VENICE SIMPLON-ORIENT-EXPRESS: l’alta cucina corre sui binari del lusso.

Un viaggio sul Venice Simplon-Orient-Express è un desiderio che rimarrà tale per tutta la vita per il 99,9% di noi comuni mortali. Fascino, lusso, eleganza è quello che questo treno emana. Oggi il percorso più richiesto dell’attuale Orient Express è la tratta Venezia – Londra e richiede due giorni con una notte a bordo. Ma cosa si mangia a bordo? Ve lo raccontiamo noi.

Un viaggio sul Venice Simplon-Orient-Express è un desiderio che, considerati i prezzi – 5.400, 9.600, 12.000 euro a persona a seconda della tipologia di sistemazione scelta – rimarrà tale per tutta la vita per il 99,9% di noi comuni mortali. Un po’ come quando si sognava un viaggio supersonico Parigi (o Londra) – New York a bordo del Concorde.

L’atmosfera di sfarzo in stile Belle Époque che si percepisce leggendo romanzi come Assassinio sull’Orient Express o Dalla Russia con amore, ha conferito a questo leggendario treno un’aurea intrigante e di mistero grazie alle fantasie di Agatha Christie e di Ian Fleming. Le successive trasposizioni cinematografiche e televisive non hanno fatto altro che aumentarne il fascino.

Il percorso più richiesto dell’attuale Orient Express è la tratta VENEZIA stazione Santa Lucia – LONDRA Victoria Station (o viceversa) e richiede due giorni con una notte a bordo. Opera da marzo a novembre con partenza alle 11:05 dalla città lagunare passando per Verona, Brennero, Innsbruck, Ginevra per arrivare a Parigi alle 7:30 del giorno seguente. Poi, dopo una sosta di quaranta minuti, si prosegue fino a Calais, in Alta Francia dove i passeggeri vengono trasferiti su un pullman di lusso per coprire il tratto Coquelles-Folkestone attraverso l’Eurotunnel Le Shuttle sotto il Canale della Manica. Giunti in Inghilterra, nel Kent, si riprende il viaggio a bordo di un altro treno lussuoso – il Belmond British Pullman – per arrivare a Londra alle 18:00.

La composizione del convoglio può variare in alcune date, ma generalmente è formata da diciassette carrozze risalenti agli anni ’20 e ’30 del secolo scorso splendidamente restaurate. Due sono le vetture ristorante: la Côte d’Azur con pannelli in vetro di Lalique (comprendente anche una piccola boutique), la Etoile du Nord con eleganti intarsi e L’Oriental, decorata in stile cinese con pannelli laccati, mentre al centro del treno si trova la Bar Car 3674 dagli interni in color cobalto e legno scuro provvista di pianoforte a coda e divanetti in velluto per il rito del tè pomeridiano e per sorseggiare cocktail e liquori nel dopo cena. Ciascuno dei nove vagoni letto accoglie altrettante Historic Cabin con sette cabine doppie e due uso singole per una capacità totale di centoquarantaquattro ospiti. A queste si aggiungono due carrozze Grand Suite con sei alloggi totali – Budapest, Istanbul, Paris, Prague, Venice, Vienna – e una nuova carrozza Suite con quattro alloggi (tre con letto matrimoniale e uno con due letti singoli) – La Champagne (ispirata ai vigneti francesi e del Nord Italia), Les Forêt (dedicata alla Foresta Nera), Les Lacs (in onore del Lago Zug e del Lago di Como), Les Montagnes (in omaggio alle Alpi, in particolare al massiccio di Arlberg). Completano la composizione del treno due vagoni di servizio adibiti ad alloggi per il personale, deposito bagagli e dispensa.

Come logico pensare, anche il servizio di ristorazione è ai massimi livelli. È gestito da una brigata di cucina composta da cinque provetti cuochi e sovrintesa da Jean Imbert, lo chef francese a capo dei ristoranti parigini Monsieur Diorper e Plaza Athénée.

Tutto è curato nei minimi dettagli: appena entrati in cabina è già pronto il mini buffet di benvenuto con fragole, frutta fresca, champagne e pasticcini appena sfornati. I menù di pranzo e cena, ispirati alla cucina francese, sono proposti con cadenza settimanale e cambiati ogni tre mesi in funzione della stagionalità degli ingredienti serviti sempre nei due vagoni ristorante.

Il menu sull’Orient Express

Il pranzo si compone di una degustazione di quattro portate come quello sotto descritto o, in alternativa, un menù alla carta comprendente anche due proposte a base di caviale.

Capesante alla griglia su dadini di ratatouille

con salsa al burro aromatizzata al cocco

Suprema di pollo con foie gras

Nido di carciofo con olive taggiasche

Purè di broccoli con quinoa e uvetta sultanina

Macaron al pistacchio e amarene

A seguire, nel pomeriggio, il tradizionale tè accompagnato da una selezione di dolci da gustare in cabina. La raffinata cena – probabilmente il “piatto forte” di tutta l’esperienza gastronomica –  è composta da cinque portate:

Filetti di triglia e di branzino con vellutata di finocchio

Tapenade di olive nere con olio di sesamo

Carrè di agnello di Mont Saint Michel

in crosta di erbette e petali di chorizo croccanti

Peperoni rossi dolci con ripieno di bulgur

Vassoio di zucchine, melanzane e scalogno confit

Selezione di formaggi

Torta alla gianduia con crema liquida alla vaniglia Bourbon

Selezione di piccola pasticceria

Il secondo giorno, la colazione viene servita in cabina all’orario richiesto dal cliente, per poi attendere l’entrata del treno alla Gare de l’Est di Parigi, dove termina la prima parte dell’itinerario. Chi prosegue il viaggio, può cogliere l’occasione per sgranchirsi le gambe lungo il binario. Una volta ripartiti, un delizioso brunch aspetta gli ospiti nelle carrozze ristorante mentre il treno si avvicina alla costa francese per la traversata del Canale della Manica. Giunti a Folkestone, si trasborda sul treno Belmond British Pullman per il tratto finale. Un tradizionale tè pomeridiano accompagnato da un Bellini è la conclusione di questa meravigliosa esperienza prima di arrivare nel cuore di Londra al binario 2 di Victoria Station.

Il giorno dopo si ritornerà – ahimè – alla vita di tutti i giorni, consapevoli però di essere fluttuati tra la vita contemporanea e i sogni d’altri tempi che, per poco più di trenta ore, sono diventati realtà.

Anche l’Orient Express ha il piatto del Buon Ricordo

Nel 1989, precisamente l’11 e 12 novembre sulla tratta Venezia-Parigi e il 12 e 13 novembre sulla tratta inversa, un particolare piatto del Buon Ricordo – emesso in 499 esemplari numerati – fu omaggiato ad altrettanti fortunati clienti. In seguito fu donato a ciascun ristoratore membro dell’Unione dei Ristoranti del Buon Ricordo un identico piatto riportante al retro la scritta ‘SERIE DI 114 PIATTI RISERVATA AI SOCI DELL’UNIONE DEI RISTORANTI DEL BUON RICORDO’ e il logo‘VENICE-SIMPLON-ORIENT-EXPRESS’.

Maio Restaurant, mangiare sospesi tra i tetti di Roma.