Il Magliocco Day e la focaccia al Magliocco di Lorenzo Fortuna

C’è un vitigno antico che parla la lingua del futuro. Si chiama Magliocco ed è il cuore pulsante di una rivoluzione gentile, fatta di terra, vino e visione. Dopo il successo dell’edizione 2024, il Magliocco Day conferma la sua riuscita, con un nuovo appuntamento realizzato il 18 giugno ad Altomonte, uno dei borghi più belli della Calabria, presso l’Hotel Barbieri.

Sì, perché il Magliocco non è solo un vitigno: è un manifesto. Una dichiarazione di identità per una regione che sta imparando a raccontarsi con nuove parole, più consapevoli e meno nostalgiche. Enoturismo, cultura, gastronomia e formazione si danno appuntamento in una giornata che è molto più di una festa del vino: è un laboratorio aperto sul futuro possibile del Sud.

Magliocco Day, l’idea e l’evento

L’idea – nata dall’intuizione di Antonio Andreoli e sviluppata in sinergia con un nutrito Comitato organizzativo e partner tecnici – mette in rete oltre 80 cantine tra le più rappresentative della regione, coinvolge associazioni come ONAV, INAP, FISAR, e chiama a raccolta nomi di peso come gli chef stellati Peppe Guida ed Enzo Barbieri. Un evento che respira a pieni polmoni e mette insieme mondi: quello del vino, certo, ma anche dell’artigianato alimentare, del turismo esperienziale, della comunicazione culturale.

Tra le novità dell’edizione 2025 registriamo il lancio della piattaforma “Destinazione Magliocco”, n’iniziativa che promuove il turismo esperienziale legato al vitigno Magliocco, pensata per attrarre viaggiatori del gusto in cerca di autenticità, e la creazione del “Registro dei Vini Calabresi”, una mappatura ragionata delle eccellenze vitivinicole della regione.

Come sottolinea Andreoli: “Il Magliocco è un punto di partenza per costruire una filiera consapevole. Non parliamo solo di vino, ma di cultura produttiva, di territori che fanno rete, di un sistema che può raccontare la Calabria in modo nuovo e credibile”.

Nella Sala dei Vini, quaranta cantine hanno dato voce – e corpo – al Magliocco in tutte le sue sfumature. Un vero e proprio racconto liquido fatto di passione, pazienza e terroir. Non mancava l’area gastronomica con trenta stand pronti a sorprendere anche i palati più scettici in cui chef, pizzaioli e pasticceri hanno celebrato in modo collettivo questo vitigno.

Tra le creazioni che hanno lasciato il segno, il babà salato al Magliocco, ideato da Alex Viscomi servito con crema di stocco mantecato e cipolla caramellata al Magliocco, firmata dallo chef Simonluca Barbieri; il Gelato al Magliocco con il tarallo sbriciolato dello chef di Morano Pierluigi Vacca si è fatto notare e ricordare e poi la la focaccia sia inversione salata che dolce al Magliocco firmata dal pizzaiolo da Lorenzo Fortuna: un impasto soffice, farcito con crema di ricotta e coronato da una riduzione al vino che sembrava poesia al cucchiaio. Non sono mancati i piatti e le creazioni del padrone di casa Enzo Barbieri e dell’ospite d’eccezione lo chef Peppe Guida di Antica Osteria Nonna Rosa.

La Focaccia al Magliocco di Lorenzo Fortuna

Si tratta di una Focaccia sia nella versione dolce che salata, con impasto al Magliocco pensata e realizzata dal pizzaiolo di Rende, fortemente legato al territorio e che ha voluto omaggiare così non solo un areale di produzione, ma anche un vitigno che sta dando grande soddisfazione, anche nella riuscita in cucina. Morso croccante e aromatico, leggera e golosa allo stesso tempo. La versione salata si arricchisce di una serie di ingredienti tipici, mentre quella dolce rimanda immediatamente ad una delle creazioni natalizie del maestro.

Focaccia al Magliocco salata

Ingredienti: Farina tipo 1 Molino Bruno; Patate della Sila bollite; Vino Magliocco; acqua; lievito; sale; olio evo e rosmarino

Topping: Porcini trifolati; granella di nocciola, pancetta di suino nero e caciocavallo affumicato bruciati al cannello

Focaccia al Magliocco dolce

Ingredienti: Farina tipo 1 Molino Bruno; Patate della Sila bollite; Vino Magliocco; acqua; lievito; sale; uova; burro; zucchero; miele.

Topping: Montata di ricotta agli agrumi, gel di Magliocco, miele millefiori, scaglie di cioccolato fondente, scorzette di arancia candita, cardamomo.

Terre di Cosenza la nuova Calabria del vino.