Lo hanno definito il più grande evento enogastronomico della Calabria e così è stato. Stiamo parlando del BOB Fest che si è svolto nel suggestivo Parco Archeologico di Scolacium lo scorso 30 giugno con oltre 150 professionisti del mondo food & beverage. Un evento sinergico dalle emozioni vibranti.
Lo hanno definito il più grande evento enogastronomico della Calabria. Poteva sembrare il solito slogan retorico o meglio ancora egocentrico e invece il BOB Fest è stato proprio questo, senza nessuna forzatura o autocelebrazione.
Il 30 giugno scorso abbiamo assistito ad un evento sinergico, di grande potere aggregativo, di condivisione e amore. Il BOB Fest non è stato solo un momento di ritrovo o di degustazione, non il solito evento di beneficenza, ma è andato oltre agli intenti. Roberto Davanzo e Anna Rotella con il loro dream team sono riusciti a catalizzare l’interesse e l’attenzione di amici e professionisti del mondo food & beverage, mettendo insieme oltre 150 tra pizzaioli, chef, pasticceri, bartender, vignaioli, panettieri e street fooder a cui si sono aggiunti giornalisti, istituzioni e musicisti che hanno animato la serata.
Se BOB è l’acronimo di Band of Brothers, mai nome è stato più azzeccato. L’adesione partecipata e appassionata di tutti ha caratterizzato questa prima edizione allargata del BOB Fest di un’atmosfera viva, gioiosa, in cui si respirava un senso di vera amicizia e fratellanza. Sembrava di stare in un’unica grande cucina con una brigata gigante e coesa. Tutti insieme per un unico scopo come la ricerca contro il cancro insieme all’Airc, tutti insieme per divertirsi, condividere, ridere, ritrovarsi, conoscersi, giocare, cucinare e far stare bene le persone (oltre mille) che hanno partecipato con curiosità e interesse alla serata.
Chi ha partecipato, lavorato, vissuto la sera del 30 giugno e del 1° luglio con la cena di gala ha vissuto tutto questo sentimento diffuso e ha portato con sé grandi emozioni, tangibili e forti, che non sempre è facile descrivere a parole.
Roberto Davanzo definisce il BOB Fest come l’evento dei sogni, il progetto da realizzare in cui buttarsi a capofitto appena ti si presenta l’occasione. Non ci ha, infatti, pensato due volte e nel giro di pochi mesi ha acceso una macchina gigantesca e realizzato il suo grande sogno: creare un evento collettivo e aggregativo del mondo del food che sia volano di promozione per la Calabria, la sua terra di cui è palesemente innamorato e grande narratore. Alla sua chiamata tutti hanno risposto positivamente e sono scesi a sud.
Ogni chef, pasticcere o pizzaiolo hanno portato all’assaggio una loro creazione che hanno condiviso con il pubblico curiosa di conoscere e provare cose nuove. Tanti gli ospiti calabresi doc e altrettanti da ogni regione italiana con i loro piatti del cuore. E molti si sono anche avvicendati sul palco nei vari talk dedicati alle diverse tematiche: pane, pasticceria, pizza e ristorazione. Discussioni e riflessioni su tradizioni, evoluzioni e necessità fatte insieme ai comunicatori, tutti caricati della responsabilità e del compito di saper raccontare la Calabria al di là degli stereotipi e dei singoli (oltre che soliti) prodotti, ma come terra di profonda cultura enogastronomica che guarda al futuro, grazie all’operato di chi la vive quotidianamente.
Il BOB Fest ha avuto e ha il grande merito di essere un momento di incontro di più persone che arrivano in Calabria da ogni parte d’Italia e non solo, dando loro la possibilità di scoprire questa regione nella sua “grande bellezza”. Il Parco Archeologico di Scolacium è stato il primo palcoscenico di questa edizione 2024, un tesoro sconosciuto ai più, che è stato vissuto dal tramonto a notte nella sua atmosfera suggestiva e in ogni sua parte (la cattedrale, il museo, l’uliveto secolare, il giardino) dove sono stati collocate le varie aree degustazione.
E come sottolinea Alessandra Molinaro di Timo Studio Enogastronomico: “Anche la Calabria è diventata palcoscenico di un racconto enogastronomico di portata nazionale. Il Festival è itinerante proprio con l’obiettivo di valorizzare la Calabria e di renderla una delle mete enogastronomiche imperdibili d’Italia”.
Il potenziale della Calabria è altissimo, lo abbiamo sempre detto e non siamo gli unici, ma bisogna crederci per dimostrarlo fino in fondo al di là dei confini regionali. Bisogna crederci e non aver paura di fare, proprio come hanno fatto Roberto e Anna con tutti i loro Brothers. Ed in effetti un evento così articolato e di portata nazionale in Calabria non c’era ancora stato, ma dal 30 giugno 2024 c’è e non si torna indietro, anzi si pensa già ad una prossima edizione e alla nuova location, visto che il BOB Fest si impone di essere itinerante per dare occasione di far conoscere la Calabria da nord a sud.
Cos’è successo il 1 luglio, seconda serata del BoB Fest
Dopo la grande festa di domenica 30 giugno a Parco Scolacium, il giorno successivo ci spostiamo a Tenuta Le Grazie a Curinga (Cz), circondati da ulivi e verde, per la cena di gala. Anche in questo frangente gli elementi messi insieme sono stati tanti e tutti in perfetta armonia: dai prodotti tipici calabresi di benvenuto, alla pizza fusion realizzata da Roberto Davanzo e Jacopo Mercuro, agli assaggi di Street Food e di golosi bocconi prima di sedersi a tavola, fino al momento clou del percorso di degustazione di sette portate che ha visto protagonista gli chef stellati calabresi Luca Abbruzzino, Nino Rossi, Luigi Lepore, Riccardo Sculli, Antonio Biafora insieme a Gianfranco Pascucci e Alfio Ghezzi. Conclusione internazionale con Mauro Pompili e Maya Sittisuntorn della pasticceria Marble a New York, che ci hanno letteralmente conquistati con la loro personale visione di dessert, che rompe gli schemi. Ultimo atto alla classica pasticceria con tanto di torta per il BOB Fest di Gino Fabbri e la pasticceria moderna di Morè Soverato con i fratelli Fiorella e Antonio Staglianò. Anche in questo caso l’unione fa la forza.
Serata lunghissima, in pieno stile matrimonio meridionale se vogliamo tentare un parallelismo, ma vissuta tutta d’un fiato e questa volta anche con belle emozioni al palato. Il BOB Fest 2024 si conclude così, lasciandoci con il cuore pieno e gli occhi brillanti. E come ci dice Silvia Rotella di Timo: “la vita non sarà la stessa dopo questo BOB Fest, se prima era noiosa, ora sarà stimolante”. Stimolo che viene vissuto come speranza anche a vedere in Calabria più eventi come questo, a credere e investire in una regione straordinaria.
Crediti foto: Alberto Blasetti, Daniele Criscenzo, Simona Gangale, Niko Pagnotta.