100 Spigolature Gastronomiche, una spigolatura al giorno…

Girando tra gli scaffali al supermercato per la consueta spesa quotidiana o settimanale, vi siete mai chiesti l’origine del nome di alcuni tra i più comuni o storici prodotti che mettiamo nel carrello? Ecco allora questa guida a puntate, che spiega la provenienza, il significato e qualche aneddoto legato ad alcuni marchi o agli stessi prodotti. In questo nuovo appuntamento scopriamo trenta curiosità – una per ogni giorno del mese – legate ad alcuni prodotti o alimenti che vediamo o utilizziamo più frequentemente.

1. L’arancia non è il frutto con il maggiore contenuto di vitamina C. Tra la frutta, il ribes nero e il kiwi nel contengono di più. Tra la verdura, spiccano broccoli e prezzemolo.

2. Il pomodoro, dal punto di vista botanico, è un frutto. Come tale, è il frutto più consumato nel mondo.

3. Carote e piselli sono due alimenti che tradizionalmente si cucinano sempre insieme. Il motivo è presto detto: sono le uniche due verdure che, secondo alcune leggende, vennero portate sulla Terra dagli alieni.

4. Il 25% della produzione mondiale di nocciole è acquistato da FERRERO per produrre la Nutella.

5. La ciliegie contenute nei Mon Chéri, provengono da Fundão un comune nella zona centrale del Portogallo. Ogni anno FERRERO acquista circa 150.000 tonnellate per produrre i suoi celebri cioccolatini.

6. Il termine riferito al riso Basmati ha origine dal sanscrito vasaymayup. Vasay significa aroma e mayup intriso. Viene coltivato da secoli in India e in Pakistan.

7. Le ostriche, al pari delle aragoste, in passato erano considerati alimenti poveri. È consigliabile mangiarle sono nei mesi che iniziano (in francese) per ‘R’.

8. Il liquido all’interno delle ostriche è detto liquore.

9. La carne che acquistiamo si classifica in cinque tipologie: ROSSA (equina, ovina e di manzo), ROSATA (di maiale e di vitello) BIANCA (pollame, di agnello, di coniglio e di piccione), NERA (di cinghiale, anatra selvatica, fagiano, lepre e selvaggina in genere) e GRIGIA (faraona).

10. L’apriscatole venne ideato 48 anni dopo l’invenzione di scatolette e lattine.

11. Il nome scientifico del mal di testa da gelato e della spiacevole sensazione di ‘cervello gelato’ è detta sphenopalatine ganglioneuralgia.

12. L’acqua calda disseta più dell’acqua fredda e ghiaccia prima dell’acqua fredda.

13. La data di scadenza indicata sulle bottiglie d’acqua è riferita al contenitore e non all’acqua stessa. L’acqua in bottiglia, se conservata correttamente, non scade. L’indicazione Da consumarsi preferibilmente entro il c’entra con la bottiglia (12-24 mesi se è di plastica, fino a 36 mesi per la versione in vetro) e riguarda la capacità dell’acqua di mantenere le sue caratteristiche. 

14.  Occorre più acqua per produrre una bottiglia d’acqua rispetto alla quantità di  acqua che la stessa bottiglia è in gradi di contenere.

15.  Per gustarla al meglio, l’acqua naturale in bottiglia andrebbe servita a 10-12°C, mentre quella frizzante a 8-10°C.

16. In Italia si imbottigliano 252 marche diverse di acqua confezionata.

17. Negli Stati Uniti, una lattina di Coca-Cola o Pepsi costa meno di una bottiglia d’acqua.

18. La colla di pesce, usata come addensante, è principalmente derivata dalla cotenna del maiale o dalle ossa e dalle cartilagini del manzo. Il nome deriva dal fatto che, in origine, veniva utilizzata la cartilagine del pesce o la vescica natatoria dello strione.

19. Per produrre il contenuto di una bustina di zafferano da 0,15 grammi  normalmente commercializzata, occorrono 20 fiori da cui si ricavano 60 pistilli di Crocus Sativus.

20. Il nome corretto della mela renetta, originaria della Francia, è reinette. In alcune zone del Piemonte è chiamata Mela Savoia in onore alla Casa Reale, i cui membri pare ne fossero ghiotti.   

21. Per utilizzare il ketchup HEINZ fino all’ultima goccia occorre picchettare la bottiglietta di vetro esattamente dove si trova il numero ‘57’, posizionato per garantire un flusso regolare e senza intoppi del condimento.  Anche la scelta del ‘57’ non è casuale: rappresentava un numero fortunato per il fondatore Henry Heinz.    

22. Contrariamente alla credenza popolare, nel mondo sono commercializzati più di 60 tipi di Coca-Cola. Nel nostro Paese, tuttavia, si trovano solo quattro versioni: Original Taste, Zero, Limone Zero Zuccheri e Zero Zuccheri Zero Caffeina.

23. In Europa le lattine di alluminio utilizzate per birra e bevande gassate hanno la capacità di 33 cl ossia ⅓ di litro. In Nord America, le lattine contengono 35,5 cl di prodotto corrispondenti a 12 once, la capacità standard di molti contenitori per alimenti, dai piselli alla birra, venduti al supermercato.

24.  Le vendite dei FERRERO ROCHER e dei Mon Chéri, in Italia, vengono sospese durante il periodo estivo per via delle alte temperature e della bassa domanda.

25. Esiste una varietà dalla polpa gialla detta coco-ananas o cocomero giapponese. Pesa al massimo 6 kg e la polpa al suo interno, leggermente meno zuccherina ma più dissetante del cocomero tradizionale, contiene circa il 95% di acqua.

 26. Le bibite analcoliche effervescenti a base di arancia prodotte in Italia e vendute come ‘aranciata’ o comunque con un nome riferito al frutto, devono avere un contenuto di succo non inferiore al 20% del contenuto oppure una quantità equivalente di succo concentrato o disidratato.

27.  I due frutti con il maggiore numero di calorie per 100 grammi sono il cocco (364 kcal) e l’avocado (238 kcal). Per contro, il cocomero apporta appena 16 kcal.

28.  La capacità più diffusa delle bottiglie di vino è 75 cl o ¾ di litro. Per la scelta di questa misura sono state elaborate diverse teorie. Tra queste, la prima si basa sul numero di bicchieri utilizzati nelle osterie. La loro singola capacità era di 12,5 cl e una bottiglia ne conteneva quindi sei, cioè la misura ritenuta standard. L’altra si rifà ai galloni imperiali, unità di misura di volume nell’Inghilterra di un tempo. Ogni cassa di vino aveva il limite di 2 galloni (pari a 9,08 l) e poiché gli inglesi consideravano la cassa composta da dodici bottiglie risultava che ciascuna di esse avrebbe dovuto essere da 75 cl.

29.  Nonostante la Nutella sia un prodotto italiano, tutti e sette ingredienti con i quali viene preparata provengono dall’estero. Solo alcuni lotti di vasetti in vetro per contenerla sono Made in Italy.

30. Contrariamente a quanto si possa credere, considerato il nome, il Pecorino Romano DOP viene prodotto per oltre il 90% in Sardegna e la restante percentuale è distribuita tra Lazio e provincia di Grosseto.

100 Spigolature Gastronomiche: liquori e digestivi come al ristorante