Il primo match si fa col menù: così si innamora la Gen Z

Il modo di amare è cambiato. Così come è cambiato quello di sedersi a tavola. Sempre più spesso, per i giovani della Gen Z, questi due universi – amore e cibo – non solo si incontrano, ma si fondono, creando nuove dinamiche, nuovi linguaggi, nuove regole. A raccontarlo è Tinder, in collaborazione con Gambero Rosso, attraverso una ricerca che esplora i modi in cui i ragazzi e le ragazze di oggi vivono il dating… e il food.

La cena è il nuovo primo bacio

Una volta ci si conosceva a scuola, in piazza o al massimo tramite un’amica in comune. Oggi ci si matcha. Si scorre a destra, si scambia una battuta, si condivide un meme. E quando si decide di vedersi? Il 58% della Gen Z non ha dubbi: il primo appuntamento ideale è a cena. Non al cinema, non al parco, non a prendere un gelato come si faceva qualche anno fa. Oggi si cena insieme.

E non basta scegliere un posto qualsiasi. La scelta del ristorante – o dell’esperienza gastronomica – dice tanto (se non tutto). Meglio un locale etnico che faccia scoprire sapori nuovi, o magari un ristorante con un’attenzione particolare alla sostenibilità. L’importante è che sia coerente con il proprio modo di essere. Perché per la Gen Z mangiare insieme è un modo per capirsi al volo: si parla, ci si guarda, ma soprattutto si osservano le scelte altrui. Sei uno di quelli che ordina sempre lo stesso piatto? Metti il ketchup sulla pasta? Non condividi i contorni? Occhio, potresti non avere un secondo appuntamento.

Il food come nuova bio sentimentale

Il cibo non è più solo una necessità, ma un’estensione della propria identità. E questo Tinder lo sa bene: nei profili degli utenti della Gen Z compaiono sempre più spesso riferimenti espliciti al cibo. C’è chi dichiara senza mezzi termini “matcho solo con chi ama il sushi”, oppure “non uscirò mai con chi non mangia carbonara”. Altri giocano con l’ironia: “Vegetariano inside”, “pizza lover”, “al primo appuntamento porto la Nutella”.

In fondo, è una forma di selezione naturale. Il piatto preferito è diventato come una playlist Spotify: dice chi sei, come pensi, cosa ti piace. E se il cibo è incompatibile, probabilmente anche il resto lo sarà. Non è solo questione di gusto, ma di visione del mondo. Lo conferma la ricerca presentata da Tinder e Gambero Rosso: il cibo è il nuovo filtro sentimentale.

Love is plant-based

Una delle tendenze più evidenti riguarda la crescita dell’alimentazione vegana e vegetariana tra i più giovani. Non è solo una moda, ma un modo di vivere. E quando si tratta di sentimenti, questa scelta conta: il 40% della Gen Z intervistata afferma di preferire partner che condividano le stesse abitudini alimentari. Non per chiusura, ma per armonia.

E così nascono nuove abitudini d’incontro: si scelgono ristoranti con proposte plant-based, si sperimenta il veg-burger al posto della classica bistecca, si prenota al bistrot green sotto casa. Anche il primo appuntamento diventa più consapevole, più attento al pianeta, più connesso a un’etica comune.

Ma questa rivoluzione non si ferma al piatto. Abbraccia un’idea più ampia di intimità, di conoscenza, di relazione. Non è più il modello “cena elegante + film + bacio sotto casa” a dominare. Oggi va forte il pic-nic improvvisato, la cena a casa cucinata insieme, lo street food condiviso seduti sul marciapiede. È l’esperienza che conta, non l’apparenza.

La Gen Z è fluida, concreta, pragmatica. Non cerca la perfezione, ma l’autenticità. E questo vale anche nei sentimenti. L’idea di coppia è più aperta, meno rigida. Si esplorano relazioni di vario tipo – sentimentali,

sessuali, affettive – con l’idea che tutto possa evolvere. Proprio come un buon piatto: può sorprendere, cambiare, lasciare il segno anche se non è quello che ti aspettavi.

Il ruolo delle piattaforme (e dei media)

Tinder non è più solo una “app per rimorchiare”. È un osservatorio culturale, uno strumento per leggere i cambiamenti sociali in tempo reale. Ed è anche per questo che ha scelto di collaborare con Gambero Rosso, uno dei brand più autorevoli nel mondo enogastronomico italiano. L’obiettivo? Mettere insieme due mondi apparentemente lontani – l’amore e il food – per dimostrare quanto in realtà siano ormai legati.

La ricerca “Dating, love e food: le nuove connessioni” è stata presentata alla Città del gusto di Roma con una tavola rotonda che ha coinvolto esperti di comunicazione, psicologi, giornalisti, influencer e ristoratori. Un dialogo a più voci su come cambia il modo di stare insieme – e di mangiare – tra le nuove generazioni. Con un messaggio chiaro: le relazioni si fanno anche (e forse soprattutto) a tavola.

Mangiare è un atto intimo, profondo. Come amare. E forse proprio per questo, oggi più che mai, le due cose vanno di pari passo. La Gen Z non cerca solo affinità fisiche o mentali, ma anche gustative. Perché il cibo è un linguaggio potente. Unisce, divide, seduce, comunica. E in un’epoca in cui le parole a volte mancano, mangiare insieme resta uno dei gesti più sinceri che si possano fare.

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