40 anni di Week End Gastronomici: il segreto di un successo così lungo.

Sono partiti i Week End Gastronomici della provincia di Pesaro e Urbino promossi da Confcommercio Marche Nord, un’iniziativa che quest’anno compie 40 anni, confermando successo e longevità. Momenti di scoperta del territorio dedicati ai turisti, ma anche ai tanti imprenditori del luogo. Un viaggio gastronomico nel territorio tra storia, arte e natura, alla ri-scoperta della cucina locale di qualità che ci facciamo raccontare dal direttore Amerigo Varotti.

Non capita molto spesso di trovare degli eventi che durano nel tempo e si rinnovano anche con successo. Soprattutto se escludiamo il Festival di Sanremo, Miss Italia (che poi sono dei concorsi), il Palio di Siena e le grandi fiere o le feste patronali,  non sono tantissime le manifestazioni locali che sono capaci di diventare un appuntamento fisso per il territorio. Questo però accade nelle Marche, più precisamente nella provincia di Pesaro – Urbino dove da 40 anni, compiuti proprio in questo 2023, si svolgono i Week End Gastronomici.

Proprio lo scorso 4 aprile a Roma si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’edizione primaverile delle guide di questi weekend di gusto: per un viaggio gastronomico nel territorio tra storia, arte e natura, alla riscoperta della cucina locale di qualità, organizzata dalla Confcommercio Marche Nord, che è l’ideatrice di questo progetto.

Abbiamo incontrato il direttore della Confcommercio Marche Nord, Amerigo Varotti e ci siamo fatti raccontare in dettaglio come nasce l’idea di questi Weekend Gastronomici e come si sono evoluti nel tempo, divenendo anticipatori di alcune tendenze, scoperte (o riscoperte) in questi ultimi anni, come il turismo di prossimità, il localismo e il territorio con tutti i suoi elementi di gusto, tradizione e cultura.

Cosa sono i Weekend Gastronomici

Come ci racconta il direttore Varotti: “l’idea di nasce appunto 40 anni fa, con l’obiettivo ben preciso di far crescere la cultura e il livello della gastronomia nell’entroterra, che rispetto alla ristorazione costiera era più sofferente a livello di affluenza e forse anche un po’ ferma nella proposta di menu. Abbiamo pensato che era importante alzare la qualità se volevamo creare un circuito turistico, anche interno e locale, ma più attivo. E quindi abbiamo puntato fin da subito sul coinvolgimento dei ristoranti della provincia, valorizzazione dei prodotti tipici, con le dop e le igp, le ricette di tradizione, i vini del territorio

Un progetto che nel suo concept aveva già un alto potenziale, in quanto mette in gioco tutti elementi che nel tempo sono cresciuti e si sono rafforzati, e oggi potremmo in un certo senso definirli di tendenza.

Il turismo di prossimità, la riscoperta e valorizzazione dei borghi di questi ultimi anni sono stati la nostra fortuna, in quanto hanno messo in luce e rafforzato un’iniziativa che lavorava in quella direzione” – ci conferma il direttore di Confcommercio Pesaro e Urbino/Marche Nord.

Ideata da Confcommercio Marche Nord, la formula dei Week End Gastronomici dell’entroterra della provincia di Pesaro e Urbino (comprendente anche 4 comuni della provincia di Rimini) possiamo dire che è stravincente. Si declina in due versioni, primavera e autunno, con il coinvolgimento di ben 46 ristoranti a turno, distribuiti in 30 località. Obiettivo: promuovere la cucina dei preziosi borghi dell’entroterra E far scoprire, a gourmand locali e non, lungo itinerari inusuali, i dolci rilievi di questo lembo incontaminato delle Marche.

Week End Gastronomici: il segreto di tanta longevità

La curiosità è d’obbligo in questo caso ed importante sapere come si fa a “durare e funzionare” per 40 anni e a essere sempre attuali.  “Il segreto – ci dice con orgoglio Amerigo Varotti – sta nell’aver individuato un menu straordinario ad un prezzo promozionale, che i ristoratori, uno o più di uno per ogni fine settimana, per garantire alternanza nel calendario propongono ai turisti”.

Il menu è straordinario nel vero significato del termine perché mette insieme un antipasto, due primi e due secondi, una serie di contorni e il dolce, il tutto rispettando la cucina tradizionale, inserendo dentro i prodotti tipici del territorio, abbinandoci solo i vini prodotti all’interno della provincia di Pesaro-Urbino e creando una sorta di percorso di degustazione. Un modo interessante e sicuramente gustoso che porta il commensale ad avvicinarsi a prodotti per lui sconosciuti o poco conosciuti, che gli vengono anche raccontati dal ristoratore o dal sommelier. Il tutto ad un prezzo definito promozionale e che si mantiene su una media di 25 euro e a quanto racconta Varotti da oltre 15 anni non ha subito variazioni.

Per darvi un’idea di quanto viene proposto e per farvi venire l’acquolina in bocca e la voglia di partecipare a questi weekend, copiamo e incolliamo uno dei tanti menu all’interno della guida in modo esemplificativo: Focaccia ripiena di erbe di campo e pecorino; Bramata di mais con fonduta di fossa, salsiccia nostrana e funghetti di bosco; Zuppa di ceci con maltagliati e tartufo nero; Gnocchi della tradizione al ragù di anatra; Galletto ripieno alle erbe aromatiche; Arrostino steccato al tartufo nero di stagione; Insalata mista; Patate arrosto e Dolce cremoso. Vini: Bianchello del Metauro e Colli Pesaresi Sangiovese in bottiglia d.o.c.

 “Abbiamo puntato ad un prezzo politico stabilito da noi di Confcommercio, così come viene stabilito internamente la tipologia di menu e il calendario dei Week End e dei vari ristoranti aderenti. Tutto viene studiato meticolosamente per dare visibilità a tutti e promosso e comunicato per tempo sui nostri canali digitali (sito e canali social della Camera di Commercio), ma soprattutto sulla nostra guida (pubblicata a primavera e in autunno per le due edizioni) che viene distribuita nei vari uffici turistici o si può scaricare dal nostro sito. Quindi mi sento di dire anche che il successo deriva anche dalla chiarezza e dalla trasparenza della gestione dell’iniziativa e delle informazioni, altrimenti non avremmo avuto così tanto afflusso di turisti e ristoratori che di anno in anno partecipano con entusiasmo a questo momento”.

In effetti ogni anno troviamo un numero cospicuo di ristoranti aderenti, per questo 2023 i numeri si attestano su 46 per la primavera e 60 per l’autunno. Ci sono tanti nomi conosciuti, ci sono molti ritorni, ma anche nuove aperture o nuovi partecipanti. “Dopo 40 anni abbiamo una media di 50 ristoranti che continuano a partecipare, questo vuole dire che c’è gradimento, che in quell’unica data che loro scelgono nell’arco dei tre mesi dei Week End Gastronomici hanno un loro ritorno, di immagine, di conoscenza, economico che non si quantifica solo in quella data, ma che perdura, in quanto tanti clienti ritornano e si fidelizzano” – ci spiega il direttore.

Prodotti, piatti e la bellezza dei borghi.

I Week End Gastronomici tra menu, ristoranti e guide mettono insieme un paniere di prodotti territoriali, solo stagionali, che meritano di essere conosciuti, raccontati e promossi. “I Week End Gastronomici rappresentano un veicolo di promozione dei prodotti DOP del territorio, come il prosciutto di Carpegna, l’olio di Cartoceto e la casciotta di Urbino, insieme ai vini Sangiovese Colli Pesaresi, Bianchello del Metauro e Pergola rosso DOP. Insieme ovviamente a tante altre eccellenze certificate e DE.CO, denominazioni comunali d’origine” – ci dice Varotti e continua – “nella guida pubblicata per le due edizioni, infatti, vengono elencati i prodotti con la loro stagionalità e in alcune occasioni troviamo il ristoratore e il sommelier che spiega più in dettaglio i prodotti usati in cucina o l’abbinamento fatto tra piatti e vino. E poi ci sono i borghi, che vengono consigliati con una serie di percorsi, con mete, luoghi e cose da visitare. E su questa scia, di eventi ce ne sono tanti e differenti, tutti di grande interesse, come l’iniziativa dalla “Vigna alla tavola” iniziata a marzo e che si concluderà il 16 giugno che prevede proprio il racconto da parte dei sommelier e degli stessi artigiani dei vini o come gli itinerari della Bellezza, altra iniziativa a cui teniamo moltissimo che si focalizzano sulla promozione dei nostri borghi e sulle loro bellezze artistiche e naturalistiche”.

In sintesi possiamo affermare che si tratta di un progetto sinergico di promozione del territorio, dove la regia istituzionale funziona e nel tempo è riuscita a creare connessioni sempre più forti e partecipazione. Inoltre il format proposto si presenta a tutti gli effetti e sotto ogni punto di vista come un modello o come si dice in questi casi “una buona pratica” replicabile in altri territori e contesti, ma come suggerisce lo stesso Varotti: “la replicabilità è possibile, ma a condizione che ci sia partecipazione e sinergia tra i vari protagonisti, altrimenti non ci sarà mai la durata nel tempo, e di tentativi ne abbiamo visti diversi. Noi come Camera di Commercio in questa e in altre attività ci mettiamo impegno e passione, senza di queste non potremmo supportare in modo efficace i nostri imprenditori e aiutarli a crescere”.

Tutte le info su: confcommerciomarchenord.it

La crescia sfogliata marchigiana