100 Spigolature Gastronomiche. Così si combatte la sete. E la stanchezza.

Per Roberto Mirandola inizia una nuova avventura di narrazione e per noi lettori una nuova esperienza tra curiosità, racconti e stiamo parlando delle nuove “100 Spigolature Gastronomiche”. Un giro tra gli scaffali del supermercato andando alla scoperta dell’origine dei nomi di alcuni tra i prodotti più storici o comuni che siamo abituati a comprare. La prima puntata ha come titolo “così si combatte la sete e la stanchezza” ed è dedicata ai soft drink.

Girando tra gli scaffali al supermercato per la consueta spesa quotidiana o settimanale, vi siete mai chiesti l’origine del nome di alcuni tra i più comuni o storici prodotti che mettiamo nel carrello? Ecco allora questa guida a puntate, che spiega la provenienza, il significato e qualche aneddoto legato ad alcuni marchi o agli stessi prodotti. In questo primo appuntamento trattiamo cinque tra le più diffuse bevande analcoliche.

COCA-COLA: il nome di questa famosa bevanda deriva dai due principali ingredienti presenti nella ricetta originale: l’estratto della foglie di COCA e l’estratto di noci di COLA. In realtà la prima ricetta era un’evoluzione del vino di coca, un composto di vino e foglie di coca. L’alcol venne in seguito sostituito con un estratto di noci di cola, una pianta tropicale reputata non dannosa per la salute. Dall’uso combinato dei due ingredienti principali – la coca e la cola – la bibita acquisì il nome attuale. Quando nel 1904 la coca venne bandita (dalla pianta si estrae infatti la cocaina), venne scartato l’alcaloide dagli estratti dalle foglie di coca, mentre la cola continuò a essere utilizzata.

PEPSI: al pari della concorrente Coca-Cola, anche Pepsi ha scelto fin da subito un nome corto, semplice da ricordare e facilmente pronunciabile in tutte le lingue. PEPSI è quasi onomatopeico: sembra imitare il rumore della bottiglia o della lattina al momento dell’apertura per ricordare ai consumatori quanto può essere piacevole placare la sete con una bevanda frizzante.

FANTA: è un’altra celebre bevanda effervescente analcolica, appartenente al gruppo The Coca-Cola Company, originariamente creata in Germania nel 1940 per via dell’embargo commerciale degli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale che proibiva l’importazione di qualsiasi tipo di merce. Il nome deriva dalla parola tedesca ‘Fantasie’, immaginazione.  Era preparata con fibra di mela da sidro e siero di latte e destinata al mercato interno solo per qualche tempo. Fu però quindici anni più tardi, nel 1955 a Napoli, che venne prodotta per la prima volta nella formulazione (quasi) attuale, ossia con il succo d’arancia. Nel corso degli anni l’aranciata FANTA è stata poi commercializzata in molti altri gusti – circa 100 – per venire incontro alle preferenze dei consumatori dei numerosi mercati locali alla quale era destinata.

ORANGINA: è una bevanda effervescente analcolica al gusto di agrumi inventata in Francia nel 1936 da Lèon Beton ispirandosi alla Narajina, una bevanda frizzante  effervescente a base di agrumi assaggiata in Spagna. Il nome, quindi, deriva da una personale traduzione del suo inventore dall’etimo originale –  Narajina –  in qualcosa che potesse essere facilmente pronunciato e ricordato anche in altre lingue, francese in primis. Da qui il termine Orangina. Considerato il gusto unico conferito dagli ingredienti – contiene, infatti, un mix di succo, polpa e scorza d’arancia, oltre a succo di limone, mandarino e pompelmo –  e la particolare forma della bottiglietta che richiama alla vista e al tatto un’arancia, in Francia è stata definita lo champagne dei soft drink.

RED BULL: bevanda energetica a base di taurina dal colore ambrato ideata nel 1987 dal miliardario austriaco Dietrich Mateschitz traendo ispirazione da una bevanda energizzante – Krating Deng – molto popolare in Thailandia, adattandola ai gusti occidentali. L’etimo nella lingua thai è tradotto in inglese ‘Red Bull’ e, conseguentemente in italiano ha il significato di ‘Toro Rosso’. A dispetto del nome, entrambi i  simboli, Krating Deng e Red Bull, presentano due tori (rossi) pronti a combattere davanti a un sole, quest’ultimo probabilmente per significare che chi assume queste bevande lo fa per riacquistare energia e non certo per andare a dormire.  Curiosamente nel 2008 un’azienda canadese, la Slow Cow Drink Inc, iniziò a commercializzare lo Slow Cow – letteralmente dall’inglese ‘Mucca Lenta’ – una bevanda alternativa dagli effetti rilassanti, in perfetta antitesi con la più celebre concorrente. Anche il simbolo e la confezione fanno ovviamente il verso a Red Bull.

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