Viaggio in Corea tra le stelle nei menu degli chef Usai, Fossaceca e Siviero.

Dopo un programma di successo nella tv coreana Lele Usai, Nicola Fossaceca e Piergiorgio Siviero presentano il progetto Viaggio in Corea tra le Stelle in collaborazione con l’Istituto Culturale Coreano. E dal 6 luglio nei loro menu un piatto ispirato alla cucina coreana, che noi abbiamo assaggiato in anteprima.

Cosa fanno tre chef stellati italiani in Corea? Viaggiano, scoprono, imparano, assaggiano e cucinano. Il tutto sempre seguiti da una telecamera per il celebre programma televisivo “Benvenuti in Corea per la prima volta” in onda sul canale coreano MBC every1, un programma che potrebbe essere un mix tra Pechino Express e Masterchef se volete dei riferimenti nostrani, che li vede alla scoperta di luoghi, templi, street food, tradizioni e piatti tipici tra avventure e sketch divertenti tutti da gustare.

Loro sono Lele Usai de Il Tino a Fiumicino (Rm), Nicola Fossaceca de Al Metrò a San Salvo Marina (Ch) e Piergiorgio Siviero di Lazzaro 1915 a Pontelongo (Pd) e a guidarli in questa esperienza orientale c’era Fabrizio Ferrari, altro chef stellato italiano innamorato della Corea del Sud che da anni vive a Seoul.  

Da sinistra Siviero, Usai, Fossaceca e Ferrari

Guardando le varie puntate del programma (disponibili sul canale youtube di MBC every1) si intuisce subito la grande amicizia che lega i quattro protagonisti, che tra un assaggio e l’altro, canzoni italiane e battute di vario genere hanno letteralmente conquistato il pubblico coreano. Merito della loro empatia con il cibo e la curiosità che li porta ad assaggiare di tutto, i quattro stellati sono diventati dei veri beniamini per i coreani. E non poteva essere altrimenti, soprattutto dopo la preparazione del Kimchi presso una famiglia di Seul, cantando o stonando sarebbe meglio dire Azzurro o O’ Surdato innamorato.

Divertimento assicurato anche per noi, peccato che i commenti dei conduttori in studio e dello stesso Ferrari siano tutti sottotitolati in coreano, mentre i nostri “fantastici 4” scherzano, parlano e commentano liberamente in italiano. Aspettatevi dunque diverse note di colore sparse.

Il progetto “Viaggio in Corea tra le stelle”

Dalla loro avventura, che risale a novembre 2022, i tre chef hanno appreso tanto, oltre ad avere un così grande successo in Corea, tanto da diventare lo spunto per portare la cucina coreana anche nei loro menu in Italia. Un modo per unire ancora di più la cucina italiana a quella coreana con il progetto voluto dall’Istituto Culturale Coreano Viaggio in Corea tra le stelle” che prevede a partire dal 6 luglio, nei ristoranti dei tre chef stellati l’inserimento in menu di un piatto dedicato al tour che hanno fatto in Corea.

Nel loro tour in Corea gli chef hanno apprezzato il cibo, l’atmosfera, le usanze del nostro Paese. Oltre a promuovere la nostra cultura vogliamo creare un’armonia tra due culture diverse e, grazie a questi grandi chef, abbiamo realizzato il progetto “Viaggio in Corea tra le stelle” per far avvicinare il pubblico italiano alla nostra tradizione culinaria” specifica Chun Ye Jin, Direttrice dell’Istituto Culturale Coreano.

Direttrice dell’Istituto Culturale Coreano e l’Ambasciatore della Corea

Dallo scorso 6 luglio 2023 ha, infatti, preso il via il progetto “Viaggio in Corea tra le stelle” realizzato dall’Istituto Culturale Coreano e che vede coinvolti i rispettivi ristoranti degli chef stellati Lele Usai, Nicola Fossaceca e Piergiorgio Siviero. Ognuno di loro, per il periodo estivo, inserirà in menu un piatto dedicato alla loro esperienza in Corea, alla cucina locale, a quei sapori orientali dai quali sono rimasti ammaliati.

Inoltre tutti i clienti che degusteranno nei tre ristoranti i piatti coreani riceveranno in omaggio un set cartoline di ricette coreane e un ingrediente coreano, messi a disposizione dall’Istituto Culturale Coreano, per realizzare a casa dei piatti tipici della Corea.

I sapori coreani nei menu degli chef stellati

Abbiamo avuto la fortuna di degustare in anteprima le loro ricette lungo un percorso dall’antipasto al dolce in una cena dedicata, un momento immersivo in tutti i sensi dove il racconto del viaggio, la visione di alcune parti del programma, oltre alla spiegazione della singola ricetta si unisce al piatto stesso e ai suoi sapori. Una parentesi di fusione perfetta, con due culture distinte sedute alla stessa tavola che hanno trovato punti di contatto fondamentali, forse sperimentali, grazie al cibo e alla cucina.

Lele Usai apre le danze di questa sera con “Viaggio a Seoul’ un piatto realizzato con pesce frollato, verdure fermentate e kimchi, che sarà in menu al ristorante Il Tino.  “La cucina coreana mi affascia molto perché è radicata nella storia come ho potuto constatare anche durante il mio viaggio. Nel piatto che ho ideato gli ingredienti coreani sono associati alla tecnica dry aging del pesce e ovviamente anche alle fermentazioni, molto utilizzate in Corea” specifica lo chef de Il Tino, curioso ed estasiato di apprendere come si prepara in casa il Kimchi, che lo ha fatto letteralmente viaggiare nelle sue memorie familiari, oltre che nelle tradizioni locali italiane.

Un piatto che unisce le frollature del pesce, a cui lo chef si dedica da qualche tempo, alle fermentazioni, per un gusto che gioca su note di grande eleganza e di equilibrio. 

Ha preso spunto dai giorni passati a Pohang, località marittima nel sud della Corea, Nicola Fossaceca per la creazione del suo Polpo a Pohang’, polpo glassato al gochujang, asparagi e salsa bernese alle alghe:“Il gochujang, la pasta fermentata di peperoncino che utilizzo come salsa di base l’ho provata al mercato di Mangwon assaggiando i tteokbokki, gnocchi di riso in salsa piccante”.

Lo chef, grande degustatore nei giorni di ripresa tv, è rimasto impresso per le sue espressioni di meraviglia e di grande piacere. E nella sua personale ricetta mette insieme gli elementi amati per creare interessanti sbalzi e alternanze di sapore tra la parte piccante, la parte vegetale fresca e la parte più dolce della salsa bernese alle alghe che fa da contraltare alla prima.

Il dessert tocca allo chef Piergiorgio Siviero, che propone un momento originale e altamente creativo con il ‘Tiramisut’: spuma di patate dolci, sablé di fagioli verdi e grano tostato, tisana di radici di loto e barbana, caramello di fungo pyogo.

Ingredienti tutti di natura vegetale, lontani dalla nostra cultura pasticcera, ma che si combinano riformulando l’idea di sapore che possiamo avere. Insieme, giocando sulle consistenze, Siviero prova a ricreare il tiramisù. Ne viene fuori qualcosa di nuovo, alternativo, sicuramente emozionante. “Il piatto è ispirato soprattutto alle colazioni che ho fatto in Corea a base di patate e ho assaggiato anche un tiramisu all’injeolmi, con la farina di fagioli di soia” dichiara lo chef di Lazzaro 1915.

Lungo il percorso delle tre ricette promosse dall’Istituto Culturale Coreano si inserisce anche il piatto di Fabrizio Ferrari che ha preparato per questa serata di anteprima gli Spaghetti “jang&pepe”: Dwenjang (pasta di soiafermentata), pepe, parmigiano e porri fritti.

Come lui stesso conferma si tratta di un omaggio all’Italia e a Roma, con alla base l’idea della “cacio e pepe”, ampiamente rivisitata o meglio dire contaminata con altri ingredienti, sapori e consistenze. Un piatto perfetto, che possiamo definire la fusione di due mondi gastronomici conosciuti molto bene dallo chef.  Qui i sapori si abbracciano, i singoli elementi penetrano l’uno nell’alto, cremosità e croccantezza si alternano e il gusto finale è un viaggio emozionale che vale la pena fare.

Lele Usai, la forza di una corrente profonda sulla tavola di in un mare calmo