Club sandwich, la semplicità è il massimo della raffinatezza

Club Sandwich, non un semplice panino, ma una combinazione di ingredienti da interpretare, un piatto internazionale, punto di riferimento nelle carte degli hotel, e dal gusto newyorkese. Roberto Mirandola ce lo racconta in questo articolo.

Se ogni cibo crea una propria atmosfera, quella del Club Sandwich profuma – almeno per me – di New York, di lusso e di grandi alberghi come il Warwick Hotel all’interno del quale si trova il Randolph’s Bar & Lounge, personalmente il luogo migliore per apprezzarne la rilettura fedele e ghiotta. Ed è insolito se si pensa che non sia una pietanza a base di caviale, bensì un panino con ingredienti sostanzialmente semplici, comuni. Ciò nonostante, basta ordinare un Club Sandwich per sentirsi dentro le atmosfere de Il Grande Gatsby, il celebre romanzo di Francis Scott Fitzgerald ambientato, appunto, nell’estate newyorkese del 1922.

Da più di un secolo questi tre strati di pancarrè farciti di pollo, bacon, pomodoro, lattuga e maionese sono protagonisti nelle caffetterie degli hotel più lussuosi, dei circoli più esclusivi: a detta di una mitologia documentata nel 1940 dal libro New York – A Guide to the Empire State* la ricetta nacque nel 1899 presso la cucina della casa da gioco Saratoga Club House di Saratoga Springs, nello stato di New York, grazie all’inventiva del cuoco Danny Mears. Secondo un’altra, la primogenitura spetta all’Union Club di Manhattan, nella città di New York. A dar retta a una terza versione, fu un anonimo cittadino americano rincasato a tarda notte a mettere fra tre fette di pane ciò che aveva in casa per poi proporre l’idea al proprio club. La quarta, è probabilmente la più fantasiosa:  la parola CLUB, infatti, altro non sarebbe che l’acronimo degli ingredienti della farcitura di un particolare panino imbottito – Chicken, Lettuce, Under Bacon – cioè pollo, lattuga e, sotto, il bacon.

La ricetta del Club Sandwich

Quel che è certo è che la ricetta codificata appare già nel 1903 nella rivista americana The Good Housekeeping (La Brava Casalinga) e si compone di alcune fette di petto di pollo (preferibile) o petto di tacchino freddo accompagnate da bacon croccante, lattuga del tipo iceberg o romana, pomodoro, uova sode e maionese tra due fette imburrate di pane bianco in cassetta. Inoltre il Club Sandwich è citato anche tra le specialità alimentari presentate all’Esposizione Internazionale di Saint Louis del 1904. Solo quattro anni più tardi, nel 1908, appare per la prima volta il triple-decker, ovvero il panino con tre fette di pane anziché le classiche due. Tra i molti estimatori anche Edoardo VIII, il re inglese che abdicò nel 1936 per impalmare l’americana Wallis Simpson (…e con lei godersi il famoso sandwich a bordo piscina).

Fin qui è storia. Ma la cosa sorprendente è che questa ricetta apparentemente semplice, a distanza di più di un secolo continua ad avere successo e a essere in carta in molti locali eleganti, moderni bistrot e caffetterie. Particolarmente negli hotel, è una pietanza che i clienti possono sempre richiedere: dalla mattina a notte inoltrata ed è una sorta di biglietto da visita capace di intaccare la reputazione del ristorante dell’albergo. Rappresenta l’abc della cucina, un po’ come l’omelette o l’Insalata Cesare e molti altri piatti cosiddetti globali.

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Il Club Sandwich rappresenta un pasto veloce, informale, relativamente economico (al Randolph’s Bar & Lounge viene proposto a circa $24 con un contorno di French fries, le comuni patatine fritte). In più, ha un gusto facile, è invitante alla vista, è semplice da mangiare, tagliato, come si usa, a triangoli. E si sposa a mille abbinamenti. Nelle farciture – non solo pollo e bacon, ma anche roast beef, cipolla e senape  o salmone affumicato, avocado e cetriolo. Curiosamente è anche la pietanza dei paradossi: nonostante sia la quintessenza del cibo globale, è percepito come un piatto raffinato; in Nord America è considerato come magro, ma in realtà è un cibo ipercalorico; infine, sebbene venga annoverato tra i fast food, è un alimento che richiede tempo per essere preparato a dovere.

Cosa beviamo con il Club Sandwich

E la bevanda ideale da abbinare al Club Sandwich? Senza dubbio il Gin Tonic, utilizzando in questo caso del gin rosa dal gusto fresco, mediterraneo, con un lungo finale di ginepro e leggere note di rabarbaro e pompelmo rosa, prevedendo meno ghiaccio rispetto alla preparazione tradizionale – anche se tecnicamente non sarebbe corretto – per  evitare lo sbalzo termico in bocca che andrebbe a inibire il senso del gusto.