Il 2024 è un anno bisestile, questo per i più scaramantici non è una buona notizia, pare però che alcuni alimenti potrebbero scongiurare i nefasti presagi con il loro potere portafortuna. Scopriamo quali…
La tradizione popolare associa spesso gli anni bisestili a credenze negative, soprattutto alla sfortuna, è infatti molto famoso il detto “anno bisesto, anno funesto”. Questa percezione deriva dall’antica pratica romana di aggiungere un giorno extra al calendario ogni quattro anni, specificamente a febbraio, per allineare il calendario solare con le stagioni. Gli antichi romani consideravano questi giorni aggiuntivi come momenti di potenziale scompiglio e incertezza, attribuendogli un’aura di magia e di timore. Questa sensazione era poi amplificata dal fatto che febbraio era anche il mese in cui i romani commemoravano i defunti, un periodo quindi già carico di una certa aura negativa, carica di rispetto, timore e riflessione sulla mortalità. Questa concezione ha attraversato i secoli, influenzando le credenze popolari fino ad arrivare ai nostri giorni, nonostante non ci siano basi scientifiche che colleghino gli anni bisestili a eventi negativi.
La soluzione per i più scaramantici: alimenti portafortuna
Nonostante non esista alcuna prova concreta che collega gli anni bisestili a eventi avversi, per le persone superstiziose questi anni continuano a suscitare una certa inquietudine, frutto di tradizioni e credenze radicate nella cultura. La superstizione persiste quindi come un retaggio culturale, ed è proprio dalla cultura che potrebbe arrivare una soluzione per i più scaramantici. Ci sono infatti alimenti che secondo la tradizione popolare di diversi paesi del mondo sono dei portafortuna naturali; questi cibi nel corso dei secoli sono stati associati a specifici significati, e si pensa ancora oggi posseggano il” potere” di richiamare la buona sorte verso chi li consuma. Vediamo quindi quali sono gli alimenti portafortuna per scongiurare gli effetti di questo anno bisestile!
La lista degli alimenti portafortuna
Le lenticchie: universalmente considerate un simbolo di buona fortuna, grazie alla loro somiglianza con le monete che promette prosperità e ricchezza a chi le consuma. Tipicamente consumate alla fine dell’anno in Italia, vengono accompagnate da piatti come lo zampone o il cotechino, mentre in Ungheria sono servite come zuppa. Negli Stati Uniti si preferiscono i Black Eyed Peas (no, non stiamo parlando del famoso gruppo musicale) simili ai nostri fagioli dall’occhio, serviti nel piatto tradizionale “Hoppin’John” con riso, cipolla e bacon, per richiamare la fortuna economica.
Il melograno: pianta venerata nella mitologia greca e romana, è simbolo di fertilità grazie ai suoi grani succosi. In Grecia, è usanza spargere i suoi chicchi davanti alla porta di casa per attrarre ricchezza, e la tradizione vuole che le spose consumino questo frutto prima del matrimonio, come augurio di una famiglia numerosa. Secondo la tradizione popolare il melograno è associato alla vita e alla rinascita e il colore rosso dei suoi grani è storicamente associato alla buona sorte.
L’uva: simboleggia l’abbondanza e si crede che mangiarne dodici chicchi a Capodanno, uno per ogni mese, assicuri prosperità per l’intero anno. Questa credenza nasce in paesi come la Spagna, il Portogallo e il Brasile, dove si usa ancora oggi mangiare uva a Capodanno allo scoccare della mezzanotte, non solo come augurio di ricchezza economica ma anche come porta fortuna in amore.
Il maiale: animale ricercatore di cibo per eccellenza, è simbolo di progresso e benessere in diverse culture, dalla Spagna a Cuba. La sua immagine è talmente legata alla fortuna che ha ispirato i salvadanai. Per chi segue diete vegetariane, esistono alternative come le testine di marzapane a forma di maialino, specie in Germania dove la tradizione vuole che si brindi alla nuova annata con “Feuerzangenbowle”, una bevanda a base di vino rosso speziato e rum.
I peperoncini: ovviamente rossi, con il loro colore acceso e la loro forma affusolata che ricorda le corna, sono tradizionalmente considerati potenti amuleti contro il malocchio e simboli di forza e fertilità sin dai tempi antichi. Sono talismani considerati in grado di respingere le energie negative, e in Italia assumono anche una valenza culturale legata alla Campania.
Riso: similmente alle lenticchie, anche il riso è intriso di significati positivi e viene spesso utilizzato come simbolo di fortuna. È uno degli alimenti più diffusi sul pianeta terra e si trova nella dieta di moltissimi paesi, essendo di fatto il cibo più consumato al mondo. Viene considerato simbolo di purezza, abbondanza e fertilità, per questo viene lanciato ai novelli sposi nel giorno delle loro nozze. Può essere preparato in vari modi o semplicemente disposto sulla tavola o nelle ciotole come elemento decorativo portafortuna.
I mandarini: ultimi ma non ultimi, insieme agli altri agrumi, simboleggiano il prestigio e sono considerati di buon auspicio grazie alla loro forma sferica che evoca sia la ricchezza monetaria che l’infinità. Nel Capodanno cinese i mandarini vengono regalati agli ospiti come gesto di augurio per prosperità, fertilità e longevità nell’anno nuovo.