Radisson, in due c’è più sapore

Radisson

Come partire restando a Roma senza perdere il gusto del viaggio

Una terrazza nel cuore della città che sfiora il cielo Roma, è di per sé un valore aggiunto. Se poi avete la fortuna di capitarvi al tramonto, apprezzando la metropoli all’imbrunire, mentre tra le mani stringete un calice di bollicine ghiacciate appena offertovi da un gentiluomo brizzolato, il quadro che si dipingerà d’innanzi ai vostri occhi avrà le tinte brillanti degli affreschi d’autore. Tutto questo è il Radisson Blu Hotel.

Il Radisson Blu Hotel

Siete al settimo piano del Radisson, in quella che ormai da tempo è meglio nota come la Terrazza Ferrari. E’ li che avete scelto di trascorrere le prossime 24 ore, perché l’occasione lo richiede e perché avreste voluto tanto festeggiare la vostra ricorrenza con un bel viaggio, portando il vostro partner aldilà del mondo, laddove nessuno può riconoscervi, rompendo un idillio per cui quotidianamente siete disposti a lottare. Non c’è tregua in questa modernità, se non per brevissime parentesi di pace, per cui con sacrificio combattiamo mesi interi. E dunque, perché sprecarle? Il gancio che vi offriamo ha i contorni di un consiglio sincero, un vero e proprio suggerimento per cui ci siamo prodigati, valutando l’efficacia del test sulla nostra pelle.

La cucina di Giuseppe Gaglione

Amate viaggiare ma non potete lasciare la città? Siete adoratori della buona cucina, ma una cena celebrativa vi sembra riduttiva? La soluzione è sotto i vostri occhi e si trova a Via Filippo Turati, dove campeggia il silenzioso colosso dai sette piani, che ha le fattezze interne della nave dei sogni, pronta a veleggiare verso altri continenti. Prenotando una stanza con annessa degustazione, siamo partite restando a Roma senza mai perdere il gusto del viaggio. A tenerci per mano c’era lo chef Giuseppe Gaglione con le sue altissime proposte culinarie, abbinate a vini calibrati per ogni sapore. 

Il risultato attuale è l’astinenza. Mentre i giorni sono passati e gli avvenimenti ormai accaduti, la nostra mente è rimasta ferma a quella sera all’ultimo piano, mentre assaporavamo croccanti carciofi aromatizzati all’alloro, con guanciale croccante e cocco, impreziositi da una Birra del Borgo che ne esaltava la frittura. Mai così leggera. Il passo successivo lo ha fatto il baccalà mantecato, con coppa di testa, uova di salmone, yuzu e yogurt con aglio orsino, una prelibatezza fresca e gustosa all’unisono. La poetica rivisitazione del cacio pepe poi, ribattezzato Spaghetto Roma, ad onor del vero ci ha strappato una lacrima, complice i filacci di coda alla vaccinara stufata, che nell’amalgama si alternavano a pinoli e sfiziosa uvetta sultanina. Sappiamo bene cosa state pensando leggendo l’articolo “scrivono bene questi, ma chissà quanto avranno speso”. Tenete a freno i pensieri e meditate: se spendere una media di 16-18€ a portata per piatti del genere vi sembra troppo, allora non state pensando nel vostro interesse. Concedetevi un lusso alla portata di tutti. C’è un modo per farlo e per raccontarci la vostra: assaggiare e godere per credere. E così, dai primi ai secondi (che non sono secondi a nessuno), il passo è stato breve. La ricciola regna sovrana su patate novelle e pomodori confit e lascia spazio alla very strong & splatter anatra con rape e senape. Il dessert è un crogiuolo di emozioni orchestrate alla perfezione, come perfetta può esser della freschissima ricotta di pecora con pere, noci e fava di tonca, un epilogo leggendario per una cena epica.

La colazione

L’indomani, tra lenzuola candide e materassi (per cui non troviamo aggettivi) che per tutta la notte hanno abbracciato il nostro riposo, ci siamo svegliate al mattino per ricominciare. La colazione intercontinentale al settimo piano, con la città che riprende vita, ha il sapore del miracolo. Le uova sono offerte in qualsiasi modo le si conosca, fritte, sbattute, in camicia, all’occhio di bue e chi più ne sà, più ne chieda. Tra i tavoli e i profumi di pane appena sfornato, brillano le isole del thè, dei succhi di frutta e dulcis in fundoquella dedicata ai vegani, con un’infinita proposta di leccornie e verdure offerte per tutti i gusti.

Un sogno a due passi da noi che per 24 ore è divenuto realtà.