Signorvino, vicino alla gente con gusto.

In occasione dell’evento dello scorso 14 settembre a Roma per festeggiare la partnership tra Signorvino, la grande catena di enoteche con cucina e il Consorzio del Parmigiano Reggiano, abbiamo chiacchierato con Luca Pizzighella, general manager del gruppo per farci raccontare i segreti del loro successo.

Signorvino negli anni si conferma la più grande catena di enoteche con cucina del nostro paese, non a caso viene definita come la Grande Cantina Italiana. Nato nel 2012 da un’idea di Sandro Veronesi, fondatore del Gruppo Calzedonia, oggi annovera più di 30 punti vendita in Italia con l’obbietivo di promuovere il piacere del vino e stare vicino alla gente.

Dal 2012 ad oggi abbiamo assistito ad un consolidamento del brand che ci dice molte altre cose. Ci rivela  infatti un rapporto intimo e diretto con il territorio, con i produttori e con tutti gli amanti del buon bere, che sono alla continua ricerca di bottiglie importanti, nuove etichette e di vini che sanno raccontare le diverse regioni italiane.

Come ci sottolinea Luca Pizzighella, general manager del gruppo, a cui abbiamo chiesto quale sia il successo di Signorvino, ma ancora di più come lavorano per essere così amati dal pubblico: “Signorvino ha una mission molto chiara: stare vicino alla gente. Ecco perché la nostra presenza quasi capillare in Italia, la volontà di essere nelle città più grandi scegliendo il centro storico, così come luoghi più periferici, dando un’offerta di intrattenimento e commerciale che sia anche da spinta. Noi vogliamo piacere e far stare bene prima di tutto gli italiani, regalandolo loro un momento di convivialità, di piacere da vivere senza stress, facilmente e in qualsiasi momento della giornata”.

Signorvino diventa quindi un luogo dove scoprire l’Italia enologica, rappresentata in lungo e largo da tutte le regioni e da molti dei loro vitigni principi. Qui troviamo oltre duemila etichette in catalogo a cui si è affiancata nel tempo una buona proposta gastronomica, che parte da filiere virtuose e da alcuni presidi Slow Food per dar vita ad un menu stagionale e creativo.

La selezione di Signorvino

“L’azienda ha una cultura retail molto importante e strutturata. Nella nostra gestione abbiamo sempre voluto uniformità e continutà dell’offertà su tutti i nostri punti vendita, che rispondono al format ideale di “divertirsi con gusto”. Per soddisfare, dunque, i criteri di qualità e le aspettative dei nostri clienti abbiamo una squadra di esperti e sommelier, in continuo aggiornamento e alla continua ricerca per la penisola di prodotti da inserire. Come Michele Marchesini il nostro esperto di vino che ha il compito di selezionare le etichette, cercare le cantine, conoscere i produttori e creare quel giusto mix tra grandi nomi del vino che vogliamo avere e che ci vengono richiesti, e piccoli produttori per offrire novità e ed etichetta più di nicchia”. Ci spiega Pizzighella per quanto riguarda la selezione dei vini e  aggiunge: “La cosa fondamentale per noi per costruire la miglior offerta possibile è l’ascolto continuo del nostro cliente. Ci interessa capire chi è, che gusti ha e cosa beve e proprio tracciando i suoi comportamenti riusciamo a selezionare i vini giusti. Signorvino è il luogo di incontro di winelovers già esperti che cercano bottigie più impegnative o cose nuove da scoprire, ma anche un luogo dall’approccio smart e informale per il neofita, che si avvicina al vino guidato dai nostri sommelier o predilige quei vini meno strutturati e più comprensibili. Ascoltando il cliente noi sappiamo cosa dobbiamo cercare”.

Un’ottima strategia che risponde alla teoria basica della domanda e offerta, ma che si struttura in questo caso su un’altra grande proposta e riuscita di Signorvino: l’Osservatorio. Un Osservatorio a tutti gli e ffetti che nasce non solo dall’esigenza di conoscere chi sono i clienti delle varie enoteche e quali sono i loro gusti, ma soprattutto le differenze territoriali di target e dei relativi consumi. E da questo lavoro di monitoraggio conntinuo annualmente vengono pubblicati dei report che aiutano a tracciare un percorso di crescita, di trend di gusti disegnare un’identikit del consumatore tipo e delle sue curiosità in materia, proporre cose nuove e cambiare nel tempo.

Formazione in e out, Signorvino Academy

Altro elemento che caratterizza Signorvino nel suo rapporto con il cliente è la formazione. E su questo argomento il general manager ci risponde con una punta di orgoglio, raccontandoci la creazione di un Academy di Signorvino che opera sia per il personale interno che per i clienti. “La formazione per noi è importantissima. Prima di tutto verso i nostri  ragazzi: abbiamo, infatti, dei wine specialist che seguono tutti gli staff di tutti i negozi in modo che ognuno abbia le giuste competenze sui vini, sulle novità, su come servirli, su come abbinarli. Per fare ciò non dimentichiamo mai che l’approccio e lo stile di Signorvino è friendly e quindi c’è bisogno di avere del personale formato, che sia capace poi di misurarsi con il cliente e le sue esigenze nel giusto modo”.

E poi, non meno importante, ci sono i corsi sul vino per i winelovers, le wine lesson del lunedì, le cene con i produttori, i free tasting speciali con il produttore e quelli continui nei negozi per dar modo ai clienti appassionati di avvicinarsi al mondo del vino sempre di più, ma soprattutto di scoprire con gusto. “Non dimentichiamoci che da Signorvino c’è la regola del Divertirsi con Gusto”, ci ricorda Luca Pizzighella.

La partnership di Signorvino e Parmigiano Reggiano

E in questa fase di crescita ed espansione geografica ora è arrivato il mometo di crescere e consolidarsi anche attraverso delle partnership importanti, come quella con la Dop più amata e premiata nel mondo, rappresentata dal Consorzio del Parmigiano Reggiano.

Una scelta non casuale quella del formaggio icona italiana nel mondo, che sarà disponibile nei punti vendita Signorvino in Italia a corredo delle ricette proposte in menù. La sinergia tra i due marchi intende rimarcare la condivisione dei valori espressi da Parmigiano Reggiano nel suo “brand manifesto”, mentre alla base della decisione di Signorvino c’è la conferma del percorso di sempre continuo miglioramento della propria offerta all’insegna della valorizzazione di un brand che è garanzia di qualità e di italianità.

«Siamo orgogliosi di aver trovato in Signorvino e nei suoi manager la volontà di avviare un percorso di collaborazione che potrà rappresentare per tutta la ristorazione, italiana e nel mondo, un modello innovativo e di riferimento nella comunicazione e valorizzazione delle eccezionali unicità del Parmigiano Reggiano», ha affermato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio. Mentre da parte sua Federico Veronesi, con la famiglia proprietario del brand Signorvino, sottolinea: «Permettere ai nostri clienti di sperimentare il meglio della produzione vinicola e gastronomica italiana è uno dei nostri obiettivi: con questa partnership oggi Signorvino può confermarsi come un solido punto di riferimento per tutti coloro che hanno voglia di esplorare l’incredibile patrimonio enogastronomico del nostro Paese».

Signorvino, l’hub del gusto in continua espansione