Lo scorso 14 settembre ’25 si è conclusa l’ultima edizione di Vinòforum che quest’anno ha animato Piazza di Siena all’interno di Villa Borghese. In questa ultima giornata dell’evento food & wine capitolino si è svolta la finalissima, tanto attesa, de La Città della Pizza.
Stiamo parlando del contest nazionale, ideato dagli organizzatori di Vinoforum, insieme a Luciano Pignataro e Luciana Squadrilli, che ogni anno vanno alla ricerca dei migliori talenti pizzaioli d’Italia. Anche per il 2025 Città della Pizza arriva all’ultima giornata con 9 finalisti che hanno passato le varie giornate di selezione che si sono svolte nei mesi precedenti e che si sono sfidati realizzando i propri cavalli di battaglia davanti al pubblico capitolino e sotto lo sguardo attento di una giuria d’eccezione guidata da importanti firme del settore come Luciano Pignataro, Antonella Amodio, Anna Tortora e Carlo Passera. A trionfare è stato Carlo Fiamma di Pizza e Cantina (Amalfi) con la sua pizza con la sua pizza “Positano” , che si è aggiudicato il premio finale del valore di 4mila euro in prodotti e servizi offerti dai partner Molino Casillo, Cirio Alta Cucina, Latticini Gioiella, Birra Leffe, Acqua Orsini, , Evooschool, AVPN, Goeldlin.

Carlo Fiamma di Pizza e Cantina ad Amalfi
Carlo Fiamma, classe 1988 e originario di Corbara (Salerno) all’età di 13 anni inizia – come lui stesso ci racconta – per gioco la sua avventura con la pizza in un locale di paese e da allora la cosa continua: “Ad oggi non ne posso fare a meno di stare dietro a un banco a stendere pizze”.
La sua pizzeria, che si trova ad Amalfi a due passi dal suggestivo duomo, si chiama Pizza e Cantina, un nome che promuove un binomio interessante e su cui ha costruito il suo format: “Pizza e Cantina nasce nel 2024 proprio con l’intento di portare (anche per primo) un format che in costiera non esisteva e di poter offrire al mio pubblico quasi 100 etichette di vino e champagne e un percorso degustativo che abbina ad ogni portata un calice per vivere meglio e in modo anche guidato l’esperienza di consumo”.
E la pizza di Carlo Fiamma com’è? Sicuramente buona, tanto da mettere d’accordo tutti in giuria, ma nello specifico da quanto il pizzaiolo ci dice si tratta di una pizza moderna, con impasto diretto realizzato con un blend di farine 0 e tipo 1: “La mia pizza si può definire contemporanea, ha un bordo pronunciato e alveolato con topping ricercati. Tutto, tra i topping e i vini in abbinamento, viene studiato in modo da poter regalare un’esperienza che sia nuova e di qualità, ma sempre cercando di essere popolari”.
La pizza con cui Carlo fiamma ha vinto il contest di Città della Pizza è la Positano e prevede una crema di datterino giallo, tonno rosso, cipolla al lampone, cipolla caramellata, mollica fitta aromatizzata al limone, zeste di sfusato amalfitano e olio al limone, una pizza che nasce dalla tradizionale “tonno e cipolla” rivisitata in cucina grazie alla collaborazione di amici chef.Una pizza che secondo il gioco degli abbinamenti che abbiamo deciso di fare lungo la nostra chiacchierata si sposa bene con Vino Capiti Rosè, un rosato di cantine Ida Giordano.
Ma al di là della Positano nella pizzeria di Carlo c’è l’imbarazzo della scelta a menù, e lui stesso ci suggerisci La “Vietri sul mare” con crema di datterino giallo, tonno rosso del mediterraneo, ciuffi di pomodorino corbarino alla pizzaiola, polvere di olive e basilico cristallizzato tra le sue preferite, ovviamente da abbinare – come gli abbiamo chiesto – con il vino bianco Notaro di Cantine Ida Giordano e poi c’è La “Furore” a base di crema di peperoni, tartare di Fassona, polvere di olive, foglie di cappero e ciuffi di crema di prezzemolo – che rivisita il classico peperone imbottito campano – accompagnato dalla riserva Tintore di Cantine Ida Giordano e che a suo avviso è la pizza da assaggiare assolutamente se vi trovate a fare un giro ad Amalfi. Da quanto ci racconta nella pizza di Carlo Fiamma c’è molta tradizione, ma anche molto territorio: “collaboro con diverse aziende locali che mi forniscono i prodotti in base alla stagionalità, per me il territorio è fondamentale”.

Cosa ne pensa la giuria
In giuria come tecnico anche Luca Tudda, pizzaiolo de L’Ammasciata a san Marco Argentano (Cs) nonché ambasciatore Avpn che ci racconta in merito al vincitore: “Carlo Fiamma, che ha vinto questa edizione, ha dimostrato un’armonia perfetta tra tradizione e originalità, territorio, freschezza e sapore. È un risultato che premia non solo l’estro, ma anche la disciplina e la profondità d’assaggio. Inoltre complimenti per la sua visione di inclusività, nella sua pizzeria infatti tutti possono vivere l’esperienza delle sue pizze compresi gli intolleranti al glutine”.
E su quest’ultima edizione della Città della Pizza, che ha vissuto in tutte le sue fasi preliminari e di selezione aggiunge: «La Città della Pizza 2025 a Roma è stata un’edizione straordinaria: ho assistito a una celebrazione vera della pizza italiana, in tutte le sue sfaccettature. L’energia, la passione e la tecnica che ogni pizzaiolo ha messo in campo sono state davvero impressionanti. Gli ingredienti di altissimo livello, l’impasto curato, la cottura precisa, l’equilibrio tra gusto e inventiva hanno fatto la differenza. Sono felice di aver partecipato: eventi come questo dimostrano che la pizza è ancora uno dei pilastri più sinceri del nostro patrimonio gastronomico. Sono orgoglioso di rappresentare AVPN in manifestazioni che mettono al centro la qualità, la tradizione e l’innovazione.»





