I 10 anni di Only Wine Festival

A Città di Castello, nel palazzo Vitelli a Sant’Egidio, il 22 e 23 aprile si è svolta la decima edizione dell’Only Wine Festival, con protagonisti 100 giovani produttori da tutta Italia. Noi ci siamo stati e abbiamo fatto qualche domanda ai produttori per conoscere meglio vini e cantine.

A Città di Castello, nel palazzo Vitelli a Sant’Egidio, il 22 e 23 aprile si è svolta la decima edizione dell’Only Wine Festival, con protagonisti 100 giovani produttori da tutta Italia. La manifestazione, organizzata da Andrea Castellani, è rivolta a tutti gli appassionati e gli addetti del settore che quest’anno hanno potuto dialogare con le cantine ai classici stand, ma godere anche di un temporary restaurant con una carta dei vini dedicata ai produttori dell’edizione 2023.

Marche, Toscana e Umbria

Metti un sabato di primavera, un clima mite e la vista delle campagne umbre, metti anche un pomeriggio all’Only Wine Festival, il programma si trasforma in un’esperienza ancora più ricca e soddisfacente. Entrando nel cortile di Palazzo Vitelli si percepisce da subito la portata dell’evento, il tutto è curato e ben organizzato. I produttori sono divisi per regioni così da semplificare la visita e tutti i giovani produttori, sono pronti ad esporre il loro vino con fierezza. Ci dirigiamo tra gli stand dell’Italia centrale, ed in particolare decidiamo di concentrarci su tre regioni: Marche, Toscana ed Umbria.

Azienda Coppacchioli Tattini

Coppacchioli Tattini, azienda vinicola nel parco nazionale dei Monti Sibillini, nelle marche. La giovane produttrice Ginevra Coppacchioli, di soli 27 anni, che da tre anni viene qui all’Only Wine Festival, fa parte dell’associazione donne del vino e ci racconta la storia dell’azienda: “La nostra è un’azienda che prende vita nel 2016 formalmente, dopo aver piantato le viti nel 2013, in un piccolo paesino, una frazione di Visso, abitato da dieci residenti. Siamo l’azienda più alta delle marche e tra le più alte d’Italia con 1000 metri d’altezza dal livello del mare. Tre ettari in cui abbiamo e 2 vitigni internazionali, Chardonnay e Pinot nero e uno autoctono antico: il Vissanello, che era appunto l’antico vino del pastore.

Abbiamo assaggiato assaggiare quest’ultimo, il Vissanello, premiato nella guida dei Wine Hunter e dalla guida Berebene del Gambero Rosso.

Podere Lecci e Brocchi

Azienda nata nel 1970 nel sud del Chianti Classico, vicino a Siena. Mi danno il benvenuto Giovanni e Pia, una giovane coppia nella vita e nel lavoro: “Siamo un’azienda a conduzione familiare, io, Giovanni e i suoi genitori. É il secondo anno che partecipiamo all’Only Wine e siamo molto felici di essere qui.” E poi ci spiega quale sono i loro ruoli e cosa fanno in azienda: “Io ho 22 anni e Giovanni 25, siamo tutti e due impegnati in azienda, Giovanni è l’enologo che si occupa della parte vinicola insieme al padre, mentre io e sua madre dell’aspetto commerciale, anche se quando c’è da aiutarsi tutte le forze scendono in campo.”

Il vino che assaggiamo è il “Chiorba” ed è un Chianti Classico DOCG Riserva. Il nome è in onore del fondatore dell’azienda, Vasco Lastrucci il quale è raffigurato sull’etichetta. Il vino è un blend, 90% Sangiovese e 10% Cannaiolo nero e Colorino. L’affinamento in bottiglia è una tecnica molto usata dall’azienda, una scelta alla base di grandi progetti ed una migliore rappresentazione del territorio.

Torre Bisenzio

Torre Bisenzio, non è solo un’azienda vinicola, bensì une vera e propria tenuta. Situata ad Allerona, un comune in provincia di Terni (Umbria) classificato come uno dei comuni più belli d’Italia. I proprietari hanno acquistato la tenuta nel 2003 ed hanno costruito quella che ad oggi è un’azienda agricola biologica funzionante.

Con 125 capi di Chianina e 650 alberi di ulivo, cinque ettari di vigneto e 450 ettari di terreno, l’azienda produce anche ortaggi biologici, vini rossi e bianchi. È possibile soggiornare in questo meraviglioso luogo ricco di fascino e storia dove la parola d’ordine è: sostenibilità. L’acqua utilizzata nell’intera tenuta proviene da pozzi sotterranei e l’elettricità dai pannelli solari sui fienili. Ogni prodotto è certificato biologicamente. La tenuta produce vini IGT umbri biologici, il focus è prevalentemente su vitigni autoctoni Sangiovese e Grechetto, ma anche su alcune varietà internazionali quali Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Pinot Noir. E come ci raccontano sui loro vini: “Sicuramente il Pugnalone. Si tratta di un blend, 65% Sangiovese e 35% Cabernet Sauvignon, Merlot e Shiraz. Il nome è ispirato ad una festa tradizionale di Allerona celebrata la terza domenica di maggio. La festa è legata agli storici ritti pagani che offrivano frutti e raccolti della terra e condivide quel senso di profondo legame tra il territorio e le persone.”

Only Wine Festival, la masterclass sui grandi rossi d’Italia

Durante la giornata del 23 aprile, è stata presentata una masterclass sui rossi d’Italia, con protagonisti gli stessi espositori della fiera. L’organizzatore Francesco Saverio Russo, ideatore di Wine Blog Roll che si è detto particolarmente felice di aver avuto l’opportunità di inserire i giovani produttori al centro di un progetto che vede l’identità e la tipicità come punto focale, soprattutto in un periodo di cambiamenti climatici difficili da affrontare dove la sfida è produrre vini con “sottrazione consapevole”.

La masterclass e il festival in generale, sono da dieci anni un ottimo trampolino di lancio per i giovani produttori che hanno la possibilità di potersi esprimere e far conoscere in uno dei più importanti e riconosciuti festival del vino d’Italia.

Beviamoci Sud: i grandi vini del sud Italia arrivano a Roma.