegetariane, nel latte materno le riserve vitaminiche sono piuttosto scarse e quindi il neonato potrebbe andare incontro a carenza più o meno grave. In termini più generali una carenza di vitamina B12 può generare diversi tipi di anemie, stanchezza, tachicardia e perfino patologie più serie che coinvolgono il sistema nervoso.
  • Ferro -> il ferro è contenuto prevalentemente in alimenti di origine animale, dalle quali risulta anche più assorbibile rispetto alle fonti vegetali. La carenza di questo minerale è la causa più frequente di anemia, che rappresenta una presenza piuttosto bassa di globuli rossi nel sangue.
  • Calcio -> il calcio è un minerale fondamentale per il nostro organismo. È utile all’ossificazione ad alcune funzionalità del sistema nervoso. Le fonti più ricche sono latte e formaggi. Sono quindi i vegani a mostrare maggior rischio di carenza, che può comportare diversi danni alla struttura ossea e a tutto il sistema muscolare.

Conclusioni

Queste sono solo alcune delle carenze alimentare che una dieta vegetariana o vegana possono comportare. È possibile prevenire molte di queste tramite l’uso di integratori alimentari, che consentono di assorbire nutrienti specifici. È bene però che ogni individuo che segue una dieta specifica di questo tipo si informi dettagliatamente sulle proprietà degli alimenti a cui ha intenzione di rinunciare, per non compromettere appunto la propria salute.