L’enoteca di Fortunato al Pantheon, un progetto dedicato al buon bere

Settimana scorsa sono andata alla scoperta del nuovo Wine-Bar e della Pescheria dello storico Ristorante “Fortunato al Pantheon” a pochi passi da Piazza della Rotonda. Quaranta anni alle spalle di cucina romana e non solo, con una lunga tradizione familiare di ospitalità, passione e ristorazione. Nato nel 1975 con Fortunato Baldassarri, che negli anni ’50 si trasferì a Roma da un piccolo paese vicino Amatrice, iniziando a lavorare come cameriere in locali di grande prestigio (Il Circolo della Caccia e La Taverna Flavia), oggi a distanza di cinque anni dalla sua scomparsa, è il figlio Jason che ha ereditato passione e insegnamenti per poter gestire il locale di famiglia, cercando di puntare sulla tradizione e su una serie di eccellenti innovazioni.

In particolare sono due le grandi novità che vanno a rafforzare l’offerta di “Fortunato al Pantheon”: La Pescheria e L’Enoteca/Wine Bar.

La prima ‘a vista’ all’interno del locale in una piccola e graziosa saletta privé che affaccia su Via del Pantheon, permette agli ospiti di osservare gli chef al lavoro con preparazioni espresse di pesce sempre fresco. Il pescato selezionato arriva giornalmente al ristorante dal porto di Civitavecchia, da Anzio e dalla Sardegna, insieme alle migliori selezioni di ostriche e frutti di mare.

La seconda, attigua al ristorante, è il luogo ideale dedicato agli appassionati del buon bere, anche con uno spazio per il Cocktail-Bar, dove poter gustare nel dopocena drink creati dalla bartender Stefania Stampone. Questo “luogo” oltre a essere ideale per pranzi veloci, aperitivi o per degustazioni di tipicità del territorio ha una sua precisa vocazione: è un vero e proprio progetto di ristorazione dedicato alla cultura del vino.

Non capita così spesso, infatti, di avere la possibilità di bere in mescita oltre 80 etichette (proposte a rotazione settimanale) e di poter abbinare calici diversi per ogni piatto scelto, cercando il matrimonio perfetto, senza l’obbligo di ordinare l’intera bottiglia. Una vera gioia per intenditori, appassionati e “sperimentatori” dell’abbinamento cibo-vino.

Un servizio possibile grazie all’innovativo sistema Enomatic, a base di gas-azoto (con un generatore proprio) che consente di mantenere intatte le caratteristiche del vino per oltre tre settimane dall’apertura della bottiglia, grazie alla loro pressurizzazione. Inoltre come tiene a spiegare Giuliano Raspagliosi, Sommelier di Fortunato al Pantheon, Enomatic risponde a un sistema centrale computerizzato che consente di avere sempre tutto sotto controllo, ogni vino alla sua temperatura ideale e in ottime condizioni. La macchina funziona anche in modalità self-service, ovvero grazie a una tessera prepagata qualsiasi “buon bevitore” può servirsi da bere e degustare uno o più dei vini alla mescita.

Dalle grandi cantine nazionali e internazionali alle cantine più piccole, con un occhio molto attento al territorio del Lazio, a cui è dedicato un intero settore, e ai vitigni autoctoni, che come sottolinea il sommelier non sempre sono conosciuti: “spesso molti non sanno cosa significhi vitigno autoctono e quali siano le varie tipologie”.

Da questo punto di vista la scelta di adottare un sistema di mescita e degustazione libera rafforza il concetto di valorizzazione del territorio, scoperta e conoscenza di nuove realtà, cultura del vino ed educazione al buon bere. Tanti e importanti aspetti messi insieme degnamente rappresentati dalla degustazione della serata con le grandi etichette della cantina Paolo e Noemia D’Amico, (Notturno dei Calanchi- 100% Pinot Nero, Calanchi di Vaiano- 100% Chardonnay, Falesia- 100% Chardonnay, Atlante-100% Cabernet Franc.) introdotte dall’enologo Guillaume Gelly, che hanno accompagnato le selezioni della pescheria, dell’enoteca e i piatti creati dagli chef. 

Fortunato al Pantheon
Via del Pantheon, 55. Tel 066792788 ristorantefortunato.it
Aperto dal Lunedì al Sabato: 12:30 – 16:00 / 18:45 – 23:30 Domenica: chiuso