La Quercia rinnovata, per una riapertura in grande stile

Dopo 10 anni Andrea Monteforte rinnova i locali de La Quercia ed è pronto alla ripartenza. Accanto a lui c’è chef Marco Gallotta.

Sono trascorsi dieci anni da quando il giovane Andrea Monteforte aprì il suo locale nella suggestiva Piazza della Quercia. Dopo questo primo decennio, La Quercia Osteria Monteforte ha riaperto al pubblico con veste rinnovata dallo scorso 25 giugno, data che ha segnato la ripartenza del locale dopo la grande incertezza del Covid-19. Un restyling mosso da slancio positivo e da una volontà d’azione che riporta in attività l’osteria in una delle piazze più belle di Roma. Accanto ad Andrea c’è Marco Gallotta, amico ed executive chef di lungo corso, tra le figure più significative del settore della ristorazione romana, che aggiunge a Monteforte l’esperienza giusta nel momento giusto. Perché è proprio in momenti come questi in cui la vita di ogni giorno è condizionata dalla distanza fisica, che la vicinanza di intenti si rafforza e fa da guida verso un’unica meta.

Le parole di Andrea Monteforte

“Ho sempre messo al primo posto l’ospitalità riservata e discreta, per questo dopo più di 10 anni di vita del locale, ho sentito il bisogno di offrire ai clienti un ambiente rigenerato, ma non stravolto” – afferma Andrea Monteforte, che prosegue dicendo – “Ho tanti clienti fidelizzati e non volevo togliere loro l’ambiente familiare a cui tenevano tanto. L’architetto ha tradotto il mio pensiero, realizzando interni raffinati senza perdere di vista l’autenticità dell’osteria. L’incontro con Gallotta ha fatto il resto: siamo in una casa dove la ricerca e la passione del cuoco mette in tavola la bontà dei sapori più semplici”, conclude il proprietario de La Quercia.

La Quercia come una piazza

La Quercia è stata immaginata e realizzata come una vera e propria piazza, dove appassionati artigiani, agricoltori e allevatori si ritrovano per mettere nei piatti i loro prodotti. Il menu diventa una vetrina, in cui sono esposti i piatti e il lavoro di operatori del settore chiamati a raccolta da Gallotta, per assicurare genuinità a 360 gradi.

La cucina di Marco Gallotta

La cucina, di cui chef Gallotta è protagonista insieme alla collaborazione di chef Paolo Sirianni (sous chef di Baccano, Enoteca Provincia Romana, Macro, Capofaro), declina tradizione e ricerca al servizio del sapore, con grandi classici preparati da altrettanto grandi prodotti. Tra gli antipasti compare la Frittata di Erbe (con uova di galline allevate allo stato brado, alimentate con semi di canapa, dell’Azienda Agricola L’uovo e la Canapa) e la Ricotta Laccata (dell’Azienda Agricola D’Ascenzo di Rieti), è servita con carote arrosto, timo e rosmarino. Tra i primi sono imperdibili le Mezze Maniche alla Carbonara, preparate con il Guanciale dell’Azienda Collemaggiore di Greccio di Rieti e gli fanno da eco i Cannelloni Ricotta e Orto, il cui ripieno fornito dall’Orto di Clapi – micro fattoria permaculturale di Campagnano, cambia a seconda delle stagioni. Tra i secondi ritroviamo Seppie in Zuppa di Cannellini, Pollo con i Peperoni  Polpette alla maniera dei Saltimbocca. La carne arriva ogni mese da una macelleria romana diversa, che proporrà un particolare “taglio” allo chef: a luglio Macelleria da Simone a Campo de’ Fiori, che sarà poi seguita dalla Macelleria Bombelli. Le crostate e i biscotti, così come il pane, sono realizzati dal Forno Monteforte e fanno da cornice ad una Lavagna che cambia settimanalmente seguendo stagionalità e mercato.

Le parole dello chef

“La mia prima passione è la cucina, la seconda è andare per allevamenti, campi, parlare e scambiare esperienze con agricoltori e artigiani. Da qualche anno unire le due cose è diventato indispensabile” – dichiara l’executive chef Marco Gallotta, aggiungendo – “Da quando mi sono allontanato dalla ristorazione, ho esplorato centinaia di stupefacenti occasioni di sapori italiani. Mi sento una specie di contacuoco e poter mettere in pentola i tanti prodotti assaggiati in questi anni, sarà un vero piacere per me e, spero, per chi mangerà alla Quercia”.

Il progetto

Stilisticamente, il progetto realizzato dall’Architetto Roberto Liorni, non si allontana dalle scelte legate alle classiche osterie e privilegia atmosfere pacate, familiari e dai colori tenui. La Quercia è un’osteria cosmopolitaraffinata e allo stesso tempo informale, in grado di accogliere clienti più giovani e al contempo di sedurre chi preferisce un luogo più “riservato”, in cui trovano agio anche gli ospiti dai palati curiosi e avvezzi a ristoranti più classici.

Le tante novità

Il pavimento in legno invecchiato dal tempo, le boiserie alle pareti, il marmo e le maioliche del banco mescita, le sedie vintage Milano di color miele, sono tutti elementi che caratterizzano La Quercia come un luogo dal gusto contemporaneo e in egual misura fuori dal tempo. In questa cornice dallo stile ricercato ma accogliente, i pochi tavoli dello spazio esterno godono anche di uno tra più straordinari scorci di Roma, quello tra Palazzo Spada e la Chiesa di S.Maria della Quercia, in cui la tradizione regna sovrana anche nell’omaggio alla città, fatto pensando alla vicina Confraternita dei Macellai. Tagliata e altri particolari tagli di carne, sono accompagnati da un Serratore Panciuto “a tre scrocchi”, con manico in corno di bufalo, realizzato artigianalmente per il locale da Santa Smacola Coltelli alla Romana. In tutto questo, c’è la volontà di stupire con la cucina, attraverso l’attenta cura del dettaglio e la scupolosità del servizio, eseguito in due sale a cui si aggiunge un comodo spazio con tavolo in comune che porta il locale a contare 54 coperti all’interno e 16 all’esterno. Settanta coperti che in questo momento, causa normative vigenti, saranno ridotti a 40 per garantire il giusto distanziamento.

Per saperne di più: www.osterialaquercia.com