È il napoletano Domenico Pastena, chef e patron del ristorante Pastèna nel cuore di Napoli, a conquistare il titolo di Campione della Pasta fatta a mano 2025, l’unica competizione al mondo interamente dedicata all’arte della pasta fresca artigianale.
La sua creazione, dal nome evocativo “Giovedì Santo”, ha conquistato la giuria per tecnica, originalità e radicamento nella tradizione partenopea. Un piatto che unisce storia e innovazione: un raviolo tricolore ispirato alla zuppa di cozze, piatto simbolo della Pasqua napoletana. All’interno, un omaggio al mare del Golfo: polpo, gamberi, vongole e lupini, racchiusi in una pasta sapientemente realizzata a mano.
Ma non solo gusto: il piatto celebra la sostenibilità. Con le teste del polpo e la sua acqua è stata realizzata una salsa e una cialda croccante; dai carapaci dei gamberi nasce una bisque cremosa, mentre con l’acqua delle vongole viene creato un caviale, e con le teste dei gamberi, una polvere marina.
“Ho vinto portando con me la mia famiglia, la mia città, i ricordi del Giovedì Santo a Napoli. In ogni ingrediente c’è un pezzo della mia storia”, ha dichiarato Pastena stringendo il Pettorello, simbolo del campionato e opera dell’artista Sasà Sorrentino.

Una sfida che celebra la tradizione della pasta fresca italiana
Il Campionato della Pasta fatta a mano 2025, tenutosi dal 30 maggio al 1 giugno al NEXT – Nuova Esposizione Ex Tabacchificio di Capaccio-Paestum, si inserisce nel contesto del DMED – Salone della Dieta Mediterranea, un evento sempre più centrale nel panorama gastronomico italiano.
Prodotto da BTL Prod in collaborazione con il Consorzio Edamus, il Campionato ha coinvolto oltre 40 partecipanti divisi in due categorie: Professionisti del settore ho.re.ca e Amanti, ovvero appassionati e home-cook.
Premi e riconoscimenti: non solo il primo posto
Oltre al primo premio, Pastena riceverà:
- una fornitura esclusiva di prodotti Molini Pizzuti,
- un corso di alta formazione presso la scuola InCibum,
- e sarà protagonista di una produzione esclusiva con GialloZafferano, dove presenterà “Giovedì Santo” e altre creazioni.
Tra i riconoscimenti speciali:
- Carolina Campitelli (laboratorio “Come tradizione” – Sant’Egidio di Monte Albino) ha vinto il premio Miglior Impasto e Sostenibilità, presentando il tipico fusillo sangiliano.
- Anna Maione del ristorante Nonna Flora di Sorrento ha conquistato il terzo posto assoluto.
- Premi per equilibrio nutrizionale e tradizione italiana sono andati rispettivamente a Francesca Buontempo e Alice Bosco.
Nella categoria Amanti:
- La vincitrice è stata Cristina Pavlyuk, ucraina residente a Vezzano sul Crostolo (RE), con un creativo tortello reggiano a forma di calanchi.
- Premi anche per Francesca Fabbri (Ferrara), Cristina Colì (Salento), Lucrezia Michenzi (Maranello) e Angela Giuffrida (Catania).
Una giuria stellata per una sfida di eccellenza
A valutare i partecipanti una giuria tecnica e qualitativa di altissimo livello, presieduta da Luciano Pignataro, con chef stellati del calibro di Peppe Guida, Oliver Glowig, Fabio Pesticcio, giornalisti enogastronomici, nutrizionisti e food creator.
Il Campionato è stato reso possibile grazie al supporto di partner come Molini Pizzuti, Fondazione Agnesi, InCibum, Zwilling e Ballarini, Consorzio Ricrea e De Luca Attrezzature per la Ristorazione.

La pasta come patrimonio da valorizzare: parte il tour
Il Campionato della Pasta fatta a mano non si ferma a Paestum. Da autunno 2025, il progetto si trasforma in un tour nazionale che toccherà diverse città italiane, con l’obiettivo di promuovere la cultura della pasta fresca fatta a mano, valorizzare le eccellenze locali e sostenere giovani artigiani della cucina.