Campionato Mondiale della Pizza 2022: i vincitori

Si è conclusa la scorsa settimana la XXIX edizione del Campionato Mondiale della Pizza, tre giorni di gara, ma soprattutto tre giorni di festa per la Pizza, un piatto simbolo della nostra Italia e che porta nel mondo cultura e tradizione. Ecco i vincitori delle varie discipline.

“Penso alla pizza e penso all’Italia”, queste le parole di una ragazza sudamericana, incontrata tra il pubblico del Campionato, che per lei rappresenta un appuntamento fisso ogni anno.

La pizza l’hanno inventata a Napoli e da qui ha conquistato il mondo divenendo uno dei piatti simbolo della nostra bella Italia. Uno dei piatti più imitato, adottato e riadattato in numerosi paesi e i tanti pizzaioli “stranieri” in gara a questa 29 edizione del Campionato Mondiale della Pizza ne hanno dato dimostrazione, sottolineando un concetto oramai lampante: la pizza è di tutti!

A far da contorno migliaia di persone tra curiosi e addetti ai lavori che hanno affollato il padiglione delle Fiere di Parma dal 5 al 7 aprile scorso, tra gli stand delle aziende professioniste del mondo della pizza, alla ricerca del miglior pizzaiolo del mondo e mosse dalla curiosità di conoscere un universo gastronomico che negli ultimi anni sta crescendo sempre di più.

La vera vincitrice è la pizza!

Erano ben 760 i concorrenti iscritti alle varie categorie, arrivati al Palaverdi di Parma da ben 40 paesi, tra questi anche molte donne, che in numero e bravura crescono sempre di più. Al centro di questi tre giorni c’era solo lei la pizza, proposta in centinaia di varianti dalla classica STG margherita e marinara, alla pizza alla teglia e alla pala, passando per quella senza glutine fino alle pizze classiche che si sono sfidate tra farine, impasti, idratazioni e gusti originali.

Per chi stava in giuria (pizzaioli storici, chef, tecnici di settori, giornalisti, nutrizionisti) non è stato semplice dover giudicare le centinaia di pizze che arrivavano dai forni a ritmo serrato. Ogni creazione passava prima sotto l’occhio vigile dei giudici ai forni, che controllavano con minuzia la lavorazione dell’impasto, la gestione del forno, i tempi di realizzazione. Ai tavoli gli altri giurati avevano il compito di giudicare cottura e gusto, dopo essersi fatti spiegare dal pizzaiolo di turno cosa avesse creato.

760 pizzaioli, gare, incontri e confronti per il Campionato Mondiale della Pizza 2022

La pizza nel piatto, cosa è andato in scena

È stato bello sentire l’emozione nella voce dei concorrenti, la commozione dei più giovani, vedere la luce della passione che li illuminava e l’entusiasmo con cui spiegavano abbinamenti e ingredienti. In giuria è passato di tutto, dalle semplici composizioni, ai sapori più audaci, agli allestimenti scenografici tra fumi, baldacchini, pulcinella e gli immancabili ingredienti di territorio. Senza dimenticare gli abbinamenti proposti anche con il vino e la birra artigianale. In tutte le pizze proposte c’è una grande ricerca negli impasti, uno studio preciso su idratazioni e mix di farine, fino alla scelta delle materie prime, non casuali e tutte con un ruolo preciso: raccontare una storia.

Km0 e territorio sono i concetti più gettonati, che trasformano la pizza in rappresentante di luoghi e narratrice di storie e tradizioni. Un concept che dà più valore a questo piatto che non è solo l’Italia nel mondo, ma diventa territorialità, orgoglio locale, cultura profonda. Dalla pizza con agnello e uovo di quaglia a riprendere gli ingredienti della Pasqua teramana, alla pizza con il bergamotto studiato nell’impasto o quella con i fichi e cedro per la Calabria, la pizza con carciofo, guanciale e mentuccia, piuttosto che quella all’amatriciana per il Lazio. E ancora salame di cervo o speck per il Trentino, il radicchio tardivo per il Veneto e così via.

Stessa cosa per l’estero, dove la pizza adottava le ricette tipiche dei paesi da cui venivano: pizza con base paella per un pizzaiolo di Malaga, pizza con l’avocado per un pizzaiolo indiano, e poi tanti francesi con i loro sapori rotondi grassi e importanti, come quella con zampetto ripieno di lardo.

Tra gli ingredienti più gettonati c’è la burrata, il pomodorino giallo, la granella di pistacchio, il guanciale e il pesce, che è apparso sotto diverse forme spesso più della carne.

I vincitori del Campionato Mondiale della Pizza 2022

Dopo tre giorni di gare, più di 1000, tra gli 800 concorrenti, che si sono affrontati in ben 10 sezioni divise in due categorie (gare di cottura e gare di abilità), sono stati “promossi” i migliori pizzaioli del mondo del 2022. A entrare nel palmares internazionale pizzaioli e pizzaiole provenienti da tutto il mondo, ma a farne da padrone gli italiani con ben 7 categorie vinte. Importanti anche i posizionamenti per Francia e Croazia.

Da menzionare il Trofeo Heinz Beck, presieduto dallo chef Heinz Beck che ha voluto premiare ex aequo i migliori chef di pizzerie del mondo: “Il livello dei piatti presentati e degli chef quest’anno è altissimo – spiega Heinz Beck – questi anni di stop, probabilmente, sono stati utili ai concorrenti a far pratica e a esercitarsi. Ci hanno sorpreso gli chef ungheresi, ma anche gli altri hanno presentato creazioni veramente meritevoli

Si aggiudica il primo posto della categoria pizza classica Paolo Moccia della “Pizzeria Da Orlando” di Cà de Caroli a Scandiano, (Reggio Emilia). Originario di Tramonti (Sa), ha a che fare con la pizza da 43 anni, iniziando all’età di 14 anni, e spostandosi dal sud al nord Italia, sempre con la stessa passione. “La pizza per me è qualcosa da scoprire giorno per giorno, qualcosa da studiare ed esplorare. Sono sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo per me e per i miei clienti e lo faccio con la curiosità e l’amore del primo giorno”. Questa la dichiarazione post gara del vincitore, concorrente già negli anni Novanta quando internet e i social non c’erano ancora, e poi nel 2016. Quest’anno a suo dire è stata una vittoria predestinata: “Dopo la sospensione della gara due anni fa per la pandemia ero intenzionato a ritirare l’iscrizione, sono stati i miei amici a convincermi a continuare in questo percorso. E devo dire che forse ci hanno visto giusto”.

Paolo Moccia vince con “la Pizza mantovana”, una sua rivisitazione del tortello di zucca emiliano contaminata con la tradizione mantovana. “Ho realizzato questa pizza come amarcord del mio primo assaggio dei tortelli alla zucca mantovana, con un impasto di farina 0, farina integrale e germe di grano, con idratazione del 75%, poi per la farcitura crema di zucca stufata, fiordilatte, pancetta lardellata, rosmarino, parmigiano e in uscita ancora parmigiano, amaretti sbriciolati e perle di aceto balsamico per dare un tocco di freschezza”.

Una pizza che sposa la tradizione, il territorio trova un equilibrio perfetto al gusto. E a proposito di equilibrio è lo stesso Moccia che vuole dare un consiglio ai giovani pizzaioli: “Siate umili e pensate con la vostra testa, cercate di essere voi stessi, lasciate da parte l’invidia e apritevi al confronto. C’è bisogno di confronto e condivisione se vogliamo far crescere il nostro mestiere. Pensate di fare una pizza per i vostri clienti e non per una gara, anche io quando ero giovane facevo pizze sovraccariche di ingredienti dove non era facile percepirne il gusto, il segreto è la semplicità, cercate di trovare l’equilibrio”.

Due vittorie rosa nella pizza in teglia e nella pizza a due e nella pizza senza glutine, Camelia Rusu e Nicole Batzella si aggiudicano il primo e secondo posto per la prima, mentre per la gara a due i primi due posti vanno a Caroline Maya (francese) e Clara Micheli, mentre Eleonora Franco e Jenny Fontebasso sono al secondo e terzo gradino del podio senza glutine.

Vincitori Pizza senza Glutine

Per la pizza senza glutine porta a casa il trofeo 2022 Fabio Alveti, giovane pizzaiolo di Ardea (Rm) attivo dal 2017 con la sua “Altro che impasto” e alla sua seconda partecipazione al Campionato in questa categoria molto particolare, ma diventata quotidiana nella ristorazione: “la difficoltà nella pizza senza glutine sta proprio nella lavorazione, non è facile lavorare e impastare farine diverse che hanno caratteristiche diverse. Il senza glutine ovviamente non è una moda ma un’esigenza e forse ancora il settore ristorativo non offre ciò che viene realmente richiesto. A mio avviso ci sarebbe bisogno di più luoghi, bar, ristoranti, pub con offerte mirate nei menu per i celiaci ed è quello che provo a fare con il mio lavoro”.

La pizza che porta Alveti alla vittoria è la Suprema, con base di besciamella, mozzarella, crema di tartufo e funghi, pecorino romano, zucchine romanesche e pancetta.

I premi e i vincitori

Gare di cottura

𝗣𝗶𝘇𝘇𝗮 𝗖𝗹𝗮𝘀𝘀𝗶𝗰𝗮

1° – Moccia Paolo

2° – Favero Daniel

3° – Criminisi Giuseppe

3° – Vassallo Domenico

𝗣𝗶𝘇𝘇𝗮 𝗶𝗻 𝗧𝗲𝗴𝗹𝗶𝗮

1° – Rusu Camelia

2° – Batzella Nicole

3° – Di Pietro Alberto

𝗣𝗶𝘇𝘇𝗮 𝗶𝗻 𝗣𝗮𝗹𝗮

1° – Criminisi Giuseppe

2° – Di Stasio Raffaele

3° – Gallizzi Andrea

𝗣𝗶𝘇𝘇𝗮 𝗡𝗮𝗽𝗼𝗹𝗲𝘁𝗮𝗻𝗮 𝗦𝗧𝗚

1° – Longobardi Manuel

2° – Matarazzo Mario

3° – De Palma Francesco

𝗣𝗶𝘇𝘇𝗮 𝗮 𝗱𝘂𝗲

1° – Maya Caroline (con Alain Patrick Fauconnet)

2° – Micheli Clara (con Alberti Giovanna)

3° – Conidi Piero (con Christian Conidi)

𝗣𝗶𝘇𝘇𝗮 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗴𝗹𝘂𝘁𝗶𝗻𝗲

1° – Alveti Fabio

2° – Franco Eleonora

3° – Fontebasso Jenny

𝗧𝗿𝗼𝗳𝗲𝗼 𝗛𝗲𝗶𝗻𝘇 𝗕𝗲𝗰𝗸

1° – Mattei Nicolai

2° – Gobeo Mattia

3° – Baraldo Manuel

𝗧𝗿𝗶𝗮𝘁𝗵𝗹𝗼𝗻

1° – Criminisi Giuseppe

2° – Vassallo Domenico

3° – Batzella Nicole

Premi Categoria Abilità

Pizza Più Larga

1° Nardin Dario, Pizzeria Aurora A Terrassa Padovana (Pd)

2° Pasini Daniele, Pizzeria Pizza Acrobatica A Imola

3° Borrelli Giorgio, L’arte Bianca a Palermo

Pizzaiolo Più’ Veloce

1° Zikulari Andi, Pizzeria D’angelo Pizza A Padova

2° Amendola Giuseppe, Pizzeria Ci Vediamo Da Mario A Reggio Emilia

3° Gomez Suarez Carlos David Pizzeria Riscaldato’s A Cartama (Malaga)

Freestyle

1° Matarazzo Nicola, Pizzeria Manuno A Brescia

2° Martos Del Arbol Antonio, Pizzeria Lalbero Pizzerias A Malaga

3° Falco Jerome, Falco Pizza A Sainte-Eulalie-En-Born

Premi Heinz Beck – I Primi Piatti In Pizzeria

Premi Speciali Della Giuria

Premio Miglior Abbinamento Vino MATTEI NICOLAI

Premio speciale della giuria: EX AEQUO CALIOLO ALESSANDRO E STRIULI ELISA