Le vacanze degli italiani sono enogastronomiche.

Le vacanze estive sono ancora un lusso? Si, ma a quelle enogastronomiche non si rinuncia, soprattutto in Italia! Ecco i dati del turismo enogastronomico italiano 2023.

Mare o montagna? Per il turista interessato a vivere esperienze enogastronomiche, la scelta è irrilevante. Ma siamo in estate, il caldo comincia a farsi sentire e le ricerche mostrano come il 45% degli italiani preferisca abbinare vacanze al mare con esperienze a tavola.
Se la crisi continua a mettere a dura prova il portafogli degli italiani, il trend relativo ai viaggi, anziché decrescere assume un’andatura inversa. Non parliamo di viaggi qualsiasi, perché la motivazione che nel 2023 spinge circa il 58% degli italiani a programmare un viaggio estivo ha a che vedere con la scoperta di cibi e bevande locali. Il viaggiatore è colui che animato dallo spirito di ricerca, si mette in strada per
scoprire posti nuovi, ma qui non parliamo solo di fame di conoscenza ma fame nel senso vero della parola.

I risultati del rapporto sul turismo enogastronomico italiano

Le prospettive per quest’anno sono positive, infatti dal Rapporto sul turismo enogastronomico italiano, a cura di Roberta Garibaldi, emerge che, rispetto allo scorso anno 1 turista su 3 dichiara di avere un budget superiore da dedicare all’acquisto di proposte enogastronomiche.
Sicuramente una delle motivazioni principali è la ricchezza della tradizione culinaria italiana: il Bel Paese, infatti, è rinomato in tutto il mondo per la sua cucina che varia da regione a regione senza mai deludere le aspettative. Insomma, non si tratta solo di assaggiare piatti diversi, ma di vivere un’esperienza culinaria a 360 gradi, quindi quale miglior motivo, se non questo, per programmare una vacanza?

Tendenze emergenti

Tra le tendenze che emergono dal rapporto sul turismo enogastronomico italiano, la prima è legata, infatti, alla fruizione di un’esperienza: i turisti italiani vogliono scoprire mete nuove e immergersi in attività autentiche, a contatto con la natura.
Emergono in questo senso le degustazioni in vigna o negli uliveti o eventi che abbinano gusto-arte-musica. Altra tendenza che emerge è il gap tra interesse ed effettiva fruizione delle esperienze: queste devono essere rese accessibili e facilmente acquistabili. Indispensabili amici e parenti a cui ci si affida nella scelta dei viaggi e come non menzionare i social? Importanti soprattutto per i più giovani.
Ulteriore tendenza è il turista italiano sempre più attento alla sostenibilità che mira a contribuire al benessere sociale attraverso il suo viaggio che diventa occasione per migliorare il proprio stile di vita, interrompere la routine e concedersi un po’ di benessere.
Aumentare il valore del viaggio soddisfacendo nuovi bisogni del turista è possibile. Si dovrebbe puntare a valorizzare le offerte culinarie regionali tenendo conto della ricchezza enogastronomica italiana promossa sia a livello nazionale che internazionale.

L’Italia è rinomata dappertutto per il suo mix di cultura e cibo: la pizza napoletana, la pasta fresca fatta a mano della Romagna e i formaggi delle Alpi sono solo piccoli esempi della riconoscibilità della cucina italiana in tutto il mondo. Si dovrebbe anche innovare l’experience stimolando la partecipazione del turista e coinvolgendolo in caseifici, salumifici o fabbriche di cioccolato; si dovrebbe, inoltre, diventare sostenibili rendendo le destinazioni attrattive tutto l’anno e non solo i mesi estivi. Bisognerebbe insomma valorizzare la cultura e il paesaggio enogastronomico che in Italia vede già una crescita significativa ma che richiede una cura ed un’attenzione costanti.

L’alto interesse dei turisti, l’offerta eccellente del nostro Paese, la crescita attesa per il turismo dei prossimi anni ci regala un incredibile tris di assi per il prossimo futuro”, afferma Roberta GaribaldiLa sfida è oggi quello di trasformarlo in un poker, lavorando sui fattori per fare esplodere le potenzialità”.

Ciò che emerge maggiormente è la tendenza dei viaggiatori a programmare esperienze attive per vivere la vacanza a 360 gradi, cimentandosi nelle varie attività e riscoprendo la natura e le curiosità sul cibo perché, se è vero che “siamo ciò che mangiamo”, le vacanze enogastronomiche potrebbero rivelarsi un buon modo per riscoprire sé stessi!

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