Gelato confezionato, salutare e sostenibile. Sfatiamo qualche mito con il presidente di Istituto del Gelato Italiano.

Estate tempo di gelato. Un’affermazione non proprio esatta considerando che il gelato lo troviamo tutto l’anno sia nelle gelaterie che nel banco frigo del supermercato, ma i cliché come questo che sono duri a morire ce li porteremo dietro ancora per un po’. Un cliché sul gelato che invece puntiamo a smontare è quello sul gelato confezionato, di cui spesso si pensa male, si associa al mondo industriale e per questo motivo si tende a pensare di poca qualità o non propriamente sano. Invece le cose non stanno come si pensa.

Il gelato confezionato è cambiato negli anni, sicuramente un prodotto frutto della ricerca in campo alimentare e nutrizionale, che oggi abbraccia salute e sostenibilità. Questo anche grazie alla presenza dell’IGI, Istituto del Gelato Italiano, che dal 1991 tutela e diffonde la cultura del gelato, promuovendo la conoscenza dei prodotti della gelateria industriale italiana e che nel 1993 ha messo a punto un Codice di Autodisciplina Produttiva, che fissa le regole della gelateria industriale, garantisce un alto standard qualitativo in fase di produzione e​​rappresenta ancora oggi in Italia l’unico esempio di Codice di Regolamentazione nel settore della gelateria.

E proprio sul tema del gelato del futuro è stata condotta un’indagine da AstraRicerche per IGI, su un campione di 1.013 italiani tra i 18 e i 65 anni, da cui si sottolinea la crescita importante del settore, (nel 2024 in Italia sono state prodotte 166.377 tonnellate di gelato confezionato, per un valore di 1,84 miliardi di euro, con un consumo pro capite di circa 2 kg. Le vendite hanno superato i 3,7 miliardi di porzioni, mantenendo i livelli del 2023 – fonte: Unione Italiana Food e Circana); una produzione sempre più alta, una percezione migliorata, con un 60% degli italiani che lo posiziona nelle coccole intramontabili.

Per approfondire il tema e i risultati della ricerca, abbiamo fatto qualche domanda a Michelangelo Giampietro, presidente IGI e Medico specialista in Medicina dello Sport e in Scienza dell’Alimentazione.

Michelangelo Giampietro, presidente IGI

Dottor Giampietro quali sono i vantaggi del gelato confezionato?

Il gelato confezionato è un alimento con numerosi aspetti positivi. Primo fra tutti, è igienicamente sicuro, protetto dalla confezione e dalla catena del freddo, che ne garantisce la conservazione e l’integrità senza bisogno di conservanti. Inoltre, l’etichetta nutrizionale chiara e completa permette al consumatore di conoscere esattamente cosa sta mangiando e di gestire con consapevolezza le porzioni. Il gelato confezionato è disponibile in una grande varietà di gusti, formati e porzioni. È pratico, accessibile e può essere consumato da tutti ovunque e in ogni momento della giornata e dell’anno.

Vogliamo sfatare qualche mito sulla qualità del gelato confezionato?

Il primo falso mito da sfatare è che il gelato confezionato contenga conservanti: non è vero. Grazie alla catena del freddo e alla confezione, è naturalmente protetto da alterazioni e contaminazioni. Un altro mito è quello secondo cui sarebbe poco salutare: anche questo non è corretto. Le aziende che producono gelati confezionati sono da sempre attente alle esigenze di salute dei consumatori e, tra l’altro, in tal senso non impiegano più da molti anni i cosiddetti acidi grassi idrogenati che possono apportare i cosiddetti acidi grassi trans (TRANS), potenzialmente rischiosi per la salute cardiovascolare, e rispettano standard produttivi elevatissimi. Inoltre, il Codice di Autodisciplina che abbiamo istituito garantisce qualità, sicurezza e trasparenza.

Perché è necessario un Codice di Autodisciplina per i prodotti della gelateria industriale?

Ad oggi in Italia e in Europa non esiste una normativa specifica sul gelato, proprio per questo, l’Istituto del Gelato Italiano ha messo a punto, sin dal 1993, un Codice di Autodisciplina della produzione del gelato industriale che rappresenta un punto di riferimento fondamentale per tutta l’industria del gelato italiano. Il Codice serve, quindi, a garantire alti standard qualitativi, trasparenza e sicurezza lungo tutta la filiera produttiva e di distribuzione. È uno strumento fondamentale per tutelare il consumatore e per mantenere elevata la qualità del gelato confezionato italiano, riconosciuto nel mondo come un prodotto di eccellenza.

Il gelato confezionato è nato in Italia, un primato che testimonia la nostra capacità di innovare anche nel mondo dolciario: una qualità made in Italy che si riconosce ancora oggi.

L’Italia è la patria del gelato. Le nostre imprese si distinguono per innovazione, qualità delle materie prime, sicurezza alimentare e capacità creativa. I prodotti italiani si basano su filiere controllate, ingredienti di qualità tracciabili e attenzione all’ambiente. È per questo che il nostro gelato confezionato è esportato in tutto il mondo e rappresenta una punta di diamante del Made in Italy alimentare.

Negli anni come si è evoluto e migliorato il gelato confezionato?

Il gelato confezionato oggi è frutto di ricerca, sostenibilità e innovazione. Nel corso di EXPO Milano 2015 l’industria del gelato confezionato ha sottoscritto con il Ministero della Salute un protocollo di riformulazione in cui sono stati individuati dei chiari obiettivi di miglioramento delle caratteristiche nutrizionali dei prodotti rivolti ai bambini. Il monitoraggio degli impegni ha mostrato un netto miglioramento delle caratteristiche nutrizionali dei gelati rispetto al recente passato, per il contenimento di zuccheri, grassi saturi e ridimensionamento delle calorie per porzione. Tale miglioramento è andato oltre agli obiettivi prefissati, grazie alle iniziative di riformulazionevolontarieportateavantidalleaziendeeairecentiforticambiamentidimercato che hanno ulteriormente accelerato il percorso intrapreso nell’andare incontro alle esigenze dei consumatori.

Segnaliamo, inoltre, che secondo una recente Ricerca di AstraRicerche per IGI è emerso che gli italiani lo immaginano sempre più personalizzato, salutare e sostenibile. Già oggi le aziende puntano su packaging biodegradabili, ingredienti biologici, e gelati arricchiti con vitamine, fibre, fermenti lattici. La tecnologia ha permesso l’introduzione di formati pratici, gusti nuovi, e non manca chi arriva a sognare il gelato che non si scioglie o realizzato con stampa3D. L’industria è in grado di combinare tradizione, qualità e avanguardia, rendendo il gelato confezionato sempre più attento ai bisogni del consumatore contemporaneo.

Il gelato da un punto di vista nutrizionale come si deve collocare nella nostra alimentazione?

Il gelato è un alimento adatto a tutte le età. Tutti i gelati contribuiscono all’apporto di acqua, ghiaccioli e sorbetti in particolare, e contengono zuccheri, mentre i gusti alle creme contengono anche proteine, grassi vitamine e sali minerali. È perfetto per uno spuntino, una merenda, un dopo pranzo-cena, ma anche come sostituto del pasto, soprattutto nei mesi caldi, se associato a una porzione di ortaggi o verdure oppure frutta. Può essere parte anche di una dieta ipocalorica, se consumato in porzioni adeguate e con consapevolezza. Inoltre, è gradito dagli anziani, utile nei casi di difficoltà a masticare e/o perdita del gusto.

Quale tipologia di gelato preferire a livello nutrizionale? E quanto gelato possiamo mangiare?

Dipende dal contesto. Per uno snack leggero vanno bene porzioni da 100-150 kcal. Se invece si consuma il gelato come pasto principale, meglio optare per una porzione da 350- 400 kcal, accompagnata da frutta o verdura. Dal punto di vista nutrizionale, sono ottimi sia i gelati alla crema, nutrizionalmente più “ricchi” e completi, sia quelli alla frutta, più leggeri e idratanti. La chiave è la moderazione e la varietà.

Che valore ha e che ritualità c’è intorno al gelato confezionato, che è tra i comfort food assoluti del nostro immaginario?

Il gelato confezionato è un simbolo della nostra cultura alimentare, una vera coccola che unisce le generazioni. È associato a emozioni positive: gioia, spensieratezza, estate, mare, infanzia. Il 60% degli italiani lo considera un comfort food intramontabile. Viene consumato in casa, ma anche in momenti speciali, spesso in condivisione con gli altri. È molto più di un alimento: è un rito familiare, un piacere quotidiano, un ricordo felice.

Imparare a degustare il gelato per conoscerne il vero gusto. Parola della maestra gelatiera Pina Molitierno.