Il Panettone di Pinerolo spegne 100 candeline

Il tipico panettone di Pinerolo compie un secolo di vita e il pasticcere Sergio Ferrua di Pan Bianch, nipote del suo creatore, lo celebra riproponendo per questo Natale la ricetta originale.

Possiamo definire il legame tra festa e cibo indissolubile e fondato sulla cultura e l’esperienza umana. Nella tradizione italiana ogni festa deve avere il suo cibo che deve essere consumato nel momento giusto e il panettone a Natale ne è l’esempio più importante. Da regione a regione le tradizioni sono diverse e la festa si celebra con il cibo sia nei rituali di tipo religioso che profano.

Il Panettone di Pinerolo ingredienti e storia

Il panettone di Pinerolo declina queste differenze regionali. Infatti parliamo di un panettone basso con la granella di zucchero, uvetta e canditi ovviamente lontano dai panettoni tipici lombardi. Una versione simile la troviamo in Liguria con il pandolce genovese, anch’esso basso con canditi e i cui tempi di preparazione sono molto inferiori rispetto a quello alto. Regione che vai quindi, panettone che trovi.

Tra fine ‘800 ed i primi del ‘900, monsù Pietro Ferrua si trasferisce da Dogliani (CN) a Pinerolo dove apre una panetteria. E’ un semplice artigiano, ma la sua radicata inventiva lo porta presto a mostrare spiccate doti imprenditoriali. Al termine della Grande Guerra, per ovviare ai lunghi anni di limitazioni causati dal conflitto, inizia a elaborare una novità in grado di gratificare i palati dei suoi clienti. Un prodotto diverso che mette a punto dopo svariati tentativi ed anni di prove nel suo forno di via del Duomo. E’ il 1920 l’anno in cui arriva a realizzare il panettone basso e con la glassa fatta di nocciole. Una variante tutta piemontese del più noto panettone lombardo, diffuso già nel 1600. Entrato regolarmente in produzione nel 1921 sono gli stessi clienti, deliziati da tanta semplice bontà, e suggerire a Pietro Ferrua il nome secondo una tipica espressione piemontese che significa “goloso”. Una prelibatezza che l’anno successivo iniziò a conquistare i palati, non solo dei piemontesi, con il nome di Panettone Galup. Storia che Sergio Ferrua intendeva ricordare con il linguaggio che più gli è consono, e che lo vede dedicare i panettoni 2021 all’inventiva del suo avo e  Maestro.

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Il Panettone di Pinerolo di Sergio Ferrua

Sergio Ferrua, dal 2021 insieme a Davide Di Filippantonio di Pan Bianch, propone la ricetta originale in rispettando la tradizione e la lavorazione artigianale ereditata da nonno Pietro. Il panettone di Pinerolo ha una lavorazione altamente artigianale e laboriosa dall’impasto con lievito madre all’impacchettamento. Non contenendo conservanti ha una conservazione di 25 giorni. Oltre alla versione originale, Pan Bianch propone anche delle varianti più moderne: fragoline di bosco e cioccolato bianco, gocce di cioccolato, mela candita e uvetta.



Se dovessimo fare la lista della spesa degli ingredienti per farcire il panettone, sarebbe una lista di prodotti di alta qualità, selezionati accuratamente. Dallo zucchero proveniente da coltivazioni integrate tra Emilia Romagna e Veneto ai canditi prodotti secondo le tecniche di una volta e realizzate dall’Agrimontana, senza coloranti e conservanti, alle farine utilizzate provenienti dai migliori grani in commercio. Una scelta produttiva a sostegno delle realtà locali, sinonimo di cultura, passione, attaccamento al territorio ma anche di sostenibilità.

Dove trovare il Panettone di Pinerolo

Pan Bianch

Via Saluzzo, 12 e Via Duomo 32 – 10064 Pinerolo (TO) ,

info@panbianch.it, www.panbianch.it