100 Spigolature Gastronomiche. Biscotti a tutte le ore

Tornano anche questo mese le 100 Spigolature Gastronomiche di Roberto Mirandola. Un giro tra gli scaffali del supermercato andando alla scoperta dell’origine dei nomi di alcuni tra i prodotti più storici o comuni che siamo abituati a comprare. Questa seconda puntata è dedicata ai biscotti più celebri.

Girando tra gli scaffali al supermercato per la consueta spesa quotidiana o settimanale, vi siete mai chiesti l’origine del nome di alcuni tra i più comuni o storici prodotti che mettiamo nel carrello? Ecco allora questa guida a puntate, che spiega la provenienza, il significato e qualche aneddoto legato ad alcuni marchi o agli stessi prodotti. In questo secondo appuntamento trattiamo sei tra i più conosciuti marchi o tipi di biscotti.

SAIWA: è un’azienda fondata a Genova nel 1900 da Pietro Marchese per la produzione di biscotti. Il nome attuale fu inventato nel 1922 da un copywriter di eccezione: Gabriele d’Annunzio. SAIWA è l’acronimo di Società Accomandita Industria Wafer e Affini. Il suo prodotto più famoso è il biscotto Oro Saiwa. Curiosità: per alcuni anni l’azienda dovette cambiare il proprio nome in SAIVA. Fu solo nel 1943 che riguadagnò la ‘W’ in sostituzione della ‘V’ imposta in precedenza dal regime fascista per italianizzare il nome.

PAN DI STELLE: sono biscotti da colazione al cacao ricoperti di glassa a forma di stelle, prodotti dal 1983 sotto il marchio Mulino Bianco di proprietà della multinazionale Barilla. Con il tempo il prodotto ha acquisito sempre più notorietà e successo, tanto da diventare nel 2007 un marchio a sé stante. Oggi, il cacao utilizzato per “sfornare” i biscotti Pan di Stelle viene acquistato da Barry Callebaut, azienda  svizzero-belga nota per essere la più grande produttrice al mondo di cacao di qualità. Anche qui una curiosità, anzi due: sembra che le 11 stelle presenti sulla superficie del biscotto corrispondano al numero delle sillabe delle parole Pan di Stelle. In più nel 2013, per celebrare il 30° anniversario dalla messa in vendita del celebre biscotto, sono stati prodotti in collaborazione con Piaggio 30 esemplari in edizione speciale di Vespa, denominata Dream Edition Pan di Stelle. Ovviamente nel classico color cioccolato.   

OREO: esistono molte teorie riguardo all’origine del nome di questi biscotti nati negli Stati Uniti nel 1912. Una di queste è ricondotta alla parola francese or per via della confezione originaria di colore, appunto, oro. Altre teorie portano alla parola greca oros, che significa montagna o collina, per via della forma dei primi biscotti, ma anche oreos, termine sempre di derivazione greca che traducibile in bello. Più originale – e probabilmente la più vicina alla realtà – è l’idea secondo cui il nome OREO sia stato inventato aggiungendo le due ‘O’ della parola chocolate alla sillaba centrale ‘RE’ della parola cream. L’ultima ipotesi, perché la parola presenta un’onomatopea gradevole all’ascolto. Curiosità: OREO è stato in assoluto il biscotto più venduto del XX secolo: 490 miliardi di pezzi!

OSWEGO: biscotti secchi a base di malto d’orzo, costituiti da 5 sfoglie sottili e leggere, originariamente creati a Londra alla fine del ‘700. Prendono il nome dall’omonimo tè al quale venivano accompagnati. In Italia, il primo a produrre questi biscotti fu Giacomo Colussi agli inizi dell’800, capostipite dell’azienda di prodotti da forno da cui prese il suo nome. Curiosamente il tè Oswego, chiamato anche balsamo d’api, proviene dall’omonima cittadina americana dello stato di New York. Si ottiene dall’infusione della Monarda didyma, una pianta erbacea perenne aromatica conosciuta anche come fiore del bergamotto. Il suo profumo è simile a quello del bergamotto usato per aromatizzare il tè Earl Grey.

PAVESINI: prodotto di punta dell’azienda novarese Pavesi fino dal 1948. In precedenza, fino al 1952, erano chiamati ‘Biscottini di Novara’. Come si evince, il nome deriva dal marchio dell’azienda produttrice, ma anche dalla leggerezza in termini calorici: solo 9 calorie per biscotto. Curiosità: fin dagli anni ’60 e per lungo periodo, testimonial di eccezione della pubblicità dei Pavesini fu Topo Gigio, il celebre topo antropomorfo ospite di molti programmi televisivi. 

RINGO:  il nome di questi biscotti inventati da Pavesi nel 1967 è stato ispirato da Ringo Starr, batterista dei Beatles, gruppo musicale britannico molto in voga tra ‘60 e ’70 del secolo scorso. Con il tempo le pubblicità per questo prodotto hanno fatto leva principalmente sul mondo dello sport (sono stati testimonial due famosi calciatori militanti nel campionato italiano: Stephan El Sharaarawy e Kaká) e sul concetto di interrazzialità, rappresentato dai colori – bianco e nero – dei due biscotti circolari, rispettivamente alla vaniglia e al cacao. Curiosità: negli anni scorsi, è stata commercializzata una versione con entrambi i biscotti al cacao – chiamata RINGO BLACK – in diretta competizione con i più famosi OREO.

100 Spigolature Gastronomiche. Così si combatte la sete. E la stanchezza.