Da un po’ di anni Halloween ha conquistato l’Italia importando usanze celtiche e americane. Ma se parliamo di cucina e ingredienti speciali per questi giorni, che sono conosciuti da tradizione come “giorni dei morti” ogni regione ha la sua tipicità e il suo “dolcetto” dedicato alla ricorrenza.

Ora è nella notte il momento delle streghe, quando i cimiteri sbadigliano e l’inferno stesso alita il contagio su questo mondo“. Cosi William Shakespeare immagina la festa nata nel vecchio continente per mano del popolo celtico, che originariamente celebrava la fine dell’estate con il Samhain, la festa di halloween è diventata nota nei paesi anglosassoni ed occidentali principalmente per il suo carattere accentuatamente macabro. Ed oggi Halloween è molto popolare anche nel nostro Paese anche se molti trovano che il tema principale, il macabro appunto, sia una componente estranea alle festività tradizionali italiane.

Halloween in cucina all’estero

Come ogni ricorrenza che si rispetti, anche Halloween ha le proprie tradizioni culinarie ed offre l’occasione per presentare in tavola piatti davvero stravaganti che ci permettono di coinvolgere tutta la famiglia dai più piccini ai più grandi.

Il popolo celtico ad Halloween consumava solitamente un particolare pane imbottito con frutta secca, il Barmbrak. Stando ad un’antica leggenda, pare che i celti avessero l’abitudine di inserire nell’impasto anche un anello, una moneta e un brandello di stoffa: chi avesse trovato l’anello si sarebbe sposato a breve, il fortunato che avesse trovato la moneta sarebbe diventato ricco e, al contrario, chi avesse ricevuto il brandello di stoffa avrebbe vissuto il resto della vita in povertà…

Ingrediente principale di questa ricorrenza è sicuramente la zucca, intagliata per le varie decorazioni, in ricordo dell’irlandese Jack O Lantern, di cui la leggenda narra che fosse un fabbro irlandese furbo e ubriacone ed una sera in un pub incontrò il diavolo. Il diavolo voleva la sua anima ma Jack lo convinse a trasformarsi in una moneta in cambio di un’ultima bevuta. Passati dieci anni il diavolo si ripresentò e i due fecero un patto: la libertà per il diavolo e niente dannazione eterna per Jack. Alla morte l’uomo non fu accolto ne’ in paradiso ne’ all’inferno. Il diavolo gli lanciò un tizzone ardente che finì in una rapa come lanterna. Da allora Jack gira senza pace per trovare un rifugio. Prima della zucca si intagliavano infatti le rape come lanterne. Rappresentavano le anime del purgatorio.

In Irlanda si mangia ancora, durante Halloween, il Barm Brak, pan dolce con uvetta, canditi, te e spezie, che nasconde al suo interno un oggettino benaugurante.

In Scozia si consuma l’Haggis, insaccato a base di interiora di pecora, mentre, tipica degli Stati Uniti è la pumpkin pie, la crostata con la zucca che viene decorata con motivi a tema, ovvero ragnatele, teschietti e così via.

In Messico la festa dei morti è una ricorrenza allegra e si fanno pic-nic sulle tombe, con tanto di dolci pan de muertos  (farina, zucchero e scorza di limone) e calaveras (teschi di zucchero). In Guatemala invece si fanno dei dolcetti di mais nero a forma di teschio e si beve una bibita sempre a base di mais nero.

Lontana geograficamente ma vicina nelle usanze è la Cina, dove la festa dei morti è in Aprile, ma anche qui “tutti salmi finiscono in gloria”: si rinnovano le tombe, si offrono ai defunti te e riso e alla fine si festeggia con un pranzo in famiglia, dove il riso la fa da padrone.

Leggi anche: La Morte si fa Dolce in Tavola

Halloween in cucina in Italia

E in Italia? Anche se Halloween è una festa “d’importazione” è da anni di moda celebrarla con feste, travestimenti e naturalmente cene a tema. Siccome questa festa “pagana” si sovrappone con la festa dei morti, ecco che la maggior parte delle preparazioni sono a base di cibi della tradizione.

È autunno, quindi tempo di frutti del bosco come castagne, funghi, frutta secca e così via, e naturalmente l’immancabile zucca.

Quindi tra i cibi della tradizione ecco il castagnaccio, il pane dei morti (con fichi, uva passa, cioccolata) e le fave dei morti dolcetti tipici del nord Italia. Questi dolci si trovano principalmente in Friuli Venezia Giulia e in Romagna anche se originariamente nascono in Grecia dove, nell’antichità si mangiavano in onore dei defunti. Le fave, ingrediente principale, vengono sostituite da mandorle, zucchero e uova.

In Calabria, come anche nel resto d’Italia, è sempre stata festeggiata, tra le tante teorie sulle origini di questa festa, ne riportiamo una in particolare, sostenuta dagli studi dell’antropologo Luigi Maria Lombardi Satriani, secondo cui il rito della notte degli spiriti proverrebbe dai movimenti migratori dei contadini calabresi verso il nuovo mondo.

Secondo le teorie di Satriani, i contadini calabresi avevano l’abitudine di rappresentare l’arrivo dei morti, proprio nella notte della vigilia di Ognisanti, con una lanterna ricavata da una zucca svuotata e una candela al suo interno. Proprio qui, la mattina del giorno dei morti si preparano focacce cotte al forno e fichi secchi, le “dita degli apostoli” ( preparate con l’impasto delle crepes e guarnite con crema, cioccolato o marmellata) e il “grano dei morti” ( grano cotto condito con mosto cotto, acini di melagrana, cioccolato, canditi e noci).

In Sardegna ci sono due nomi per la ricorrenza dei morti: nel Sud è “Is animeddas” e nel nord “ Su Mortu Mortu”. La sera del 31 Ottobre si mangia la pasta asciutta e se ne lascia un po’ per “Maria punta boru”, una vecchietta che se non trova cibo… buca le pance! Secondo un’altra tradizione il cibo viene lasciato per i morti in visita. I dolci dati ai bambini sono ossu de mottu (osso di morto, a base di mandorla, zucchero, uova e limone), a cui vengono aggiunti, melegrane, castagne, frutta secca, miele e uva passa.

Ossu de mottu

Restando in Italia, cosa mettere in tavola per una cena di Halloween gustosa ma veloce da preparare?

È tempo di zucca, quindi via ai primi piatti come vellutata di zucca, tortelli ripieni di zucca, gnocchi di zucca, risotto con la zucca (e magari da “corroborare” con un po’ di salsiccia) qualche fetta di zucca al forno sarà un ottimo accompagnamento ad un secondo di bollito misto o un arrosto ripieno di zucca e castagne.

E perché no un aperitivo a base di chips di zucca disidratate in forno o zucca leggermente pastellata e fritta? Insomma, fantasia ai fornelli, per un risultato ottimo e… mostruoso!