È da qualche tempo ormai che il latte vegetale è considerato dai i consumatori italiani un valido sostituto del latte vaccino, tanto da essere acquistato con una frequenza sempre maggiore. Da circa un anno si è registrato un vero e proprio boom dei consumi delle bevande vegetali, ma cosa spinge gli italiani a scegliere questa tipologia di prodotto?
È impossibile ignorare che da ormai quasi un anno il latte vegetale ha monopolizzato gli scaffali dei supermercati e i bar italiani. La scelta è piuttosto vasta, infatti lo troviamo in numerose varianti, dal latte d’avena, al latte di riso o latte di cocco, e in più versioni, dalla classica alla barista. E i consumatori, soprattutto i più giovani, sembrano apprezzare decisamente questi prodotti, tanto da metterli nel carrello sempre più spesso in sostituzione al classico latte vaccino.
L’Italia infatti rappresenta il terzo mercato in Europa in termini di vendita al dettaglio di prodotti vegetali. Il 31% del valore delle vendite spetta al latte di soia, seguito dal latte di avena che registra un 23% e quello di mandorla (19%). Ma vediamo quali sono i fattori che giocano a favore del latte vegetale, tanto da farlo diventare il prodotto del momento.
I benefici del latte vegetale
Il primo motivo è sicuramente legato alla salute e al benessere fisico. Sembra infatti che le bevande vegetali siano decisamente più digeribili rispetto al latte vaccino e causino molte meno intolleranze, essendo prive di lattosio. Inoltre esse contengono più nutrienti considerati salutari e che fanno bene all’organismo. Per questo motivo spesso una buona bevanda vegetale, soprattutto se a base di soia, viene consigliata anche da medici e nutrizionisti per la dieta di tutti i giorni.
Un altro vantaggio del latte vegetale è che impatta molto meno sull’ambiente, visto che è frutto di allevamenti estensivi sostenibili, al contrario del latte vaccino che proviene da allevamenti intensivi dannosi per il pianeta. I consumatori stanno diventando sempre più sensibili al tema della sostenibilità, dunque questo sicuramente è un altro motivo che li spinge a preferire il latte vegetale. Si tratta infatti di un prodotto etico che viene realizzato anche nel rispetto degli animali da allevamento.
Che sapore ha il latte vegetale
Ma il gusto? I più scettici potrebbero pensare che il latte vegetale abbia un cattivo sapore, ma in realtà anche il suo gusto dolce viene apprezzato sempre di più dagli italiani. Inoltre queste bevande sono molto versatili e possono essere consumate in tanti modi diversi. Sono spesso utilizzate come ingrediente base per le “bevande del momento” come l’Iced milk coffee o il Matcha latte nelle loro versioni plant based, rese popolari da molti influencer sui social media.
E la schiuma per il cappuccino?
Neanche questo è un limite per il latte vegetale, che nella sua versione barista consente di ottenere la schiuma per un cappuccino perfetto.
Una delle bevande vegetali più gettonate è il latte d’avena, apprezzato soprattutto per le sue proprietà benefiche. Questa bevanda è ottenuta dall’avena che viene messa a mollo per consentire il rilascio del suo liquido. Il composto di avena e liquidi rilasciati vengono poi frullati insieme e successivamente setacciati. Quello che si ottiene è un prodotto omogeneo e senza grumi che contiene antiossidanti, è fonte di fibre e vitamine del gruppo B ed è un alimento ipocalorico che previene le malattie cardiovascolari.
Salute, ambiente, etica e trend del momento sono tutti fattori che stanno giocando a favore del latte vegetale, e che stanno facendo schizzare le sue vendite sempre più in alto. Si prevede che in un futuro molto prossimo il latte vegetale sarà la prima scelta dei consumatori e non più una semplice sostituzione al latte vaccino.