Un italiano su 3 sogna un figlio agricoltore. Guerra e pandemia hanno evidenziato tutta la strategicità del cibo, ed è quanto emerge da un’indagine Coldiretti.
Più di un italiano su tre sogna per il proprio figlio un futuro da agricoltore con un incremento del 22% rispetto a dieci anni. Il tutto è spinto dalla nuova convinzione comune che le campagne siano oggi capaci di offrire qualità della vita ma anche creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, peraltro destinate ad aumentare nel tempo. È quanto emerge da una indagine Coldiretti\Notosondaggi diffusa in occasione della Festa dell’educazione alimentare nelle scuole con migliaia di bambini provenienti da tutte le scuole d’Italia al Villaggio contadini della Coldiretti a Bari.
Strategicità del cibo
“Guerra e pandemia hanno evidenziato tutta la strategicità del cibo. Il risultato è un profondo mutamento culturale che si traduce – rileva Coldiretti – anche nelle scelte imprenditoriali con oltre 55mila giovani italiani che hanno scelto di costruirsi un futuro investendo nella terra, dalla coltivazione all’allevamento, dall’agriturismo alle vendite dirette fino alle bioenergie e all’economia. Una presenza che – sostiene l’organizzazione degli agricoltori – ha di fatto rivoluzionato il lavoro in campagna dove il 70 per cento delle imprese giovani opera in attività multifunzionali che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili”.
Gli agricoltori hanno salvato gli animali a rischio estinzione
Senza dimenticare l’impegno a difesa della biodiversità con il 25% degli agricoltori custodi che hanno salvato 418 prodotti e razze animali dal rischio di estinzione grazie ai sigilli di Campagna Amica che è under 35. “Va segnalato peraltro che tra chi fa dell’agricoltura una scelta di vita accanto al numero crescente di quanti hanno scelto di raccogliere il testimone dei genitori, la vera novità rispetto al passato – continua la Coldiretti – sono le new entry da altri settori o da diversi vissuti familiari che hanno deciso di scommettere sulla campagna con estro, passione, innovazione e professionalità”.
“L’agroalimentare può offrire un milione di posti di lavoro green nei prossimi 10 anni con una decisa svolta dell’agricoltura verso la rivoluzione verde, la formazione tecnica, l’innovazione, la transizione ecologica e il digitale da sostenere con strumenti mirati per i giovani agricoltori nel Pnrr” conclude il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “l’emergenza Covid ha fatto affiorare sia il tema del necessario rafforzamento della sovranità alimentare del nostro Paese, sia l’esigenza di una progetto lungimirante e pragmatico per un modello di sviluppo sostenibile, a partire dal cibo”.