Panettone Maximo 2023, i migliori panettoni. Anche secondo noi!

E’ proprio il caso di dire che Panettone Maximo dà inizio allo shopping natalizio, ovviamente quello dolce dei panettoni artigianali. Un evento che cresce di anno in anno e che in questa edizione conferma il suo successo, mettendo insieme 42 pasticceri e forni da tutta Italia con le loro creazioni per le feste. Scopriamo quali sono i migliori panettoni secondo la giuria tecnica. E visto che ci siamo stati anche noi, vi diciamo anche quelli che ci sono piaciuti di più.

Domenica 3 dicembre si è svolta la la quinta edizione di Panettone Maximo,Festival del Panettone Artigianale, che si conferma un evento acclamato dal pubblico e l’avvio dello shopping “dolce” per le prossime feste di Natale. Ben 42 i protagonisti tra fornai e pasticceri da tutta Italia che hanno presentato ai romani golosi le loro creazioni, dai panettoni classici a quelli dark al cioccolato, con frutti di bosco, pere, albicocche o mele, fino ai panettoni salati. Tante le idee, tanti i sapori e gli impasti che sono passati al vaglio della giuria tecnica che ha decretato i migliori panettoni presentati alla kermesse.

L’evento Panettone Maximo

Il Salone delle Fontane dell’Eur, nuova location di questa edizione 2023, è stato teatro di una serie di eventi collaterali, che hanno animato l’intera giornata: gli showcooking con chef, pasticceri e bartender condotti dalla direttrice del magazine online MangiaeBevi, Sara De Bellis, il Christmas Market, con i banchi di degustazione che hanno dato la possibilità di assaggiare – e anche di acquistare – non solo i panettoni ma anche altri prodotti artigianali tipici del Natale come pandori, torroni e cioccolata in varie declinazioni, caffè, miele, amari, vini e bollicine, l’area bambini con Babbo Natale e gli elfi e infine il contest e la premiazione dei panettoni che hanno passato il giudizio dei tecnici.

Grande soddisfazione dei due organizzatori Fabio Carnevali e Stefano Albano che, al termine di questa prima edizione nazionale del festival hanno commentato: “Siamo molto felici del grande riscontro ottenuto per questa quinta edizione di Panettone Maximo. È stata certamente una sfida allargare la partecipazione alle pasticcerie e forni di tutta Italia ma il nostro obiettivo era valorizzare tutte le realtà artigianali di pregio che, anno dopo anno, lavorano per fornire alla propria clientela prodotti di altissimo livello. Siamo certi di esserci riusciti e ci impegneremo a fare sempre di più nelle prossime edizioni”.

Panettone Maximo è stato organizzato da RistorAgency e Vero Events con il patrocinio della Regione Lazio e dell’Assessorato ai Grandi Eventi Sport e Turismo di Roma Capitale, il contributo dell’ARSIAL (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio) e il sostegno di Agrimontana, Molino Dallagiovanna, Torrefazione Dubbini, Fattoria Latte Sano, Cacao Barry e Circuito Made In Italy. Anche per questa quinta edizione di Panettone Maximo, non è mancata la solidarietà: il supporto del Festival è infatti andato ad Airone, un progetto a sostegno degli orfani di femminicidio, e alla So.Spe. l’Associazione Solidarietà e Speranza di Suor Paola, alla quale saranno consegnati nei prossimi giorni i panettoni non utilizzati per la gara delle pasticcerie partecipanti.

Panettone Maximo: i vincitor del contest

I prodotti presenti a Panettone Maximo sono stati selezionati a monte dalla giuria che poi ha presieduto le votazioni finali scegliendo tra miglior panettone classico, miglior panettone al cioccolato, miglior packaging e migliore comunicazione digitale. Una selezione che ha avuto il merito di tracciare una buona qualità su tutti gli assaggi fatti, che si presentano trasversali per tutti gusti e a conferma di un grande livello di artigianalità dei pasticceri del Bel Paese. Altra nota di merito della kermess al profumo di burro, uvetta e vaniglia è che è capace di segnalare i trend delle feste, presentare al grande pubblico quelle che sono le novità di settore, tra nuovi gusti e abbinamenti e sperimentazioni di impasti. Molte le proposte regionali che puntano a valorizzare e far conoscere prodotti tipici, dolci o salati. Ed è quello che abbiamo visto con la Campania e i prodotti del Vesuvio o quelli cilentani, la Sicilia e il cioccolato di Modica, il Friuli e il suo vino.

Punto fermo del panettone rimane l’utilizzo del lievito madre, solido o liquido, il doppio impasto, la lievitazione di 48 ore e le materie prime di qualità che lo compongono, dal burro alla vaniglia, canditi fatti a mano, uvetta reidrata, frutta o cioccolato di diverso tipo. Sofficità al taglio, colore, profumo e umidità interna, gusto equilibrato: tutto partecipa alla creazione del panettone perfetto di cui la giuria è andata alla ricerca giurie valutando secondo il disciplinare regolato nel decreto emanato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze il 22 luglio 2005.

In giuria illustri pastry chef come  Angelo Musolino, Presidente Conpait (Confederazione Pasticceri Italiani), Giuseppe Amato (Miglior Pasticcere del mondo 2021), Fabrizio Donatone e Francesco Boccia (Campioni del mondo di pasticceria 2015), Attilio Servi (maestro pasticcere e lievitista), Walter Musco (maestro pasticcere), Marion Lichtle (pastry chef e titolare del bi-stellato Il Pagliaccio), Dario Nuti (pastry chef Rome Cavalieri Hotel), Andrea Fiori (pastry chef e maestro cioccolatiere), Angelo Di Masso (maestro pasticcere) e Valerio Esposito (maestro cioccolatiere) e anche importanti giornalisti del settore come Luigi Cremona, Andrea Cuomo, Valeria Maffei, Vincenzo Pagano, Luciano Pignataro, Pamela Panebianco, Marco Gemelli e Nerina Di Nunzio (in giuria anche per il miglior packaging).

A partecipare al contest sono state dunque 42 pasticcerie e forni d’Italia, provenienti da diverse regioni: Sicilia, Campania, Molise, Marche, Toscana, Friuli e, principalmente, da Roma e dal Lazio. Tutte in gara nelle due categorie regine, panettone tradizionale e panettone al cioccolato. I lievitati sono stati valutati da competenti

Trionfatrice, in entrambe le categorie, è stata la Pasticceria Vizio di Roma, che nel Panettone Tradizionale ha prevalso su Spiga d’Oro Bakery (Roma) – vincitrice lo scorso anno – Maison Lafé (Roma), Bonfì (Tolfa-RM) e Gerry Pasticceria (Agnone-IS).

Miglior Panettone al Cioccolato, se lo aggiudica di nuovo Vizio di Roma, seguita da Solo da Manduca (Aprilia-LT), Pane e Salumi (Latina), Fortini Lab (Albano Laziale-RM) e Bonfì (Tolfa-RM).

Oltre ai premi principali sono stati inoltre assegnati altri riconoscimenti: il Premio della Stampa Estera, assegnato da una commissione di quattro giornalisti del “Gruppo del Gusto” composta da Alfredo Tesio, Elle Poulsen, Bernard Bedarida ed Elena Postelnicu, ha visto trionfare Solo da Manduca di Aprilia (LT); la Pasticceria Panzini di Subiaco si è aggiudicata, invece, il premio per il Miglior Packaging, attribuito da una giuria composta da designer e food designer di prim’ordine come Sonia Massari, Nerina Di Nunzio, Matteo Giannini, Francesco Subioli e Nilushana Wijegunaratne; mentre il premio per la Miglior Comunicazione Digitale è stato assegnato da una commissione tecnica capitanata dalla digital strategist Claudiana Di Cesare a Il Frantoio di Colle di Val d’Elsa (SI).

Ad aggiudicarsi il Premio del Pubblico è stato quindi Spiga d’Oro Bakery di Roma (laboratorio ad Acilia), seguito da Caffè Masulli 1927 (Somma Vesuviana-NA), Zest Pasticceria (Ardea-RM), Antico Forno Carbé (Siracusa) e Pasticceria D’Antoni (Roma).

Gli assaggi di Radio Food

Anche noi siamo stati a Panettone Maximo e abbiamo assaggiato insieme al pubblico buona parte dei panettoni presenti e in gara. Buon livello per tutti, picchi di alta qualità, proposte interessanti, pochi quelli che ci hanno lasciato indifferenti. In generale abbiamo trovato una buona lavorazione d’impasto diffusa, al di là del gusto, la gestione del lievito madre, la sofficità risultante al tatto e in bocca sono stati criteri rispettati quasi da tutti, soprattutto sul panettone tradizionale. Sicuramente più complesso nell’insieme di consistenza e sapore il panettone al cioccolato o ai tre cioccolati presente ovunque, con buone performance e a nostro avviso le migliori sono state quelle non eccessivamente dolci, che non compromettevano il palato ma ti portavano ad assaggi ripetuti. Da segnalare su tutti il panettone al cioccolato modicano, di Carmelo Pannocchietti di Arà Artigiani Siciliani, lavorato interamente in modo artigianale, umido, profumato, intenso nel sapore, non dolce e di grande equilibrio. A seguire il panettone “sperimentale” con fibra di cacao del forno Pane & Salumi di Latina Scalo che sceglie di lavorare la fibra e non il burro o la parte grassa del cacao, aromatizzandolo con il rosmarino e rendendolo ideale per una versione gastronomica più gourmet, tutta da provare.

Diverse le varianti di stagione come i panettoni ai frutti di bosco e cioccolato bianco che abbiamo trovato interessante da D’Antoni (Roma), al passion fruit, quello doppio vaniglia o al mandarino e cioccolato di Fortini Lab di Albano (Rm). E poi interessante protagonista l’albicocca in diverse formule: con zenzero e fava tonka di Patrizi a Fiumicino, oramai un suo must, o quella che per noi è stata folgorante con Albicocca del Vesuvio Presidio Slow food semi candita, di Solo Manduca di Aprilia (Lt), rispettata nella sua dolcezza e nella sua consistenza quasi da confettura, tanto da sembrare di prendere a morsi un’albicocca matura, ottima sofficità e umidità di impasto, zucchero equilibrato che non copriva la dolcezza del frutto.

Altra chicca scovata è il panettone con cioccolato, pere e anice portato dalla Pasticceria La Mou Dolce Lab di Falconara Marittima (An). Ovviamente grande protagonista il pistacchio in diversi dosi, forme e gradi di dolcezza, alle volte anche eccessiva, un gusto che mette d’accordo tanti, che piace ai golosi, soprattutto co tanto di crema spalmabile, che arricchisce da un lato ma rischia a nostro avviso di banalizzare e uniformare il prodotto. Forse come accade in pizzeria o in cucina bisognerebbe ridurre il pistacchio e cercare altri ingredienti di altrettanto valore.

C’è da dire che sul panettone ci si può sbizzarrire e che è un buon terreno di gioco su cui divertirsi, non solo a farlo, ma soprattutto a mangiarlo.

La Ricetta di RadioFood: Il Panettone Classico Milano