La Festa dell’Orgoglio Locale per promuovere le tipicità di territorio.

Da Eataly Roma si celebra la festa dell’Orgoglio Locale, ultimi giorni di kermesse, per scoprire prodotti tipici e piatti della tradizione del Lazio e delle regioni vicine. Mercoledì 23 una grande cena organizzata dagli Agrichef con musiche e danze popolari.

Come si può definire l’Orgoglio Locale? Sicuramente come senso profondo di appartenenza a un territorio e a tutto ciò che lo caratterizza, le sue tradizioni, la sua cultura, i suoi piatti e prodotti tipici. Una passione per le proprie radici, per una storia passata che si tramanda e si rinnova continuamente.

Se poi pensiamo alle materie prime, possiamo dire senza ombra di dubbio che tutto parte dal territorio. Dalla terra nascono i prodotti unici e inimitabili del patrimonio agroalimentare italiano, espressione della grande biodiversità del nostro Paese. E ogni regione, ogni paese ha il suo prodotto tipico, la sua espressione di sapore e di gusto, la sua “ricetta storica” per valorizzarlo.

La festa dell’Orgoglio Locale di Eataly Roma

Da questa realtà di biodiversità e di ricchezza, importante da far conoscere al pubblico e valorizzare sempre di più, nasce la Festa dell’Orgoglio Locale, pensata e organizzata da Eataly a Roma

Una kermesse partita il 18 febbraio e che si concluderà domenica 27, nel corso della quale saranno protagoniste le eccellenze del Lazio, i piatti e le storie di tanti cuochi e produttori che saranno ospiti dei ristoranti dello store romano.

Tanti produttori presenti al primo piano di Eataly con le loro eccellenze rare come il Salumificio Coccia Sesto che produce la Susianella di Viterbo e salumi della Tuscia e l’Azienda agricola Acquaranda che coltiva il Caciofiore della campagna romana, la lenticchia di Rascino e i prodotti del Cicolano dell’Azienda Collaralli, la carne maremmana dell’Azienda agricola Mariotti. E ancora la marzolina e i formaggi della Ciociaria dell’Azienda agricola Benacquista, il Giglietto di Palestrina e Castel San Pietro Romano dell’Associazione Giglietto, la mosciarella di Capranica Prenestina della Società Agricola Agromnia.

La Grande Cena con gli Agrichef 

Nei dieci giorni di questa Festa dell’Orgoglio Locale tante le degustazioni e i laboratori realizzati per approfondire meglio la storia e la lavorazione di questi prodotti e di come si possono usare in cucina.

Evento centrale di questa festa dell’Orgoglio Locale “La Grande Cena con gli Agrichef”, organizzata con Agrichef Cia-Agricoltori Italiani, che si è tenuta presso il ristorante Terra di Eataly Roma mercoledì 23 febbraio. Protagonisti non solo prodotti e piatti tipici ma 8 Agrichef in rappresentanza dei loro rispettivi agriturismi, veri ambasciatori dei prodotti e della cucina tipica.

Otto Agrichef per otto piatti che hanno delineato un percorso di degustazione dal sapore unico, dove creatività e rivisitazione si sono alternati a tradizione e storicità, ma senza distogliere l’attenzione dal territorio.

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La nostra degustazione

Un viaggio tra quattro regioni differenti e i loro sapori: Abruzzo, Toscana, Lazio e Umbria. Un viaggio di andate e ritorni tra tipicità e ricette storiche e rivisitazioni e piatti più fantasiosi ed eleganti. Come la Pizza e Fojie con pallotta di cacio e ova dell’Agriturismo La Brocca (Abruzzo – San Martino Sulla Marruccina) che ha sintetizzato in una portata la cucina regionale, ricca di sapori, intensi e gustosi, utilizzando materie prime autoprodotte.

Sulla scia del racconto del territorio lungo la tradizione merita menzione la Zuppa di Fagiolina del Trasimeno dell’Agricola Bittarelli Agriturismo (siamo in Umbria sulle colline del Lago Trasimeno, Località Poggio del Sole), che propone una ricetta must dell’Umbria riadattata con ingredienti di stagione e quelli storici ritrovati come appunto la Fagiolina e il cavolo zolfino perugino. Per i secondi tipici arriva le Spezzatino d’agnello alla teramana dell’Agriturismo Capodacqua (Montegualtieri in provincia di Teramo) e per i dolci la Pastiera con farina di farro dell’Agriturismo Collina di Roseto, (Campania, Benevento)luogo dedito soprattutto alla coltivazione di cereali che ci regala questa versione del dolce tipico campano, oramai apprezzato lungo tutto lo Stivale. Friabile, ricca e profumata, un dolce che non delude le aspettative.

Altro percorso fatto dall’antipasto al dolce è la cucina più creativa e di ricerca che altri quattro Agrichef hanno proposto, seguendo un’idea di valorizzazione del territorio e dei prodotti tipici alternativa alla prima. Una degustazione parallela, che ci ha permesso di ampliare la conoscenza dei sapori e del gusto, di guardare il territorio sotto un atro punto di vista, che si traduce in una formula contemporanea dell’orgoglio locale. Abbiamo iniziato con la rivisitazione del Baccalà all’orvietana di Locanda Palazzone (siamo a Orvieto in Umbria), azienda agricola conosciuta anche per i suoi vini. E proprio in abbinamento agli antipasti e ai primi piatti abbiamo trovato il suo Grechetto, dai profumi e gli aromi riconoscibilissimi, in un mix di fiori e frutta bianca, quasi candita, e con una struttura e un corpo che non ti aspetti da un bianco.

Podere Belvedere (Toscana) ci offre il Risotto Toscano con caprino affumicato, ribes e foglie di cipresso, ricetta nata dall’estro dello chef Edoardo Tilli, che gioca con l’affumicatura, il dolce del ribes e il vegetale. Altro piatto che conquista è il Peposo di manzo di Lia, dal nome della chef Lia Galli, di Villa Caprareccia (sempre in Toscana, Bibbona in provincia di Livorno) che interpreta a modo suo la cucina toscana, senza tradire sapori e utilizzo degli ingredienti e che propone anche il suo Syrah in abbinamento.

Per l’ultimo dolce arriviamo nel Lazio, più precisamente nella Tuscia con le nocciole viterbesi, un prodotto che non teme confronti e da cui derivano prodotti lavorati e piatti di diversa natura. Per noi un Semifreddo al croccante di nocciole viterbesi dell’Agriturismo Vazianello, un dessert creativo nella sua forma, dal sapore intenso di nocciola che conquista nel gioco tra cremoso e croccante.

Gli altri appuntamenti da non perdere: Pizza e Maritozzo.

E anche la pizza non sfugge al localismo, visto che da Nord a Sud, isole comprese, la Pizza è il credo che unisce tutta la Penisola. E, dunque, nella celebrazione dell’Orgoglio Locale non poteva mancare in tutte le sue varietà e con tutte le farciture preparate con i miglior ingredienti locali. Dopo la prima data di Giro D’Italia in 8 pizze, si replica domenica 27 febbraio in Birreria, dove i pizzaioli di Eataly firmeranno 8 pizze che esaltano le eccellenze delle loro regioni (Torino e Pinerolo, Milano, Trieste, Roma, Firenze, Piacenza, Bologna, Genova).

Dal oggi 25 al 27 febbraio c’è la “Festa del Maritozzo – speciale Carnevale”, tre giorni dedicati al soffice e celebre lievitato da gustare nella versione dolce, ma anche salata e, ovviamente per rispettare il calendario non mancheranno le proposte tipiche per festeggiare il Carnevale.

Per info sugli ultimi appuntamenti della Festa dell’Orgoglio Locale: https://www.eataly.net/it_it/negozi/roma/roma/festa-orgoglio-locale-lazio-roma