100 Spigolature Gastronomiche: Banana 10 e lode

Tornano anche questo mese le 100 Spigolature Gastronomiche di Roberto Mirandola. Un giro tra gli scaffali del supermercato andando alla scoperta dell’origine dei nomi di alcuni tra i prodotti più storici o comuni che siamo abituati a comprare. Questo sesto appuntamento è dedicato alle banana e ai suoi bollini.

Girando tra gli scaffali al supermercato per la consueta spesa quotidiana o settimanale, vi siete mai chiesti l’origine del nome di alcuni tra i più comuni o storici prodotti che mettiamo nel carrello? Ecco allora questa guida a puntate, che spiega la provenienza, il significato e qualche aneddoto legato ad alcuni marchi o agli stessi prodotti. In questo settimo appuntamento parliamo della banana.

BANANA (1): a dispetto del nome esotico, Chiquita® è un’azienda americana con sede in Svizzera. Miss Chiquita, il volto amichevole delle omonime banane, comparve per la prima volta sugli inconfondibili Bollini Blu dal 1963 al 1987 quando Oscar Grillo, il creatore della Pantera Rosa, la trasformò con le sembianze di una donna.  

BANANA (2): i bollini presenti sulla frutta sono commestibili. Sulle banane (e sulla frutta in generale) vengono incollati a mano per evitare ammaccature al frutto.

BANANA (3): la banana è Il frutto più coltivato al mondo. Nonostante il suo aspetto solido e denso contiene una percentuale molto alta di acqua: nell’ordine del 75%.

BANANA (4): itre maggiori produttori e distributori mondiali di banane sono: Dole (Irlanda), Chiquita Brands International (Stati Uniti-Svizzera) e Fresh Del Monte Produce (Stati Uniti).

BANANA (5): seppure poco diffusa, esiste la confettura di banane realizzata con il 50% di frutta. MENZ&GASSER è probabilmente il maggior produttore in Italia di questa particolare conserva di frutta. L’abbinamento perfetto è con il pane integrale appena caldo tagliato a fette.

BANANA (6): la varietà predominante è la Cavendish a frutto grande, così chiamata dall’inglese William Cavendish (1790 – 1858), ), VI duca del Devonshire. Ad oggi, di tutte le banane coltivate, rappresenta il 47% della produzione mondiale. In precedenza era la Gros Michel la varietà di banane commerciali più coltivata e consumata fino agli anni ’50 – era più dolce e “sapeva più di banana” – quando, a causa della sua sensibilità a un fungo parassita, venne sostituita con la Cavendish.

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