A Vinitaly una “Calabria straordinaria”

La Calabria grande protagonista all’ultima edizione del Vinitaly conferma la sua crescita, ogni anno fa parlare di sé e pian piano si sta affermando nel panorama enologico. Noi abbiamo vissuto tutti gli eventi e i momenti dedicati ai vini Calabresi e vi raccontiamo cos’è successo.

“Calabria Straordinaria” è il claim che identifica la Regione Calabria in tutti i suoi eventi di promozione e a Verona in occasione del Vinitaly appena concluso (2-5 aprile 2023) la Calabria conferma il suo essere straordinaria.

La Calabria al Vinitaly

Per la Calabria il bilancio di questo Vinitaly 2023, è ampiamente positivo, un’edizione che ha sancito la rinascita a seguito della pandemia: 120 espositori suddivisi in due padiglioni (mai così tanti), su una superficie di 1.400 metri quadrati ed una nutrita e qualificata pattuglia di espositori anche al salone Sol&Agrifood, riservato alle eccellenze agroalimentari, con grandi risultati anche in termini qualitativi, grazie al lavoro di rete curato dal Assessorato regionale all’Agricoltura e Arsac, in collaborazione con Città Metropolitana di Reggio Calabria, Consorzi di Tutela dei Vini e Consorzio Igp Olio di Calabria. E poi tanta attenzione, da parte di istituzioni, buyers e grande pubblico. Ma pure nuove prospettive e due dati concreti: un accordo con la direzione di VeronaFiere, per confermare la partecipazione calabrese per il prossimo triennio, ed un’intesa con l’Istituto del Commercio Estero per aprire ai vini calabresi i mercati nordamericani.

C’è tanta attenzione – ci dice l’Assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo – per l’agroalimentare calabrese, come dimostrano tra l’altro le visite ai nostri padiglioni di ben 4 ministri: Lollobrigida, Casellati, Schillaci e Crosetto. Dobbiamo ora impegnarci a fondo per sfruttare il buon vento e capitalizzare opportunità che possono valere il rilancio della nostra terra: una sfida impegnativa, ma certo irrinunciabile”.

Un impegno importante in cui gioca il ruolo del protagonista non solo la parte istituzionale, ma l’intero territorio e i produttori che lo rappresentano, come sottolinea lo stesso Gallo:  “Tutti insieme abbiamo colto un importante risultato: mostrare al mondo il volto autentico della Calabria e dimostrare che un’altra narrazione è possibile, valorizzando le eccellenze umane e naturali della nostra terra ed abbinando le risorse agroalimentari a quelle del territorio, in un connubio che può garantire importanti risultati in termini di crescita e sviluppo”.

La Calabria continua a crescere, è una regione che ogni anno fa parlare di sé e che nel tempo si sta affermando sempre più nel panorama enologico.

Eventi Calabria Straordinaria

Ma cos’è successo nel padiglione e negli spazi di Calabria Straordinaria dedicati ai vini calabresi? La Calabria si è presentata con un ricco programma di animazione dello stand istituzionale con tanti professionisti del settore agroalimentare. Si è parlato innanzitutto di enoturismo con uno dei maggiori esperti nazionali, Roberta Garibaldi, individuando il vino calabrese, nei suoi differenti territori come driver di turismo nella regione e anche come motore di uno sviluppo sostenibile insieme al Presidente Nazionale Movimento Turismo del Vino Nicola D’Auria. Due focus importanti per la conoscenza e la crescita territoriale ed economica.

Tanto spazio è stato dato alle varie doc regionali, da quelle più note a quelle meno conosciute. Quindi non solo Cirò nel seminario condotto da Antonio Boco, ma anche storia e mito della Bivongi Doc raccontata da Guglielmo Gigliotti, mentre il Consorzio dei vini “Terre di Reggio Calabria ha portato sul palco i Vini Reggini presentati in un talk condotto dalla giornalista Giovanna Pizzi. Il giornalista Tommaso Caporale ha presentato il suo metodo per “ascoltare” i vini spumante e riconoscerne la qualità; un brevetto tutto Calabrese che può avere tanti utilizzi.

Insieme al vino nella sua essenza e gusto si sono avvicendati sul palco del padiglione Calabria wineblogger e giornalisti enogastronomici per raccontare vini, libri, ricette e i piatti preparati in estemporanea da abbinare al vino con i momenti di Chef in Camicia. E non poteva mancare la maggiore e più conosciuta distilleria calabrese, Caffo, con una sua Masterclass curata da Fabrizio Tacchi su “I Liquori di Calabria”.

Un susseguirsi di eventi che hanno dato lustro a tutte le produzioni regionali, di cui ricordiamo con grande piacere anche il bellissimo incontro con le Donne del Vino Calabresi, che sancisce l’impegno sempre maggiore di donne imprenditrici dell’agroalimentare, che specie al Sud pare essere una rarità.

I riconoscimenti

La Calabria torna a casa con due importanti riconoscimenti. La prestigiosa rivista Decanter ha decretato il vino Zibibbo dell’azienda Benvenuto di Francavilla Angitola (Vv) il miglior vino bianco della regione e tra i migliori 20 d’Italia.  Mentre il consueto Premio “Angelo Betti – Benemerito della viticolturaper la Calabria è andato a Paolo Ippolito dell’omonima cantina, vinto a distanza di 33 anni da suo padre Salvatore. Paolo oltre il continuo lavoro per la sua azienda, ogni giorno si impegna per la promozione e la valorizzazione del vino in Calabria.

La Calabria fuori Vinitaly

Oltre alla presenza nei padiglioni 10 e12 la Calabria ha partecipato anche al Vinitaly and the city con uno stand istituzionale e tante masterclass di vino e olio con professionisti del settore come Luca Grippo e Maurizio Pescari. Tanti gli appassionati che nel fuori salone ufficiale della fiera hanno potuto degustare un sorso di Calabria e conoscere questa “straordinaria” regione. 

A cui aggiungiamo la festa del Consorzio di Cirò e Melissa nella splendida location del balcone di Giulietta al teatro piccolo di Giulietta al centro di Verona con il meglio dell’enologia della DOC e finger food e la cena organizzata dalla DOC Bivongi all’osteria “Alla Borsa” a Valeggio sul Mincio, dove si sono abbinati i vini della Doc alla cucina veneta.

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