Alla fine del viaggio, l’America rimane attaccata addosso come la polvere rossa della Monument Valley. Non hai visto tutto, non hai capito tutto. Ma hai vissuto qualcosa di vero, intenso, quasi mitico. Ecco gli indirizzi da non perdere per un itinerario gastronomico alla scoperta dei sapori autentici degli Stati dell’Old Wild West.
Alla fine del viaggio, l’America rimane attaccata addosso come la polvere rossa della Monument Valley. Non hai visto tutto, non hai capito tutto. Ma hai vissuto qualcosa di vero, intenso, quasi mitico. L’America nell’immaginario collettivo è il paese dei sogni, della rinascita e, soprattutto, dei viaggi on the road, in quanto è tra i pochi paesi al mondo che consente di visitare tutto il territorio spostandosi in auto.
Sconfinando da uno Stato all’altro si assiste a un affascinante cambio di paesaggi, sembra di essere dentro un film, con in sottofondo musica country, blues, folk, soul, da Bob Dylan a Bruce Springsteen, per finire al Pop anni 2000. Viaggiare in macchina permette di scegliere le località da visitare in itinere, decidendo, di volta in volta, i posti dove dormire e, ovviamente, mangiare.
La cultura gastronomica statunitense è lontana anni luce dalle nostre abitudini alimentari; il pasto, per gli americani, deve necessariamente includere una percentuale elevata di proteine. Non esistono i primi piatti, il “main course” è, solitamente, un piatto abbondante, in cui la carne è protagonista, accompagnata da patate (cucinate in diversi modi), insalate, o mac’n cheese (sì, proprio lei, la pasta!).
La carne: il cuore della dieta del West
Tra canyon, cascate, deserti e rocce rosse si snoda il cuore leggendario del Vecchio West, un territorio vasto e selvaggio che abbraccia gli Stati di Arizona, Colorado, Idaho, Nevada, Montana, Utah, South Dakota e Wyoming, i luoghi sconfinati dei miti della frontiera americana. Addentrandosi negli Stati Uniti centrali, si abbandonano i clichè che legano la cucina americana solo ad hamburger e patatine fritte, per scoprire una cultura gastronomica sorprendente e varia.
Solida, nutriente e spesso più reperibile di altri cibi, la carne è diventata, nel tempo, il pilastro della dieta del West. Oggi come allora, definisce l’identità gastronomica di un territorio vasto, selvaggio e profondamente legato alla terra.
Tra le strade isolate ci si imbatte nei “ranch”, le grandi fattorie o aziende pastorali dove si allevano bovini, cavalli e altri animali. Manzo e bisonte dominano la scena. La carne viene arrostita, bollita, salata o trasformata in jerky, le celebri strisce essiccate insaporite con sale, spezie e, talvolta, fumo naturale. È una preparazione ancora molto diffusa, apprezzata per la sua praticità e intensità di gusto.
Il Wyoming e gli hamburger di bisonte
“Buffalo” è il termine con cui gli statunitensi indicano comunemente il bisonte americano (bison bison), animale ben diverso dal bufalo. Nelle praterie che attraversano e circondano Yellowstone, il parco nazionale più antico del mondo, che si estende tra gli Stati Montana, Wyoming e Idaho, si incontrano numerosi bisonti in cattività.
Yellowstone è tra le mete più affascinanti degli Stati Uniti, con i suoi paesaggi sconfinati e i geyser che da secoli eruttano a intervalli regolari, regalando uno spettacolo naturale di straordinaria bellezza. La cittadina consigliata per soggiornare comodamente è la vicina West Yellowstone, a pochi chilometri dall’entrata ovest del parco.
Qui ho trovato The Buffalo Bar, un ristorante molto caratteristico, con un bufalo al centro della sala e le teste impagliate alle pareti. In questo locale si può assaggiare la carne di bisonte nei classici del tex-mex, all’interno di tacos, quesadilla, o in versione maxi polpette con spuma di patate. L‘hamburger di bisonte, una delle gemme nascoste della cucina americana, più magro, saporito e “selvatico” rispetto a quello di manzo, racchiude l’anima delle Grandi Pianure, dentro a un soffice bun con cetriolini, lattuga e ottime patatine fritte di accompagnamento.


Low & Slow: il vero Barbecue Americano del far west
Nel lessico comune, spesso, barbecue e grigliata vengono confusi. Grigliare significa cuocere rapidamente su fiamma viva, mentre “fare barbecue” implica cuocere lentamente grandi tagli di carne a bassa temperatura, sfruttando il calore indiretto e il fumo prodotto dalla legna.
Negli Stati Uniti centrali la cottura della carne al barbecue è una cultura, una tradizione profondamente radicata, è una cosa seria, qualcosa di completamente differente da una semplice grigliata. “Low & Slow” – cioè a bassa temperatura e per lungo tempo – è il mantra di ogni pitmaster (maestro del fumo, il cuoco specializzato nella cottura della carne) che si rispetti. E in un itinerario on the road, per vivere un’esperienza autentica, non deve mancare l’assaggio della carne nelle smokehouse.




A Page si trova la famosa smokehouse “Big John’s Texas BBQ”, uno tra i posti più caratteristici dove sia mai stata. Big John’s era una vecchia stazione di servizio, oggi trasformata in una vera e propria smokehouse, con due enormi smokers (barbecue affumicatori) situati all’ingresso, musica dal vivo e lunghi tavoli di legno condivisi. Qui, già dalla mattina, si può assistere al rituale della cottura della carne low and slow, per ore e ore, con il fumo che penetra lentamente fino al cuore dei tagli.
Ribs (costine) che si staccano dall’osso con un tocco, salsicce piccanti (hot links) e pulled pork che si sfilaccia solo guardandolo. Se si vuole provare un po’ tutto, si può ordinare il sampler plate: una montagna di carne, accompagnata da contorni tipici come cowboy beans, potato salad e coleslaw.

Nel tragitto che attraversa la vecchia e iconica Route 66, (ora in disuso e sostituita dalle highway parallele), per raggiungere il Grand Canyon, si passa dalla cittadina di Williams, Arizona, che sembra uscita da un film anni ’50, con insegne al neon, diner vintage e pickup d’epoca parcheggiati lungo la strada. A Williams, lungo quel tratto leggendario di Route 66 che taglia l’Arizona come una vecchia cicatrice piena di storie, c’è un posto dove il tempo sembra essersi fermato: Cruiser’s Cafe 66, perfetto per un pranzo tipicamente on the road in una delle smokehouse più antiche della zona.
Il Cruiser’s Cafe 66 è ricavato da una vecchia stazione di servizio degli anni ’30/’40 (la Skinner’s Gulf Station), ed è una calamita per chi ama i diner americani con sedie cromate e il tipico odore di patatine fritte e carne affumicata. Oltre ad hamburger, pulled pork e ribs di maiale, qui si trovano le Beef Ribs, costine di manzo, tagli di carne bovina, ricchi di sapore e molto apprezzati per le loro dimensioni, la succosità e la profondità del gusto.




Verso nord
Proseguendo il viaggio a nord, verso il parco nazionale di Arches, Utah, ci si ferma per dormire a Moab, la città incastonata tra canyon, rocce rosse e il fiume Colorado. Spitfire Smokehouse + Taps è il locale perfetto per cenare dopo una giornata intensa di escursioni sotto il sole, con una zona esterna rinfrescata e rilassante. Il sapore della carne rende giustizia all’aroma profondo e avvolgente che si sente nell’aria; oltre alle costine di maiale, il piatto imperdibile è il “re” del barbecue, il brisket (punta di petto di manzo) affumicato, tenero e succoso, che si taglia con la forchetta senza sbriciolarsi.

Tra i posti più caratteristici trovato sul percorso, c’è sicuramente Papa Moon a Scottsbluff, Nebraska, una “farm” (fattoria) con cantina, tasting room e distilleria di sidro. Qui la carne, affumicata ogni giorno, di maiale, pollo e manzo, viene servita su grandi taglieri di legno, accompagnata da una coleslaw di cavolo verde e mele, patatine fritte e quattro differenti salse barbecue fatte in casa.


A concludere il tour enogastronomico alla scoperta dei sapori autentici americani, l’ultimo indirizzo da segnalare per un viaggio on the road è Bubba’s Bar-B-Que a Jackson, Wyoming, un locale in cui si respira l’atmosfera tipica del West. Le boiseries di legno, i divanetti in pelle scura, le lampade basse, contribuiscono a creare un’atmosfera accogliente, in una delle tappe obbligate per chi ama il barbecue e cerca un frammento autentico d’America, nella valle ai piedi del massiccio del Teton Range, tra le Montagne Rocciose.






