La primavera è alle porte, si avvicina la prova costume e si comincia a pensare a diete, palestre e rimedi fai da te che ti facciano dimagrire, magari anche velocemente. La cosa più importante da fare in questo periodo è cominciare a pulire l’intestino, disintossicarsi dalle tossine ingerite. Questo porterà risultati visibili alla linea, ma soprattutto al nostro stato psicofisico e alla nostra salute.
La primavera è alle porte, si avvicina la prova costume e e questo rappresenta il miglior periodo per una strategia disintossicante. Il primo e fondamentale passo per prendersi cura del proprio corpo è “pulire l’intestino”.
I romani nell’antichità erano soliti praticare clisteri e digiuni per purificare l’apparato digerente dagli eccessi alimentari. Negli ultimi decenni la ricerca scientifica ha confermato che questo organo viene intossicato non solo da stress, inquinamento o farmaci, ma soprattutto da una alimentazione squilibrata.
L’organismo, una macchina perfetta
Molti dei miei pazienti presentano dopo una attenta anamnesi sintomi quali: stanchezza cronica sia al risveglio che dopo i pasti, gonfiore addominale, alitosi, cefalee, psoriasi, stitichezza o diarrea, reflusso gastrico, meteorismo, colite, diverticoli, edemi ricorrenti, alternanza di peso o sovrappeso. Tutto è legato all’ intossicazione.
Tutti solitamente mi dicono che mangiano bene. E allora tutti questi sintomi fastidiosi da dove vengono? Perché è così difficile dimagrire? In fondo pensano di saper mangiare bene, ma non è così.
Il nostro corpo è una macchina perfetta ed è capace di eliminare tutte le tossine attraverso gli organi emuntori, ovvero Intestino, fegato, reni, pelle e polmoni. Un cattivo funzionamento di questi organi fa aumentare le scorie che si accumulano nel corpo e ciò porta ad un mal funzionamento di tutte le funzioni vitali.
Bisogna cominciare dall’intestino.
Il nostro organismo per funzionare deve soddisfare due condizioni fondamentali: un flusso continuo e sufficiente di tutti i nutrienti necessari e l’eliminazione di tutte le sostanze di scarto.
Date l’enorme quantità di cibo che mangiamo ogni giorno nella maggior parte delle persone l’intestino si trova in disbiosi intestinale, cioè i batteri cattivi superano quelli buoni, quindi questi microrganismi sono capaci di determinare fermentazioni abnormi e decomposizione putrida del contenuto intestinale e danno origine a quei disturbi locali e generali più o meno gravi di cui parlavamo prima.
Per sostanze di scarto non si intendono solo le feci dell’intestino, ma tutte le altre sostanze non utilizzabili che possono “intasare” l’organismo. Per esempio sostanze tossiche presenti nell’aria, nell’acqua, negli alimenti, nei farmaci passano inevitabilmente nel circolo sanguigno con l’assorbimento dell’acqua dall’intestino crasso, si accumulano nello spazio extracellulare e rallentano l’ingresso di ossigeno e di altre sostanze nutritive, rallentando anche la fuoriuscita delle sostanze del metabolismo cellulare come l’anidride carbonica.
Queste sostanze di scarto tendono, dunque, ad accumularsi in tessuti specifici in particolare in vicinanza delle articolazioni, dei legamenti, dei tessuti muscolari, del cervello, dei vasi sanguigni provocando irritazioni locali e infiammazioni. Per essere più esemplificativi, la stessa cellulite alla base ha un cattivo funzionamento dei vasi sanguigni.
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Come intervenire?
Prima di tutto bisogna verificare, parlando di alimentazione, quali alimenti hanno provocato un aumento della permeabilità delle pareti intestinali, tali da permettere la diffusione di sostanze tossiche nel sangue e quindi negli organi circostanti. Molte volte sono degli alimenti impensabili, che normalmente fanno bene ma usati in maniera eccessiva possono provocare dei problemi.
Vi faccio un esempio pratico. Molti pazienti mi dicono: “dottoressa quando mangio la pizza, mi gonfio come un pallone”. Bisogna, dunque, provare a immaginare quale alimento o alimenti possano provocare questo gonfiore: il grano, la mozzarella, l’olio d’oliva, il pomodoro o il lievito? E di conseguenza agire nel modo corretto per risolvere il problema, ma senza diete e rimedi fai da te.
È importante rivolgersi ad uno specialista. Il fai da te non va bene. Questo perché tutti gli individui sono unici, diversi uno dall’altro e poi ci sono tanti passaggi da effettuare in poco tempo: escludere degli alimenti per un certo periodo di tempo non troppo lungo, rimuovere i microrganismi patogeni e parassiti presenti nel tratto intestinale, rimpiazzare gli enzimi digestivi, reinoculare la cosiddetta “flora batterica amica” ed infine riparare o rigenerare la mucosa gastro intestinale danneggiata in precedenza.
Un consiglio
Per cominciare a pulire l’intestino, tisana di senna e tarassaco e poi usare senza esagerare l’agar. La proprietà dell’Agar-agar è quella di formare una gelatina delicata nell’intestino, che non impedisce minimamente alle sostanze nutritive di essere assimilate dalle pareti intestinali. Questa gelatina ha la capacità di inglobare le feci stagnanti e tenere puliti anche i diverticoli.
Vi assicuro che facendo tutto il percorso si acquista una lucidità mentale mai avuta, una energia da spostare le montagne, il gonfiore scompare e perché no si acquista anche una linea perfetta.
Cosa aspettate a iniziare? È proprio questo il periodo giusto per ritrovare un profondo benessere psicofisico.