Il 24 marzo è una data segnata in rosso (o meglio, in tutti i colori dei gusti del gelato!) sul calendario dei golosi di tutta Europa. È la Giornata Europea del Gelato Artigianale, un’occasione speciale per celebrare un’eccellenza che unisce storia, tradizione e creatività. Ma come nasce questa delizia fredda? E quali segreti e curiosità si celano dietro la sua cremosità?
Un po’ di storia: dalle nevi eterne alle moderne gelaterie
Le origini del gelato si perdono nella notte dei tempi. Già nell’antichità, si usava raffreddare bevande e cibi con la neve o il ghiaccio. Ma è nel Rinascimento che il gelato assume le sembianze che conosciamo oggi. Si narra che il fiorentino Bernardo Buontalenti, cuoco della corte dei Medici, abbia inventato una macchina per produrre gelato, dando il via a una vera e propria rivoluzione. Da Firenze, la fama del gelato si diffuse in tutta Italia e poi in Europa, conquistando i palati di nobili e popolani. Nel Settecento, le prime gelaterie aprirono i battenti a Parigi, mentre nell’Ottocento il gelato sbarcò negli Stati Uniti, diventando un simbolo dell’estate.

Gelato artigianale, curiosità e aneddoti tra arte, cinema e letteratura
Si racconta che Caterina de’ Medici, regina di Francia, fosse una grande appassionata di gelato. Alla sua corte, il gelato era un dessert immancabile nelle occasioni speciali, tanto che si narra che portò con se cuochi italiani per preparare il gelato, e che questo gesto contribuì a diffondere la cultura del gelato in Francia. Si dice che la regina preferisse gusti particolarmente elaborati, con ingredienti esotici e spezie rare, dimostrando un palato raffinato e una passione per le novità.
Il gelato si lega anche alla letteratura, diversiautori hanno utilizzato il gelato come metafora di momenti di gioia, leggerezza e spensieratezza, rendendolo un simbolo di felicità e dolcezza. Giovanni Pascoli, con la sua poesia “Il Gelato”, ha immortalato la semplicità e la purezza del piacere che un gelato può dare, specialmente nell’infanzia. Il gelato ha spesso rappresentato l’evasione dalle preoccupazioni quotidiane, un momento di puro piacere che riporta alla mente i ricordi dell’infanzia e delle estati spensierate. È stato associato all’amore, alla seduzione e alla passione, diventando un elemento ricorrente nelle storie romantiche e nelle commedie leggere. Il gelato è stato anche utilizzato come simbolo di libertà e di ribellione, rappresentando la voglia di rompere gli schemi e di godersi la vita.

Mentre al cinema il gelato è stato un protagonista indiscusso di molte scene cult del cinema italiano, come quella di “Vacanze romane” in cui Audrey Hepburn gusta un cono gelato sui gradini di Piazza di Spagna, creando un’immagine iconica che ha fatto il giro del mondo. Anche in film stranieri, il gelato è spesso presente in scene estive e romantiche, diventando un elemento ricorrente nel linguaggio cinematografico. Altri film italiani dove il gelato ha un ruolo importante sono “Amici miei – Atto II” (1982), con la celebre scena della “zingarata” con gli amici che mangiano il gelato in pieno inverno, “Basilicata coast to coast” (2010), in cui il gelato artigianale è un elemento ricorrente nel viaggio dei protagonisti, simbolo di semplicità e genuinità, e “Pane, amore e fantasia” (1953), con la scena in cui il maresciallo Carotenuto offre un gelato a Maria, la “bersagliera”, un classico del cinema italiano.
Studiamo anche il gelato nell’arte, raffigurato in opere d’arte di ogni genere, dalla pittura alla scultura. Artisti di diverse epoche hanno immortalato il gelato in nature morte, scene di vita quotidiana e ritratti. Alcuni artisti contemporanei utilizzano il gelato come materiale per le loro opere, creando installazioni e sculture effimere che giocano con la forma, il colore e la consistenza del gelato. E nella musica? Esistono canzoni dedicate al gelato, come “Gelato al cioccolato” di Pupo, un brano allegro e spensierato che celebra la golosità e il piacere del gelato. Altre canzoni sul gelato sono “Il gelato” di Sergio Endrigo, una canzone dolce e malinconica che rievoca ricordi d’infanzia legati al gelato, “Lemon Ice” di Clairo, un brano pop estivo che evoca la sensazione di freschezza e leggerezza del gelato al limone, e “Gelato” di Ghali, una canzone rap che celebra la cultura italiana e il gelato come simbolo di estate e divertimento. Altri artisti hanno utilizzato il gelato come metafora di emozioni e sentimenti, creando canzoni che evocano ricordi d’infanzia e momenti di dolcezza.

Gelato, momento di piacere e condivisione
Il gelato non è solo un alimento, ma un’esperienza sensoriale che coinvolge tutti i sensi. Il suo sapore dolce e cremoso, il suo profumo invitante e la sua consistenza vellutata ci regalano un momento di puro piacere. Il gelato è anche un simbolo di convivialità e condivisione. Quante volte abbiamo gustato un cono gelato in compagnia di amici e familiari, creando ricordi indimenticabili? In occasione della Giornata Europea del Gelato Artigianale, concediamoci un momento di dolcezza, scegliendo un gusto che ci riporti indietro nel tempo o che ci faccia scoprire nuovi sapori.