Torna Enorme -Piccolo salone del vino artigianale e quest’anno fa tappa ad Apice.

Il 22 e 23 giugno 2025, tra le mura antiche del Castello dell’Ettore, nel borgo di Apice (BN), va in scena la terza edizione di Enorme – Piccolo salone del vino artigianale. Dopo l’Irpinia, il viaggio continua nel cuore del Sannio, confermando l’anima itinerante della manifestazione e la sua volontà di intrecciare il vino con i luoghi, le comunità e le memorie che abitano le due aree interne della Campania.

Oltre cinquanta vignaioli italiani ed europei, performance artistiche, musica dal vivo, laboratori e incontri: Enorme non è solo una fiera, ma un’esperienza corale che intreccia agricoltura sostenibile, identità locali e visioni future.

Abbiamo incontrato Roberto De Filippis, presidente dell’APS Enorme, titolare e oste della vineria La Posta di Grottaminarda (Av), per farci raccontare com’è nato l’evento, cosa lo ispira, cosa attende chi deciderà di partecipare e dove vuole arrivare.

 Come è nata l’idea di Enorme – Piccolo salone del vino artigianale?

L’idea di un salone dei vini artigianali in queste aree nasce intorno alle discussioni e alle riflessioni di un gruppo di vignaioli, addetti del settore e conoscitori con l’obiettivo di colmare un vuoto in una zona – quella dell’Irpinia e del Sannio – con una grande vocazione vitivinicola, ma priva di uno spazio di condivisione. La necessità è quella di coniugare intenti, saperi, conoscenze e celebrare la terra, il territorio e le risorse che questa zona offre.

Qual è il ruolo delle aree interne, come l’Irpinia e il Sannio, all’interno del vostro progetto culturale?

Le aree interne sono il cuore pulsante di Enorme, non solo come sede fisica ma come centro ideale del progetto. I protagonisti sono produttori che hanno scelto consapevolmente di restare in territori complessi, dove spesso mancano infrastrutture, servizi e visibilità. Nonostante questo, l’Irpinia e il Sannio hanno saputo costruirsi una credibilità enologica importante, sia a livello regionale che nazionale. Il nostro lavoro si intreccia con queste traiettorie, cercando di creare valore, attivare reti, dare risonanza a queste storie di “restanza” e visione.

Cosa vi ha spinto a scegliere Apice e il Castello dell’Ettore come sede della terza edizione?

La scelta di Apice nasce dalla natura nomade che caratterizza Enorme: ogni edizione deve portare alla luce un nuovo luogo, una nuova narrazione. Apice, con il suo borgo fantasma e il Castello dell’Ettore, rappresenta perfettamente il senso di sospensione e rinascita che vogliamo raccontare con il vino artigianale. È un luogo simbolico, sul confine tra Irpinia e Sannio, che incarna il valore dell’incontro, dell’apertura, del dialogo.

Castello_dell’Ettore_Apice (foto David Ardito)

Quali criteri guidano la selezione dei vignaioli che partecipano a Enorme?

Fin dalla prima edizione le aziende che hanno scelto di aderire sono state selezionate tra quelle che seguono direttamente tutte le fasi produttive, dalla coltivazione della vite all’imbottigliamento e che utilizzano solo uve proprie o acquistate nello stesso territorio. La selezione si è orientata su quelle cantine che non utilizzano prodotti chimici di sintesi, erbicidi, fungicidi, sistemici ed organismi manipolati geneticamente, che fanno un utilizzo consapevole della solforosa SO2 e che non utilizzano elementi esogeni che possano distogliere dalla rappresentatività di un terroir.

Oltre ai produttori italiani, parteciperanno anche cantine da vari Paesi europei. Che tipo di contributo portano all’evento?

L’apertura a vignaioli stranieri nasce dal desiderio di allargare l’orizzonte, mantenendo però saldo il legame con i territori. Invitiamo cantine estere che condividono la nostra visione e che, pur operando in contesti diversi, lavorano con gli stessi principi di sostenibilità, cura artigianale e indipendenza. Questo scambio ci arricchisce: le loro esperienze diventano strumento di confronto rafforzando l’idea che anche le aree interne possono diventare luoghi di dialogo internazionale. Quest’anno saranno oltre cinquanta i vignaioli presenti, provenienti da tutta Italia e da Paesi come Austria, Francia, Germania, Slovenia e per la prima volta, Stati Uniti.

Durante le due giornate del salone, oltre ai banchi d’assaggio, ci saranno anche incontri, talk o laboratori?

Sì, il programma culturale è parte integrante dell’evento dalla prima edizione. Domenica 22 ospiteremo Slow Wine, che presenterà il progetto “Unpacking Wine” e la campagna per la riduzione del peso delle bottiglie, un tema cruciale per la sostenibilità del comparto. Lunedì 23 ci sarà un laboratorio-degustazione intitolato “Apice chiama, l’Apice risponde”, curato da Diego Sorba e Fortunato Sebastiano, con ospite il produttore toscano Stefano Amerighi, riferimento per la Syrah in Italia.

Che ruolo ha l’arte e la musica all’interno dell’esperienza Enorme?

Arte, musica e vino condividono da sempre un destino comune: sono espressioni di cultura, di territorio e di emozione. Mi vengono in mente Pavese, Capossela, Sinatra che hanno scritto, dialogato con il mondo del vino e dell’accoglienza. Ogni anno coinvolgiamo artisti, anche locali e che hanno avuto già grandi riconoscimenti internazionali. Ad esempio lo scorso anno abbiamo avuto Kanaka Studio, Annibale Siconolfi, Ortogonale che hanno portato linguaggi nuovi, creando connessioni profonde con il pubblico. Ad arricchire il programma musicale di questa terza edizione ci saranno le esibizioni live di Psyché, Makardìa, Reddog & Boom Buzz.

Quali sono gli obiettivi a lungo termine di Enorme?

Nel breve, vogliamo portare a termine con successo questa terza edizione (sorride, ndr), ma guardando avanti l’obiettivo è rafforzare Enorme come piattaforma permanente. Vogliamo diventare un punto di riferimento per chi lavora con etica e passione, supportando le piccole aziende, promuovendo un mercato più diretto e consapevole. Lavoriamo per far entrare sempre più vini “giusti” nei ristoranti e nelle trattorie delle aree interne, ma anche per costruire una rete culturale che unisca produttori, ristoratori, appassionati e operatori. Una rete viva, inclusiva e in continua crescita.

Informazioni su produttori partecipanti, acquisto biglietti, laboratori e cena: www.enormevinoartigianale.it

Eventi food & wine in Italia dal 16 al 30 giugno