Frantoio Bonamini: tradizione e innovazione nel rispetto della sostenibilità

Grande successo per l’edizione 2022 della Festa dell’Olio firmata Frantoio Bonamini. Grande affluenza per una giornata di esperienze multisensoriali in nome della sostenibilità.

La festa dell’olio di Frantoio Bonamini, svoltasi domenica 13 novembre, è stata un’occasione di scambio e crescita, di festa e condivisione, di arricchimento e di sapori autentici, un momento fortemente voluto per condividere con tutti i valori e il prezioso patrimonio della Famiglia Bonamini.

Una grande affluenza di pubblico per le molte attività proposte durante l’arco della giornata andate tutte sold out. Giancarlo Bonamini ha accompagnato gli ospiti in passeggiate tra gli ulivi adiacenti all’azienda in una immersione a 360 gradi tra curiosità e aneddoti legati all’affascinante mondo dell’extravergine. Per entrare nel vivo dell’esperienza i più coraggiosi hanno anche provato l’utilizzo dell’abbacchiatore, toccando con mano il faticoso processo di raccolta.

Il coinvolgimento multisensoriale

Due lezioni, sei visite guidate tra gli ulivi e il frantoio, due momenti di intrattenimento per i più piccoli, il tutto condito da degustazioni enogastronomiche; una celebrazione dove il prezioso oro verde è stato davvero il protagonista, dall’olivo al piatto, in tutte le sue forme.

Il coinvolgimento multisensoriale è culminato in due momenti in cui il Dottor Enzo Gambin, Direttore del Consorzio di Tutela Olio Extravergine di Oliva Veneto D.O.P, ha messo a disposizione il suo enorme bagaglio culturale.

Insieme ad Antonio Volani, consulente A.I.P.O, ha guidato gli attenti presenti in un percorso formativo davvero coinvolgente: dalla storia della coltivazione degli ulivi nell’area veronese e il suo mutamento dovuto ai cambiamenti climatici alle glaciazioni alle proprietà e benefici che la “spremuta di olive” porta in tavola.

Per finire il pubblico è stato accompagnato nei passaggi che contraddistinguono una vera e propria degustazione di olio per percepirne fragranze e aromi mentre i bambini affidati alla cuoca “La Cucina di Roberta” si sono divertiti a mettere le mani in pasta per realizzare gustosi manicaretti.

Durante la giornata gustose bruschette hanno allietato i palati dei presenti permettendo di assaporare alcuni tra gli innumerevoli prodotti a base Olio Bonamini come pesto con basilico, patè di olive e pomodori secchi il tutto abbinato ai loro vini Soave DOC e Valpolicella DOP.

Giancarlo e Sabrina Bonamini

L’attenzione alla sostenibilità

Dalla tradizione all’innovazione con Sabrina Bonamini alla scoperta del nuovo Frantoio 4.0 nato con l’obiettivo di ottenere una maggior qualità a fronte di un azzeramento dello spreco delle materie prime, grazie ad una tecnologia all’avanguardia. Nel 2021 abbiamo realizzato il progetto dell’Industria 4.0 che ci ha permesso di acquistare dei nuovi macchinari, delle nuove attrezzature in frantoio, che sono tutte interconnesse  tra di loro  attraverso un tablet. Grazie a ciò l’operatore o il  frantoiano che sia può controllare l’apertura e la chiusura delle macchine, il controllo delle temperature, i tempi di lavorazione, aspetti fondamentali per l’ottenimento della qualità e soprattutto in questo momento storico ci permette di ridurre al minimo il costo energetico.

La sostenibilità è da sempre al centro dell’operato del Frantoio, partiamo in primis nell’oliveto dove non utilizziamo più prodotti chimici ma un distillato di legno che garantisce proprietà e vigoria delle piante e che ci permette di limitare e di ridurre e, speriamo nei prossimi anni, anche di eliminare l’uso del rame.

Sostenibilità significa anche valorizzare, dare nuova vita ai sottoprodotti di produzione. L’80% di un’oliva è sottoprodotto perché il 20% all’incirca è l’olio però il resto ossia l’acqua di vegetazione, la polpa, la buccia e il nocciolo possono essere riutilizzati. Il nocciolo delle olive può essere usato per riscaldare e quindi bruciando il nocciolo riscaldiamo l’azienda, la struttura e il frantoio.

Abbiamo in essere un progetto nuovo fino al 2024 in collaborazione con l’università sia di Padova che di Verona attraverso il quale cercheremo di estrarre i principi attivi da questi sottoprodotti che sono ricchissimi di polifenoli per creare degli integratori sia animali che umani. Partiremo con il creare un’alimentazione specifica per gli ovini per capire se poi nel tempo produrranno una carne migliore, un latte migliore e perché no anche dei cosmetici.

Per quanto riguarda il packaging tutta la carta che utilizziamo è marchiata FSC, un marchio di protezione ambientale e forestale. Noi stampiamo la carta e il cartone quindi portiamo via della carta, in cambio come azienda ripiantiamo alberi nelle foreste.

Olio: la raccolta 2022 diventa esperienza turistica